- Maurice Ravel, Sonata postuma per violino e pianoforte
- Sergej Prokofiev, Sonata n. 1 in fa minore per violino e pianoforte, op. 80
- Bela Bartok, Rapsodia n. 1 per violino e pianoforte, BB 94a, SZ 86
- Johannes Brahms, Sonata n. 3 in re minore per violino e pianoforte, op. 108
Un viaggio che dal culmine della tradizione classica arriva al cuore della scrittura violinistica novecentesca.
Ultima delle tre sonate per violino e pianoforte scritte da Brahms, la grande Sonata in re minore (1886-1888) in quattro movimenti, attesta la capacità del compositore di ripensare le forme classiche schiudendole a nuovi orizzonti. Di pochi anni successiva, la Sonata postuma di un Ravel ventiduenne (1897) reca non solo i segni della tradizione francese (Fauré e Franck), ma anche del razionalismo formale che gli è proprio, mentre la Sonata (1938-1946) di Prokofiev, scritta dopo il suo ritorno in URSS avvalendosi della collaborazione del grande violinista David Oistrakh, è improntata a un gusto neoclassico e a un rinnovato lirismo. Tra Francia e Russia, l’ungherese Bartók proseguiva la sua originale rielaborazione delle forme ereditate dalla tradizione, come nella Rapsodia (1928), composta in un momento particolarmente fecondo – tra la scrittura del terzo e quarto quartetto – e inneravata di motivi popolari ungheresi, rumeni e transilvanici.
Vadim Repin, nato in Siberia, a 11 anni ha vinto tutte le categorie del concorso Wienawski, a 17 è stato il più giovane vincitore di sempre del Concorso Reine Elisabeth di Bruxelles e da allora si è esibito con le orchestre e i direttori più importanti del mondo. Con lui Nikolai Lugansky, nato a Mosca, pianista di straordinaria profondità e versatilità.
Informazioni sullo spettacolo
23.01.2022 - h 20:30 - Teatro Municipale Valli
Platea e Palchi I, II e III ordine centrale
€ 30,00
Palchi I, II e III ordine laterale
€ 25,00
Palchi IV Ordine
€ 20,00
Galleria
€ 17,50
Riduzioni
Iscritti Unimore > 50%
Under 28 > 30%
Amici dei Teatri > 20%
Over 65 > 15%
Gruppi (più di 15 persone) > 15%
Under 20 > 10 euro (disponibilità limitata)
Ingresso con Green pass rafforzato e mascherina Ffp2.
Vadim Repin, violino
Nato in Siberia nel 1971, ha vinto tutte le categorie del concorso Wienawski all’età di undici anni. I suoi debutti a Mosca e San Pietroburgo seguirono immediatamente, e a 14 anni debuttò a Tokyo, Monaco, Berlino e Helsinki e un anno dopo alla Carnegie Hall di New York. A 17 anni è stato il più giovane vincitore di sempre del Concorso Reine Elisabeth di Bruxelles. Da allora si è esibito con le orchestre e i direttori più importanti del mondo e in tutti i maggiori centri musicali.
Vadim Repin ha registrato i grandi concerti russi per violino di Shostakovich, Prokofiev e Tchaikovsky per Warner Classics. Per Deutsche Grammophon ha registrato il Concerto per violino di Beethoven e la Sonata Kreutzer con Martha Argerich con la Filarmonica di Vienna e Riccardo Muti e il Concerto per violino e il Doppio Concerto di Brahms (con Truls Mørk, violoncello) con la Gewandhaus Orchestra e Riccardo Chailly. I trii di Tchaikovsky e Rachmaninov con Mischa Maisky e Lang Lang hanno vinto il premio Echo, e un CD di sonate di Grieg, Janacek e César Franck con Nikolai Lugansky ha vinto il BBC Music Award. Nel 2010 ha ricevuto la più alta distinzione francese, la Victoire d’Honneur e il titolo di Chevalier de l’Ordre des Arts et Lettres per i suoi servizi alla musica. A Pechino è stato nominato professore onorario del Conservatorio Centrale di Musica nel 2014 e nel 2015 anche il Conservatorio di Shanghai gli ha conferito questo titolo.
Nell’aprile 2014 è diventato fondatore e direttore artistico del primo Transsiberian Arts Festival nella magnifica nuova sala concerti di Novosibirsk e ha eseguito le prime mondiali dei concerti per violino a lui dedicati, “Voices of Violin” di Benjamin Yussupov, “De Profundis” di Lera Auerbach e nel 2018 il concerto per violino “Dialogue: You and I” di Sofia Gubaidulina, anch’esso commissionato e dedicato a lui. Il Festival è stato accolto con entusiasmo, si svolge per la sesta volta quest’anno in ottobre e novembre, coinvolgendo sedi in Russia, Giappone, Israele, Vienna, Stati Uniti e Francia oltre a Novosibirsk e destinazioni siberiane, e fissando anche le priorità per i giovani musicisti – l’educazione musicale ha un ruolo importante nella vita di Vadim Repin. La scorsa stagione ha tenuto una serie di masterclass per giovani violinisti all’Università Mozarteum di Salisburgo, ed è stato giurato al Donatella Flick Conducting Competition di Londra e al Concours Reine Elisabeth di Bruxelles.
In un tour europeo con la Borusan Istanbul Philharmonic Orchestra, ha suonato la prima mondiale e numerose prime esecuzioni del doppio concerto “Shadow Walker” di Mark-Anthony Turnage, insieme a Daniel Hope. Altri punti salienti recenti sono le esecuzioni del programma “Pas de Deux” insieme alla ballerina di fama internazionale Svetlana Zakharova a Hong Kong, Muscat, Giappone e Corea, i concerti all’Enescu Festival di Bucarest, a Verbier e al Festival di Montreal, con l’Orchestra RAI di Torino, esecuzioni del nuovo concerto per violino di Sofia Gubaidulina a Vienna con la RSO diretta da Andres Mustonen e a Lipsia con la Gewandhaus Orchestra diretta da Andris Nelsons, e più recentemente la prima della versione riveduta de “La Sindone” di Arvo Pärt alla quale il compositore, in occasione del suo 85° anno, ha aggiunto una parte per violino solo pensando a Vadim Repin.
Vadim Repin suona il violino ‘Rode’ di Antonio Stradivari del 1733.
Nikolaï Lugansky, pianoforte
Capace di grande raffinatezza e sensibilità in Mozart e Schumann e virtuosismo mozzafiato in Rachmaninov e Prokofiev, Nikolai Lugansky è un pianista di straordinaria profondità e versatilità.
Nato a Mosca nel 1972 in una famiglia di scienziati, è stato allievo della famosa pianista e docente Tatiana Nikolaeva e di Sergueï Dorensky, attuale direttore della Scuola Musicale Cajkovskij di Mosca e ha vinto numerosi concorsi internazionali, tra cui l’International Bach Competition di Lipsia nel 1988, All-Union Rachmaninov Competition nel 1990 e Cajkovskij International Competition nel 1994.
Suona regolarmente nelle più importanti sale concertistiche, dal Théâtre des Champs-Elysées e la Salle Pleyel, al Barbican Centre, Queen Elizabeth Hall, Royal Festival Hall, BBC Proms, Concertgebouw di Amsterdam, Musikverein e Konzerthaus di Vienna, Palais des Beaux Arts di Bruxelles, Victoria Hall di Ginevra e Lincoln Centre di New York.
Collabora con importanti orchestre, tra cui l’Orchestre National de France, Orchestre de Paris, Royal Concertgebouw Orchestra, Rotterdam Philharmonic, City of Birmingham Symphony Orchestra, Philharmonia, London Philharmonic Orchestra, Orchestre Filarmoniche di Monte Carlo, Dresda, Monaco, Tokyo e San Francisco Symphonic Orchestra.
La lista dei direttori d’orchestra con cui ha suonato annovera, tra gli altri, Yuri Temirkanov, Riccardo Chailly, Charles Dutoit, Marek Janowski, Neeme Järvi, Vladimir Jurovsky, Emmanuel Krivine, Sir Charles Mackerras, Kurt Masur, Sir Roger Norrington, Mikhail Pletnev, J.Pekka Saraste, Gianandrea Noseda.
Lugansky appare regolarmente in alcuni dei festival più rinomati del mondo, tra cui la BBC Proms, La Roque d’Anthéron, Verbier, Baden Baden, Salisburgo, Festival Internazionale di Edimburgo.
Artista acclamato in tutto il mondo, Nikolai Lugansky registra in esclusiva per l’etichetta Naïve – Ambroisie : le sue incisioni hanno ottenuto molti premi, tra i quali il Diapason d’Or e l’Echo Klassik per le Sonate di Rachmaninov, mentre le registrazioni dei concerti di Grieg e Prokofiev sono state Editor’s Choice di Gramophon. Nel 2016 è uscito il Cd dedicato Schubert e nel 2017 il suo ultimo disco con la Grande Sonata e le Quattro stagioni di Ciaikowski.
Nell’aprile 2013 gli è stato assegnato il riconoscimento di Artista del Popolo della Russia; è inoltre Direttore Artistico del Tambov Rachmaninov Festival.
Concerti 2024-2025
1 aprile 2025
Junge Deutsche Philharmonie • Roderick Cox, direttore • Kian Soltani, violoncello
Teatro Municipale Valli