La piccola fiammiferaia
Ca’ Luogo d’Arte
da H.C.Andersen
regia di Maurizio Bercini
testo di Marina Allegri
con Claire Chevalier, Daniela D'Argenio, Alberto Branca, Massimiliano Grazioli
in coproduzione con
THEATRE JEUNE PUBLIC
Centre Dramatique Nationale d’Alsace – Strasbourg
THEATRE NOUVELLE GENERATIONE-Lyon
LE RAYON VERT- Saint Valery en Caux
LABORATORIO NOVE
Uno spettacolo per soli 100 bambini che emoziona; per crescere insieme, bambini e adulti.
"Un piccolo capolavoro". Così è stata definita dalla critica questa fiaba di Andersen che porta la firma inconfondibile e la cifra stilistica di Maurizio Bercini.
La piccola fiammiferaia di Andersen non è un racconto semplice: come adulti lo sappiamo. Ci costringe a confrontarci con temi come la povertà, l'amore negato, la morte, difficili persino da nominare. Crediamo invece che siano temi importanti, eticamente importanti e, i bambini ce lo insegnano, nemmeno così difficili da trattare. Nei giochi dell'infanzia, così come in teatro, si muore e si ri-vive mille volte, la più terribile cattiveria lascia spazio in pochi secondi al più grande gesto d'amore, è bello ridere a crepapelle quanto piangere di commozione o di rabbia. L'importante è che l'incredibile e meraviglioso gioco della finzione non venga ingabbiato dall'ipocrisia tutta adulta del "questo è meglio non dirlo!"
Nel nostro spettacolo abbiamo scelto di affidare ad un’attrice, che simboleggia in maniera non dichiarata la bambina del racconto, questa leggerezza tipica dell’infanzia di affrontare col gioco qualsiasi tema, di non scandalizzarsi mai, di riconoscere la fame, la sete, il freddo, di rivendicare amore e di avere la capacità di cercare nell’immaginazione la fuga anche alla più terribile privazione.
Agli adulti dello spettacolo, gli altri tre attori, il compito di fare i conti con la realtà dei fatti, di misurarsi con una storia semplice, molto semplice…
Vorremmo che gli spettatori adulti guardassero i bambini guardare lo spettacolo, vorremmo che, più di altre volte, fosse un momento per riflettere su ciò che si vedrà riflesso in loro, vorremmo che assistere bambini e adulti alla spettacolo fosse, per entrambi, un modo di crescere nel dubbio e nella certezza…
Più che altre volte vorremmo che, l’andare a teatro, fosse per i bambini un momento di rapimento e di stupore e per gli adulti l’occasione di riflettere interrogandosi sui grandi temi dei diritti dell’infanzia.
Per sottolineare anche spazialmente la ricerca dello spettacolo sui due mondi degli adulti e dei bambini, abbiamo scelto di accogliere il pubblico in una sorta di locale notturno a misura di bambino dove stanno per iniziare i festeggiamenti per l’ultimo giorno dell’anno.
In questa situazione “da grandi" una splendida occasione viene offerta alla “piccola Claire”: quella di scegliere la storia da raccontare…
Senza indugi e con grande caparbietà lei proporrà e porterà ostinatamente alla fine la storia della piccola fiammiferaia, opponendosi decisa e serena ai dubbi degli adulti.
Utilizzando pochi e semplici oggetti ed una bambola uguale a lei, senza paura della tristezza, del freddo e della fine infelice, racconterà ai bambini il segreto di una fiamma visionaria che per gli adulti è solo un piccolo fuoco che presto si spegnerà…
Alcune recensioni
"Tutto lo spettacolo è una riflessione sulla possibilità di portare in scena la morte, con la sincerità e la sfrontatezza di chi non tratta i bambini con condiscendenza né con indifferenza, ma, grazie all’enorme esperienza maturata nel teatro ragazzi ed al genio artistico, sa parlare loro guardandoli in faccia ed usando le parole giuste." (Giulia Guiducci)
“Non avevamo mai visto invece quell'altro piccolo capolavoro che è “La piccola fiammiferaia” di Cà luogo d'arte, dove inconfondibile è la cifra stilistica di Maurizio Bercini, non solo nella ricostruzione immaginifica di un mondo e di un teatro che rimanda agli incanti perduti dell'infanzia, ma anche per quell'impasto di ironia e di melanconia con cui ci restituisce una fiaba dolorosa come quella di Andersen.” (Mario Bianchi – Eolo)
“Struggente poesia per la Fiammiferaia” (La Provincia di Cremona – Luca Muchetti)
“Magnifico e commovente spettacolo…” (L’Alsace – Stephanie Weill”)
Uno spettacolo dolce e amaro, nel parlare coraggiosamente di emarginazione, ma anche della straordinaria capacità che hanno i bambini di usare il sogno e l'immaginazione per giocare e per fuggire da una realtà opprimente e di dolore. Uno spettacolo che emoziona, riporta pace e ordine, senza violare equilibri. Un incontro per crescere, insieme, bambini e adulti. (E-cremona.it – Francesca Codazzi)