NOTE DI CUCINA
Martedì 15 e mercoledì 16 febbraio 2005, ore 21.00: turno verde
giovedì 17 e venerdì 18 febbraio 2005, ore 21.00: turno blu
Una gara di cucina nata per gioco davanti a una ragazza. Occasione perfetta per piccole schermaglie, frizzi e lazzi e un gran mix di pareri sul mondo e sul senso della vita. Con qualche pudore e qualche cortocircuito quando si finisce col parlare di sé, del proprio privato.
Questo, in breve, il discorso – o meglio il menu – proposto dall’argentino Rodrigo Garcia nel movimentato Note di cucina, ora messo in scena in Italia da Lorenzo Loris e interpretato da Gigio Alberti (indimenticato Cedro di Marrakesh Express e Strazzabosco di Mediterraneo) assieme a Mario Sala ed Elena Callegari.
Mentre si svuota il frigo, si mescolano gli ingredienti. E le parole. Si preparano i piatti e poi si divorano, perché così vuole la nostra società: si corre, ci si affanna, si lavora solo per il tempo relativamente breve del consumo. Si produce e poi si fagocita tutto in un attimo, meccanicamente.
"Si ride in più occasioni, bravi gli interpreti Gigio Alberti, Elena Callegari e Mario Sala in quel dire frazionato, ricco spesso di elenchi, di sinonimi, di ritorni, una comicità stralunata in un mondo alla deriva dove si parla di vini raffinati con la musica di Mozart mentre il mondo, così radicalmente corrotto, va decomponendosi, marcendo come la carne che si vede nei tre schermi video che delimitano lo spazio scenico (dove a tratti appaiono i volti degli attori ma è ripreso in diretta anche parte del pubblico).
Una situazione bloccata, frammenti di ricordi, enumerazioni, sfide sulle caratteristiche dei cibi. Sulla scena una grande bilancia, dei carrelli con acquisti, una grande asse/tavolata con l’immagine della Gioconda. Situazioni grottesche. Aggettivi, uno dietro l’altro. Voglia di possesso. Una sorta di musicalità pare guidare alcune pseudo conversazioni tra banalità quotidiane e desiderio di cogliere il senso di quel dire, restando per lo più i tre come impantanati in conversazioni impossibili. Un vortice travolgente di frasi, di sguardi, di immagini. Un eccellente lavoro, salutato da lunghi applausi dal folto pubblico"
Valeria Ottolenghi