RUSSIAN NATIONAL ORCHESTRA
PER RAGIONI DI NATURA ORGANIZZATIVA, IL CONCERTO, PROGRAMMATO INIZIALMENTE IL 6 MAGGIO, E’ RIPROGRAMMATO AL 5 MAGGIO, STESSO ORARIO, STESSA SEDE.
Eventuali rimborsi di biglietti già acquistati entro il 4 maggio alla biglietteria del Teatro Valli.
Shostakovich: Sinfonia n. 9 in Mi bemolle maggiore op.70
Ciajkovskij: Sinfonia n. 3 in Re maggiore op.29
La Nona, scritta tra il luglio e l’agosto del 1945, avrebbe dovuto inizialmente celebrare la vittoria dell’Armata rossa sulla Germania nazista, attraverso un’opera possente con coro e solisti. Ma durante la stesura Šostakovi? cambiò idea e ne venne fuori qualcosa di radicalmente diverso: rispetto al carattere tragico ed eroico della Settima e dell’Ottava, questa è trasparente e brillante, il gusto vagamente neoclassico e un clima strumentale terso che richiama Haydn. Come previsto da Šostakovi?, dopo un iniziale favore la Nona venne condannata per il suo ‘disimpegno’ e la ‘debolezza ideologia’ e cadde nell’oblio fino a dopo la morte di Stalin.
Composta da un ?aikovskij trentacinquenne, la Terza sinfonia, detta anche ‘Polacca’ poiché vi si ritrovano temi popolari della Rutenia (come accadeva, con temi ucraini, nella precedente sinfonia), si articola in cinque movimenti invece che nei quattro consueti, e testimonia già la mirabile padronanza dell’orchestra e della forma sinfonica posseduti da ?aikovskij, preludendo alla celebre Quarta, che seguirà di soli due anni.
Fin dal suo debutto a Mosca nel 1990 la Russian National Orchestra è stata richiestissima in tutto il mondo. L’Evening Standard commentò così il suo debutto alle BBC Proms di Londra nel 1996: “Hanno suonato con tale accattivante bellezza che il pubblico era estasiato.” Nel 2004 l’orchestra viene descritta come “un simbolo vivente di quello che c’è di meglio nell’arte russa” (Miami Herald) e “tanto vicina alla perfezione quanto si può sperare” (Trinity Mirror).
La Russian National Orchestra è stata la prima orchestra russa a suonare in Vaticano e in Israele e mantiene un attivo programma internazionale di tournée, apparendo in Europa, Asia e nelle Americhe. L’orchestra è ospite frequente dei maggiori festival e dal 1999 si produce in una serie annuale di concerti negli Stati Uniti. La RNO vanta una grande popolarità tra il pubblico radiofonico di tutto il mondo e i suoi concerti vengono regolarmente trasmessi dalla National Public Radio negli Stati Uniti e dalla European Broadcasting Union.
La rivista Gramophone ha recensito il primo CD della RNO (1991) “un’esperienza che ispira soggezione; è possibile che degli esseri umani possano suonare così?” ed ha valutato quella della RNO la migliore registrazione della Patetica di Ciaikovskij della storia. Da allora l’orchestra ha inciso più di 30 dischi per la Deutsche Grammophon e la PentaTone Classics, con direttori che comprendono il suo Fondatore e Direttore Artistico Mikhail Pletnev, Vladimir Jurowski, Mstislav Rostropovich, Kent Nagano, Alexander Vedernikov e Paavo Berglund.
Nel 2003 l’orchestra ha firmato un nuovo contratto con la PentaTone Classics. Uno dei primi risultati di questa collaborazione – una registrazione di Pierino e il lupo di Prokofiev e di Wolf Tracks di Beintus con Kent Nagano – ha vinto il Grammy Award del 2004, facendo della RNO la prima orchestra russa a vincere la più ambita onorificenza dell’industria del disco.
Unica tra le principali orchestre russe, la RNO è indipendente dal governo ed ha sviluppato una propria struttura direttiva. I suoi programmi artistici vengono formati e guidati dal RNO Conductor Collegium, un gruppo di direttori di fama internazionale che se ne dividono il podio. Un’altra innovazione della RNO è il Cultural Allies, un programma continuamente rinnovato che comprende scambi tra artisti in Russia e in occidente e la commissione di nuovi lavori.
La Russian National Orchestra riceve il sostegno di molte associazioni, tra cui Russian National Orchestra Trust (UK), la Russian Arts Foundation e l’American Council of the RNO.
Mikhail Pletnev è un artista il cui genio come pianista, direttore d’orchestra e compositore incanta e sbalordisce il pubblico di tutto il mondo. Al suo talento musicale, Mikhail Pletnev unisce una potenza tecnica strabiliante e una vasta gamma di resa emozionale; la sua ricerca interpretativa è tesa a fondere insieme istinto ed intelletto. Alla tastiera, così come sul podio, Mikhail Pletnev è riconosciuto come uno dei più raffinati artisti del nostro tempo.
Mikhail Pletnev è stato vincitore a soli ventuno anni delle “Medaglie d’Oro” e del primo premio al Concorso Internazionale Tchaikovsky (una vittoria che gli ha regalato la celebrità in tutto il mondo). Nel 1988 è stato invitato ad esibirsi al summit delle potenze mondiali di Washington dove ha stretto una salda amicizia con Mikhail Gorbachev.
Nel 1990 Mikhail Pletnev è riuscito a fondare la prima orchestra indipendente della storia della Russia: un atto sicuramente rischioso, nonostante l’importante sostegno di Gorbachev. Ma grazie alla fama raggiunta ed alla totale dedizione al progetto, Mikhail Pletnev ha potuto realizzare finalmente il sogno di un’orchestra indipendente. Molti dei più bravi musicisti russi, condividendo la sua visione di un nuovo modo di fare arte, si uniscono a lui per promuovere la Russian National Orchestra. Sotto la sua direzione, l’orchestra raggiunge in pochi anni una posizione prestigiosa tra le orchestre più importanti di tutto il mondo. Mikhail Pletnev considera la Russian National Orchestra come una delle sue gioie più grandi e, ancora oggi, ricopre la carica di Direttore Artistico e Direttore Principale.
Nel 2006 è stato fondato il Mikhail Pletnev Fund for the Support of National Culture, un’organizzazione no-profit a sostegno di importanti iniziative e progetti culturali, tra cui il Volga Tour della RNO ed il Mikhail Pletnev Beethoven Project, in collaborazione con Deutsche Grammophon.
In qualità di direttore ospite, Mikhail Pletnev appare regolarmente con orchestra quali la Philharmonia di Londra, la Mahler Chamber Orchestra, la Filarmonica di Tokyo, l’Orchestra del Concertgebouw, la London Symphony Orchestra, la Filarmonica di Los Angeles e la Sinfonica della City of Birmingham. Nel 2008 è stato nominato Principal Guest Conductor dell’Orchestra della Svizzera Italiana a Lugano, in Svizzera.
Le registrazioni di Mikhail Pletnev per Deutsche Grammophon hanno ricevuto numerosi premi tra i quali un Grammy Award nel 2005 per il CD che contiene il suo arrangiamento per due pianoforti della Cenerentola di Prokoviev, eseguito con Martha Argerich.
Il CD Schumann Symphonic Etudes (2004) e le sue registrazioni dei Concerti per Pianoforte n.3 di Rachmaninov e Prokoviev con la Russian National Orchestra diretta da Mstislav Rostropovich (2003) hanno ricevuto delle nomination per i GRAMMY Awards.
L’album contenente le Sonate per pianoforte di Scarlatti (Virgin/EMI) ha invece ricevuto il Gramophone Award nel 1996 e, a tal proposito, il BBC Music Magazine ha scritto: “un modo di suonare il pianoforte sublime … questa interpretazione da sola sarebbe sufficiente per garantire a Pletnev un posto tra i più grandi pianisti mai conosciuti”.
Nel 2007 Mikhail Pletnev ha registrato tutti i Concerti per pianoforte di Beethoven per Deutsche Grammophon ed il CD contentente i Concerti n. 2 e n. 4 è stato nominato “Best Concerto Recording of 2007” dalla Tokyo Record Academy.
Nel campo della composizione, le opere di Mikhail Pletnev comprendono Classical Symphony, Triptych Symphony Orchestra, Fantasy on Kazakh Themes e Capriccio for Piano and Orchestra. Le sue impareggiabili trascrizioni per pianoforte de Lo Schiaccianoci e de La Bella Addormentata di Tchaikovsky sono state selezionate, insieme alla sua interpretazione del Secondo Concerto per Pianoforte e delle Stagioni di Tchaikovsky, per l’antologia “Great Pianists of the 20th Century” (Philips Classics).
Figlio di musicisti, Mikhail Pletnev ha diretto e imparato a suonare molti strumenti sin da bambino ed è entrato al Conservatorio di Mosca nell’età dell’adolescenza. Oggi è uno degli artisti più rinomati ed influenti della Russia. Consigliere del Consiglio Culturale Russo, nel 2007 Mikhail Pletnev ha ricevuto un Premio Presidenziale per i suoi contributi alla vita artistica della nazione.
Per lui i ruoli artistici di pianista, direttore e compositore sono indivisibili. Si considera, semplicemente, un musicista.
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