Junge Deutsche Philharmonie
Roderick Cox, direttore
Kian Soltani, violoncello
Antonin Dvořák, Concerto per violoncello n.2 in si minore op. 104
Igor Stravinskij, Le Sacre du Printemps
Dvořák compose il Concerto per violoncello op. 104 a New York tra 1894 e 1895, durante il suo secondo soggiorno americano e nella sua ultima fase compositiva. In esso raggiunge un equilibrio “beethoveniano” tra violoncello e orchestra e dimostra una mirabile capacità di sfruttare tutte le potenzialità timbriche dello strumento solista. La felicità dell’invenzione melodica (anche di derivazione folclorica) e la vitalità ritmica tipiche di Dvořák si uniscono qui a momenti di struggente malinconia e a una particolare intensità che hanno reso questo concerto una delle pagine più amate del compositore boemo.
Il 29 maggio 1913 Le Sacre du Printemps inaugurava la stagione dei Ballets russes a Parigi, sotto la direzione di Pierre Monteux e con la coreografia di Nijnsky. Lo scandalo fu clamoroso. L’apparizione del Sacre parve sconvolgere tutti i canoni della bellezza e del gusto per l’inaudita violenza con cui si evocava l’irruzione di forze selvagge e primordiali, l’irrompere di un primitivismo “barbarico” che impresse un segno indelebile su tutta la musica del ‘900.
Junge Deutsche Philharmonie
Junge Deutsche Philharmonie, ovvero ‘l’orchestra del futuro’: creativa, vivace e con un’incredibile propensione a plasmare il mondo musicale di domani. L’orchestra riunisce i migliori studenti dei conservatori di lingua tedesca dai 18 ai 28 anni, che mettono il loro cuore e la loro anima nella musica e che vogliono creare una visione per il futuro. Suonano secondo i più alti standard artistici, sviluppano performance sperimentali per il loro festival biennale FREISPIEL e visitano regolarmente le grandi sale da concerto in Europa e nel mondo. Jonathan Nott è Direttore Principale e Consulente Artistico dal 2014.
L’attenzione alla musica contemporanea è stata scritta nel DNA della Junge Deutsche Philharmonie fin dalla sua fondazione nel 1974. Questo perché l’orchestra desidera ‘oltrepassare i confini’, sconvolgere le abitudini di ascolto tradizionali e assaporare i mondi sonori di oggi. Accompagna il nostro pubblico in un viaggio musicale e cerca di assicurarsi che i suoi concerti siano memorabili. Oltre alla musica contemporanea, offre anche il grande repertorio sinfonico e la pratica esecutiva storicamente informata.
In quanto ‘orchestra del futuro’, la Junge Deutsche Philharmonie è pioniera tra le orchestre ‘democraticamente organizzate’ di tutto il mondo. In sostanza questo significa che i musicisti fanno quasi tutto da soli!
Ognuno di loro ha l’opportunità di prendere parte attiva alla gestione dell’orchestra contribuendo per esempio alla pianificazione del programma o entrando a far parte del consiglio direttivo stesso dell’orchestra. Condividono la passione per la musica anche verso ‘l’esterno’, organizzando lavori di sensibilizzazione della comunità, presentando discorsi pre-concerto, visitando le scuole mentre sono in tournée o collaborando a lungo termine con le scuole locali. I workshop, dedicati all’ampliamento degli orizzonti dei musicisti, e le prove con musicisti orchestrali esperti li preparano alla vita, professionale e non. Per l’orchestra questo è molto più che imparare a suonare il proprio strumento in un ambiente orchestrale: è un trampolino di lancio fondamentale per passare dallo studio all’essere un vero e proprio ‘musicista professionista’ e un sigillo di qualità per molte orchestre professionali. Non c’è da stupirsi che molti dei suoi diplomati abbiano accesso alle principali orchestre o ricoprano cattedre di alto livello di insegnamento. Dalle fila della Junge Deutsche Philharmonie sono stati generati numerosi rinomati ensemble che hanno avuto un impatto duraturo sulla vita culturale tedesca, quali la Deutsche Kammerphilharmonie Bremen, l’Ensemble Modern, l’Ensemble Resonanz e la Freiburg Baroque Orchestra. Il lavoro della Junge Deutsche Philharmonie ha l’onore di essere patrocinato dalla Commissaria Federale per la Cultura e i Media, Claudia Roth. I Berliner Philharmoniker invitano regolarmente l’ensemble alla Philharmonie di Berlino per suonare e per trasmettere in streaming i concerti dal vivo tramite la sua ‘Sala Concertistica Digitale’.
La Junge Deutsche Philharmonie è orgogliosa della sua speciale partnership con l’Orchestra Sinfonica di Bamberg che dura dal 2015 ed è grata per il generoso sostegno dei suoi Mecenati, del suo Consiglio di Amministrazione, dell’Associazione Freunde der Jungen Deutschen Philharmonie e dei suoi sponsor. Ultimo, ma non meno importante: il suo lavoro è stato premiato con il rinomato Binding-Kulturpreis nel 2020.
Roderick Cox
“Per Prokofiev, si trattava del suono dello spirito umano, ma dal punto di vista di Cox, suonava come se fosse la sua propria storia: prendere ciò che già aveva e immaginare se stesso dal nuovo.” (Sinfonia n. 5, Washington Post).
Nel luglio 2020 Roderick Cox ha parlato al New York Times del suo impegno nel tentativo di cambiare le percezioni storiche e ristrette della musica classica. Attraverso la sua carriera, sia sul palcoscenico sia fuori, stabilisce un proprio standard di eccellenza, diversità, opportunità e accessibilità per la musica che ama.
Dalla stagione 2024/25, Roderick Cox ricoprirà il ruolo di Direttore Musicale dell’Opéra Orchestre National de Montpellier Occitanie. Gli inviti dai più importanti ensemble internazionali includono la Philadelphia Orchestra, la Boston Symphony, l’Orchestre de Paris, la Los Angeles Philharmonic, la Cincinnati Symphony, la Cleveland Orchestra, la Philharmonia Orchestra e la Deutsches Symphonie-Orchester Berlin. È inoltre fondatore della ‘Roderick Cox Music Initiative’ (RCMI, 2019) – un programma che coltiva opportunità e offre borse di studio a giovani musicisti, di modo da rendere la musica più accessibile. Il pluripremiato film documentario del 2020, intitolato Conducting Life (Elk Mountain Productions), traccia il percorso di Roderick Cox e riflette la sua appassionata convinzione nel potere trasformatore della musica.
Tra le collaborazioni salienti più recenti si annoverano la Rundfunk-Sinfonieorchester Berlin, la Staatskapelle Dresden, la Philharmonia Orchestra, la City of Birmingham Symphony Orchestra, la BBC Symphony Orchestra, l’Orchestre de la Suisse Romande, la Detroit Symphony Orchestra, la Minnesota Orchestra, la Seattle Symphony Orchestra e la Cincinnati Symphony Orchestra. Nella scorsa stagione Roderick Cox ha debuttato in Canada con l’Orchestre Symphonique de Montreal e il National Arts Centre di Ottawa.
La stagione 2024/25 prevede nuove collaborazioni con la Philadelphia Orchestra, la Atlanta Symphony, la Halle Orchestra (UK), la Lahti Sinfonia, la WDR Symphony, oltre ad impegni con la Filarmonica di Rotterdam, i Bamberg Symphoniker, l’Orchestra dell’Opera Nazionale Finlandese, la Sinfonica di Anversa e la Sydney Symphony Orchestra. Inoltre Roderick Cox sarà impegnato in una tournée con la Junge Deutsche Philharmonie che includerà Berlino e Amburgo. Tornerà inoltre all’Orchestra da Camera del Festival Musicale di Aspen nell’estate del 2024.
Nel 2024, Roderick Cox ha debuttato con l’English National Opera ne “Il Barbiere di Siviglia” di Rossini. Ha diretto alla Houston Grand Opera (“I Pescatori di Perle”), alla San Francisco Opera (“Il Barbiere di Siviglia”), alla Washington National Opera (“Blue” di Jeanine Tesori) e all’Opéra National de Montpellier (“Rigoletto” e “La Bohème”).
Roderick Cox ha pubblicato, nel febbraio 2023, un’acclamata registrazione della “Negro Folk Symphony” di William Dawson con la Seattle Symphony Orchestra; questa registrazione ha ricevuto grandi elogi dal New York Times (“una delle cinque migliori registrazioni da ascoltare”), oltre a ricevere una valutazione a cinque stelle dal BBC Music Magazine. Nominata per il BBC Music Magazine’s Opera Award 2023, la registrazione dell’intrigante opera “Blue” di Jeanine Tesori con la Washington National Opera Orchestra, in associazione con la San Francisco Classical Recording Company, è stata pubblicata dall’etichetta Pentatone nel marzo 2022.
Vincitore del Sir Georg Solti Conducting Award 2018 (U.S. Solti Foundation), Roderick Cox è nato a Macon, in Georgia. Ha frequentato la Schwob School of Music alla Columbus State University e poi la Northwestern University, laureandosi con un master nel 2011. Nel 2013 ha ricevuto il Robert J. Harth Conducting Prize dal Festival Musicale di Aspen e ha ricevuto borse di studio dalla Chicago Sinfonietta (nell’ambito del programma Project Inclusion) e dal Chautauqua Music Festival, dove è stato David Effron Conducting Fellow. Nel 2016, Roderick Cox è stato nominato Associate Conductor della Minnesota Orchestra, sotto la guida di Osmo Vänskä, per tre stagioni, dopo aver precedentemente collaborato come assistant conductor per un anno.
Kian Soltani
Descritto da The Times come “violoncellista notevole” e da Gramophone come “pura perfezione”, Kian Soltani suona con uno stile che contiene profondità di espressione e maestria tecnica, a cui si abbinano una presenza scenica carismatica e una capacità di creare un’immediata connessione emotiva con il pubblico. Attualmente è invitato dalle principali orchestre, direttori d’orchestra e sale concertistiche del mondo e sta diventando uno dei più ricercati violoncellisti sulla scena internazionale.
Nella stagione 2023/24 sarà Focus Artist della Tonhalle-Orchester di Zurigo e condividerà il palcoscenico con i Wiener Symphoniker, la WDR Sinfonieorchester, la NDR Elbphilharmonie Orchestra, la Cincinnati Symphony Orchestra, l’Orchestre de Chambre de Lausanne, la Konzerthausorchester Berlin e la NHK Symphony Orchestra. Terrà inoltre tournée con la Camerata Salzburg e la Mahler Chamber Orchestra. I suoi recenti successi orchestrali includono collaborazioni con l’Orchestre de la Suisse Romande, la Deutsche Kammerphilharmonie Bremen, la Netherlands Radio Philharmonic Orchestra, la Detroit Symphony Orchestra e l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Nel campo dei recital continua ad apparire in sale e serie prestigiose tra cui la Pierre Boulez Saal di Berlino, la Wigmore Hall di Londra, il Musikverein di Vienna, la Beethovenhaus di Bonn e la Konzerthaus di Dortmund. Nel 2017 Kian Soltani ha firmato un contratto discografico in esclusiva con Deutsche Grammophon e il suo primo disco, intitolato ‘Home’, è uscito nel febbraio 2018; il CD ha ottenuto grande successo internazionale ed è stato descritto da Gramophone come “sublime”. Da allora Kian Soltani ha registrato altri dischi, tra i quali quello con i Trii per pianoforte di Dvorak e Tchaikovsky eseguiti dal vivo con Lahav Shani e Renaud Capucon all’Aix Easter Festival nel 2018 e quello con il Concerto per violoncello di Dvořák con la Staatskapelle Berlin e Daniel Barenboim (agosto 2020).
Nek 2022 ha vinto l’Innovative Listening Experience Award e un Opus Klassik, il più ambito riconoscimento tedesco nel campo della musica classica, ricevuto per “Cello Unlimited”, album pubblicato nell’ottobre 2021. Per tale incisione Kian Soltani ha collaborato con Deutsche Grammophon per tutto il 2020: una vera e propria celebrazione delle musiche per violoncello e le colonne sonore cinematografiche. Lo stesso Kian Soltani ha commentato così: “Tutto ciò che ascolterete di questo album è frutto esclusivo del mio violoncello e di me stesso. Le potenzialità di questo strumento sono illimitate e infinite, e questo album vuole celebrare proprio il violoncello e questo genere di musica”.
Kian Soltani ha attirato l’attenzione di tutto il mondo nell’aprile 2013, con la vittoria del Concorso Internazionale Paulo di Helsinki. Nel febbraio 2017 ha vinto anche il rinomato Leonard Bernstein Award in Germania mentre nel dicembre dello stesso anno è stato insignito del prestigioso Credit Suisse Young Artist Award.
Nato a Bregenz nel 1992 da una famiglia di musicisti persiani, Kian Soltani ha iniziato a suonare il violoncello all’età di quattro anni e, a soli dodici anni, è entrato a far parte della classe di Ivan Monighetti all’Accademia Musicale di Basilea. È stato scelto come destinatario della borsa di studio della ‘Anne-Sophie Mutter Foundation’ nel 2014 e ha completato ulteriori studi come membro del Young Soloist Program presso l’Accademia di Kronberg, in Germania. Si è ulteriormente perfezionato alla International Music Academy del Liechtenstein. Dall’ottobre 2023 detiene la posizione di Professore di violoncello all’Universität für Musik und darstellende Kunst di Vienna, in Austria. Kian Soltani suona un violoncello Stradivari “London ex Boccherini 1694”, su gentile concessione della Beares International Violin Society.
Concerti 2024-2025
16 aprile 2025
Pygmalion • Raphaël Pichon, direttore
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Teatro Municipale Valli
12 maggio 2025
Filarmonica della Scala • Riccardo Chailly direttore
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Teatro Municipale Valli