Radicants
Lorenzo Bianchi Hoesch elettronica
Ballaké Sissoko kora
Musicisti e pubblico condividono lo stesso spazio acustico, immersi in un universo sonoro spazializzato, metafora del radicamento in un nuovo Caos-mondo.
L’incontro di uno strumento antico e ancestrale come la kora, nelle mani di un virtuoso come Ballaké Sissoko, con un’elettronica consonante ma complessa, intesa ad allargare le possibilità dello strumento, come quella proposta da Lorenzo Bianchi Hoesch, è al cuore di questo progetto.
Informazioni sullo spettacolo
07.10.2023 - h 20:30 - Teatro Cavallerizza
Posto unico
€ 10,00
Si tratta di una ricerca di nuove vie che riguardano l’immersione, l’abbandono, l’invenzione di nuove radici che al contrario devono essere dinamiche, evolutive, e capaci di sostenere l’altro.
Rispettare l’idea di radicamento e saperla appunto proiettare in un mondo caleidoscopico e sfaccettato. Questo il filo rosso, l’idea astratta che sostiene questo progetto e che si vuole difendere.
La curiosità e l’apertura di Ballaké Sissoko permettono la costruzione di un vero territorio di scambio nel quale l’elettronica è destinata ad accogliere le sonorità della kora. Non c’è dunque opposizione tra i due mondi – acustico ed elettronico, tradizionale e contemporaneo, africano e occidentale – ma invece accettazione, collaborazione e assunzione di rischio.
Bianchi Hoesch sviluppa da molto tempo un linguaggio originale di improvvisazione al computer, da cui crea i propri utensili informatici e di cui sfrutta le numerose interfacce.
«Chiamo Caos-mondo l’urto odierno di tante culture che si incendiano, si respingono, s’occultano, eppure permangono, s’addormentano o si trasformano, lentamente o a velocità fulminante… E chiamo Poetica della Relazione il possibile dell’immaginario che ci porta a concepire la globalità sfuggente di questo Caos-mondo, nel momento stesso in cui ci permette di rivelarne qualche dettaglio, e in particolare di cantare il nostro luogo, insondabile e irreversibile».
Edouard Glissant
Crediti
kora Ballaké Sissoko
elettronica, direzione artistica Lorenzo Bianchi Hoesch
creazione luci Gilles Gentner
regia suono e luci Jean-François Domingues
produzione Fondation Royaumont – coproduzione CIMN Détours de Babel, gmem-CNCM-marseille, Fondation Camargo, PLATÔ – con il sostegno di Sacem – con il supporto di Groupe ADP e Fondation Daniel et Nina Carasso