«Un finale ipnotico, di forte suggestione, che si tira dietro gli applausi convinti».
(Mario Di Caro, La Repubblica)
Scritto e diretto da Emma Dante, Pupo di zucchero è una favola barocca di solitudine e vecchiaia per celebrare la memoria dei defunti e la pienezza della vita attraverso l’ombra delle loro esistenze passate. Debutto assoluto al Teatro Grande di Pompei e partecipazione al Festival di Avignone durante l’estate 2020.
Liberamente tratto da Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile, che già ispirò La scortecata nel 2017, lo spettacolo racconta la storia di un vecchio alle prese con i propri ricordi, intento a preparare un tradizionale pupo di zucchero per la ricorrenza dei morti. La suggestione del dolcetto antropomorfo, simbolo di un’antica credenza radicata nel Sud Italia, ha il potere di evocare i fantasmi della sua famiglia. I cari richiamati dall’aldilà come visioni della vita che fu invadono il silenzio della sua casa buia e vuota. Un turbinio vivace e inebriante di gesti, musiche e voci che si spegnerà al riapparire di tutti i personaggi nelle loro vere sembianze: quelle orrende della morte, convitata muta ma ineluttabile, cui Cesare Inzerillo ha dato corpo con le sue dieci sculture simili alle mummie dei Cappuccini esposte nelle catacombe di Palermo.
Accanto a Carmine Maringola, abile cantastorie che maneggia con cura una lingua vivida come il napoletano ereditato dal Pentamerone secentesco di Basile, recitano Nancy Trabona, Maria Sgro e Federica Greco nel ruolo delle tre spigliate sorelle, Sandro Maria Campagna in quello dello spasimante spagnolo con movenze da matador, mentre Stephanie Taillandier è la madre marsigliese, Giuseppe Lino il padre disperso in mare, Tiebeu Marc-Henry Brissy Ghadout il tuttofare Pasqualino, e Martina Caracappa e Valter Sarzi Sartori gli zii che danno corpo a una danza passionale e violenta.
Informazioni sullo spettacolo
10.01.2023 - h 20:30 - Teatro Ariosto (Primo turno)
11.01.2023 - h 20:30 - Teatro Ariosto (Secondo turno)
60 minuti
Platea e Balconata I e II ordine centrale
€ 25,00
Balconata I e II ordine laterale
€ 20,00
Galleria
€ 20,00
Riduzioni
Iscritti Unimore > 50%
Under 30 > 30%
Amici dei Teatri > 20%
Over 65 > 15%
Gruppi (più di 15 persone) > 15%
«Il 2 novembre è il Giorno dei Morti. Un vecchio ‘nzenziglio e spetacchiato, rimasto solo in una casa vuota, prepara una pietanza tradizionale per onorare la festa – afferma Emma Dante –. Con acqua, farina e zucchero il vecchio impasta l’esca pe li pesci de lo cielo: il pupo di zucchero, una statuetta antropomorfa dipinta con colori vivaci. In attesa che l’impasto lieviti richiama alla memoria la sua famiglia di morti. La casa si riempie di ricordi e di vita: mammina, una vecchia dal core tremmolante, il giovane padre disperso in mare, le sorelle Rosa, Primula e Viola tre ciuri c’addorano ‘e primmavera, Pedro dalla Spagna che si strugge d’amore per Viola, zio Antonio e zia Rita che s’abboffavano ‘e mazzate, Pasqualino tuttofare, e il cane Orazio… In Pupo di zucchero la morte non è un tabù, non è scandalosa, ciò che il vecchio vede e ci mostra è una parte inscindibile della sua vita. Ciò non può che intenerirci. La stanza arredata dai ricordi diventa una sala da ballo dove i morti, ritrovando le loro abitudini, festeggiano la vita.»
Crediti
liberamente ispirato a Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile
testo, regia e costumi Emma Dante
con Carmine Maringola (il Vecchio), Nancy Trabona (Rosa), Maria Sgro (Viola), Federica Greco (Primula), Sandro Maria Campagna (Pedro), Giuseppe Lino (Papà), Stephanie Taillandier (Mammina), Tiebeu Marc-Henry Brissy Ghadout (Pasqualino), Martina Caracappa (zia Rita), Valter Sarzi Sartori (zio Antonio)
sculture Cesare Inzerillo
luci Cristian Zucaro
assistente ai costumi Italia Carroccio
assistente di produzione Daniela Gusmano
coordinamento e distribuzione Aldo Miguel Grompone
produzione Sud Costa Occidentale
in coproduzione con Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Scène Nationale Châteauvallon-Liberté /ExtraPôle Provence-Alpes-Côte d’Azur / Teatro Biondo di Palermo / La Criée Théâtre National de Marseille / Festival d’Avignon / Anthéa Antipolis Théâtre d’Antibes / Carnezzeria