«La musica è dentro di me. Senza di essa non sono niente e niente può portarmela via»
Una delle voci più apprezzate del Mali, icona della musica tradizionale africana, ambasciatrice Onu dei diritti delle donne, Oumou Sangaré apre il Festival Aperto 2022 intrecciando musica tradizionale africana e blues.
Artista uscita dai quartieri poveri di Bamako (Mali), Sangaré spesso veicola messaggi rivoluzionari sui diritti delle donne, le tradizioni e la povertà con la sua musica vibrante e potente. La fama non l’ha distolta dall’attivismo per il progresso sociale e lo sviluppo culturale, da cui i riconoscimenti ufficiali dalla FAO/ONU (Goodwill Ambassador), dal Mali (Comandante dell’Ordine nazionale) e dalla Francia (Chevalier de la Culture).
Dal debutto con Moussoulou (1989) a Ko Sira (1993), Worotan (1996) e Seya (2009, Grammy), Oumou Sangaré ha prodotto una serie di lavori tra i più importanti della musica africana d’oggi. Ha fan illustri come Alicia Keys, Aya Nakamura e Beyoncé, che ha campionato Diaraby Nene per il film Il Re Leone (2019).
Timbuktu, l’ultimo album, intreccia i suoni degli strumenti tradizionali dell’Africa occidentale e quelli legati alla storia del blues: il kamele n’goni (liuto maliano), la dobro e la slide guitar. Nel 2020, durante un periodo forzato di permanenza a Baltimora in isolamento a causa della pandemia, trascorre le giornate a scrivere le canzoni di Timbuktu con l’aiuto di un vecchio amico, Mamadou Sidibé, suonatore di kamele n’goni e collaboratore di Sangaré sin dagli esordi.
«Ho messo la mia vita in questo disco – racconta – tutta la mia vita, questa vita in cui ho conosciuto la fame, l’umiliazione della povertà e della paura, e da cui oggi traggo gloria». Infatti Timbuktu è un album molto ispirato. I testi trattano dei misteri indecifrabili dell’esistenza, della situazione pericolosa che il Mali sta attraversando, della condizione delle donne africane. I mood emozionali dell’album toccano l’introspezione e il languore amoroso, l’esasperazione e l’orgoglio. L’approccio sonoro fonde il dinamismo dei ritmi tradizionali wassoulou (valle ai confini con Guinea e Costa d’Avorio) con i linguaggi delle musiche contemporanee.
Informazioni sullo spettacolo
16.09.2022 - h 20:30 - Teatro Municipale Valli
Platea e Palchi I, II, III e IV ordine centrale
€ 25,00
Palchi laterali I, II, III e IV ordine laterale
€ 15,00
Galleria
€ 15,00
Riduzioni
Iscritti Unimore > 50%
Amici dei Teatri > 20%
Over 65 > 15%
Gruppi (più di 15 persone) > 15%
Under 20 > 10 euro (disponibilità limitata)
Under 30 30%