FESTIVAL STRINGS LUCERNE
Mendelssohn: Sinfonia per archi n.10 in Si Minore
Bach: Concerto per pianoforte in Re maggiore BWV 1054
Bach: Concerto per pianoforte in La maggiore BWV1055
Dvorak: Serenata per archi in Mi maggiore op. 22
La precocissima vocazione compositiva di Mendelssohn è evidente nelle dodici Sinfonie scritte tra 1820 e 1824 (la n. 10, per soli archi, è del 1823). In esse si manifesta già quel costante equilibrio nel maneggiare le impegnative strutture formali sinfoniche del dopo-Beethoven che sarà caratteristica della sua produzione successiva e che lo distingue tra i compositori della sua generazione.
La Serenata in mi maggiore, in cinque movimenti di suite, venne scritta di getto da Dvo?ák nel 1875, ed è un lavoro ricco di melodia e di intensa suggestione armonica e timbrica, in cui si inseriscono anche spunti popolari boemi.
I concerti BWV 1054 e 1055 appartengono al nuovo genere del concerto per clavicembalo che vide la luce a Lipsia tra 1725 e 1735. L’invenzione di un linguaggio cembalistico in funzione concertante modifica profondamente la natura del vecchio concerto per violino vivaldiano: sia per la specificità strumentale del cembalo, sia per il nuovo spessore musicale e la complessità della scrittura bachiana, per cui la rilevanza del solista determina un nuovo rapporto solo-tutti.
Fondata nel 1956 da Wolfgang Schneiderhan e Rudolf Baumgartner, il Festival Strings Lucerne è una delle principali orchestre svizzere. È considerata da decenni una delle migliori orchestre da camera nel mondo. Alta qualità, entusiasmo e l’inconfondibile “suono d’oro” (Washington Post, 2003), grazie anche ai numerosi strumenti di proprietà dell’orchestra, come pure la tradizione di vecchia data perfezionano il profilo del Festival Lucerne String. Questa rinomata orchestra da camera si esibisce regolarmente nei più importanti festival e teatri europei e internazionali: Sudafrica, Thailandia, Turchia, Stati Uniti (Washington, Philadelphia, Houston, Atlanta) e nei principali stati del Sudamerica (Argentina, Brasile, Cile, Uruguay, Peru, Colombia e Equador). L’orchestra è stata invitata ad esibirsi durante prestigiosi festival quali: Ludwigsburg, Rheingau, Eisenstadt, Prague and Guanajuato (Mexico) oltre a suonare ogni anno al Lucerne Festival come alla serie di concerti intitolata Konzer Reihn Luzern.
L’orchestra, diretta da Achim Fiedler dal 1998, è alla continua ricerca del giusto equilibrio fra musica antica e nuova; il vasto repertorio spazia dalle composizioni per ensemble d’archi fino alle opere per orchestra, dalla musica barocca fino a quella contemporanea. Più di 100 i pezzi dei maggiori compositori tra i quali Frank Martin, Bohuslav Martinu, Sándor Veress, Iannis Xenakis, Krzysztof Penderecki, Herbert Willi, Milko Kelemen e Peter Ruzicka sono stati eseguiti per la prima volta dall’orchestra, molti dei quali commissionati per il Festival Strings Lucerne.
L’orchestra collabora abitualmente con importanti solisti come Sabine Meyer, Reinhold Friedrich, James Galway, MaximVengerov, Kolja Blacher, Leonidas Kavakos, Mischa Maisky, Ruth Ziesak, Bernd Glemser, Alexander Lonquich e Martin Stadtfeld. Il FSL ha inciso negli ultimi anni per OehmsClassics e Sony BMG. La registrazione del Concerto per pianoforte di Bach con il solista Martin Stadtfeld ha ricevuto il premio ECHO Klassik 2007 per “The Concert Recording of the Year” nella categoria musica fino al diciottesimo secolo. Inoltre la trilogia “Dialogue” (“Bach – Honegger”, “Schubert – Webern” and “Baroque – Minimal”) e la recente registrazione di Shostakovich (con il pianista Bernd Glemser ed il trombettista Reinhold Friedrich), hanno confermato la grande reputazione che il Festival Strings Lucerne ha costruito negli anni, grazie anche al convincente e vasto repertorio.
RAMIN BAHRAMI è ormai considerato internazionalmente tra i più interessanti interpreti bachiani viventi.
Nel maggio 2009 debutta alla Gewandhaus di Lipsia, invitato da Riccardo Chailly a suonare con la Gewandhausorchester due dei più celebri Concerti di Bach. La critica tedesca scriverà il giorno dopo: “un mago del suono, un poeta della tastiera… artista straordinario che ha il coraggio di affrontare Bach su una via veramente personale…”(Leipziger Volkszeitung).
Altri importanti appuntamenti riempiono l’agenda di Bahrami in tutta la stagione 2009/10: suona al festival “Piano aux Jacobins” di Toulose, quindi in Finlandia e Estonia con Andres Mustonen (con la Tallinn Chamber Orchestra nella Serata d’apertura del Tallinn Baroque Music Festival) e in solo recital; in febbraio debutta con successo a Parigi con le Variazioni Goldberg e in marzo tiene un applaudito tour con i Festival Strings Lucerne; in maggio un nuovo grande successo con Riccardo Chailly alla Gewandhaus di Lipsia, completando l’integrale dei Concerti bachiani; in estate l’invito a due dei più importanti festival pianistici europei, a la Roque d’Anthéron e a Uzés.
Il pianista iraniano, da parte sua, sta portando sempre più in profondità l’originale unione tra il cesellato lavoro interpretativo e la visione europea ma nello stesso tempo orientale della monumentale opera pianistica di Johann Sebastian Bach, che lo caratterizza.
Nel 2009 DECCA Universal pubblicava un box di 6 cd Ramin Bahrami plays Bach, con tutte le registrazioni bachiane del pianista iraniano incise fino a quel momento ed una selezione di esecuzioni dal vivo degli ultimi anni, e nel 2010 un’importante incisione delle Suites francesi. Prima di esse, le Variazioni Goldberg, le 7 Partite e l’Arte della Fuga, pubblicate rispettivamente nel 2004, 2005 e 2007, lanciano Bahrami come caso discografico, e l’incisione dell’Arte della Fuga sale in testa alle classifiche raggiungendo numeri di vendita riservati ai dischi pop e rimanendovi per sette settimane; a ruota, DECCA pubblicava nel 2008 l’album Concerto Italiano, con le opere di Bach dedicate all’Italia (Concerto Italiano, Aria variata nella maniera italiana, Capriccio sulla lontananza del fratello dilettissimo, Quattro Duetti, ecc.) e nel 2009 la prima registrazione su strumento moderno delle Sonate bachiane, ricevendo ancora una volta una calorosa accoglienza e grandi apprezzamenti da parte di critica e pubblico.
In sala da concerto, Bahrami si è esibito nelle sedi più prestigiose del panorama musicale italiano.
Ha tenuto tour importanti e suonato con grande successo in sale come il Teatro Comunale di Bologna, il Teatro La Fenice di Venezia e soprattutto l’Accademia di Santa Cecilia a Roma, dove è apparso nella prestigiosa rassegna “Solo Piano” accanto a Maurizio Pollini, Grigory Sokolov, Daniel Barenboim, Jean-Yves Thibaudet e Evgeny Kissin e dove, nel marzo 2008, è stato reinvitato a partecipare alla “Maratona Bach” accanto al violoncellista Mario Brunello.
Nella primavera 2009 ha presentato l’Arte della Fuga al Festival Pianistico Internazionale “Arturo Benedetto Michelangeli” di Brescia e Bergamo, di cui è stato protagonista insieme ad altri nomi celebri del pianoforte quali Andràs Schiff, Lang Lang, Angela Hewitt, Grigory Sokolov, Alexander Lonquich. In settembre è stato invitato ad aprire la Stagione autunnale di Bologna Festival “Il nuovo, l’antico” e a chiudere il Festival Pergolesi Spontini a fianco del violoncellista Umberto Clerici, in un programma dedicato alle Sonate per viola da gamba di Bach ed altri autori che poi ha portato ad Asolo, Napoli, L’Aquila ed altre città italiane.
Nato a Teheran, Bahrami dopo la rivoluzione politica del suo Paese trova rifugio in Italia, dove può studiare il pianoforte e diplomarsi con Piero Rattalino al Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Approfondisce gli studi all’Accademia Pianistica “Incontri col Maestro” di Imola e con Wolfgang Bloser alla Hochschule für Musik di Stoccarda, e si perfeziona con Alexis Weissenberg, András Schiff, Robert Levin e in particolare con Rosalyn Tureck, l’artista che più di altri ha contribuito a far conoscere la modernità dell’opera pianistica di Bach attraverso i suoi studi e le sue esecuzioni.
Il pimo debutto importante avviene nel 1998 al Teatro Bellini di Catania: il successo è tale che la città etnea gli conferisce la cittadinanza onoraria. Da questo momento in poi, si susseguono le esibizioni presso le maggiori istituzioni musicali d’Italia, invitato da teatri e stagioni importanti e da prestigiosi festival internazionali, ed un contratto in esclusiva con DECCA Universal.
Nel gennaio 2009 Ramin Bahrami è stato insignito del Premio “Città di Piacenza–Giuseppe Verdi” dedicato ai grandi protagonisti della scena musicale, riconoscimento assegnato prima di lui a Riccardo Muti, Josè Cura, Leo Nucci e Pier Luigi Pizzi.
“Ramin Bahrami scompone la musica di Bach e la ricompone in modi che risentono di un modello, Glenn Gould, senza veramente assomigliare al modello. Io gli ho insegnato a sopportare il morso, ma non l’ho domato; e spero che continui ad essere com’è”. Piero Rattalino
Daniel Dodds Concertmaister
Genitori cinesi, cresciuto in Australia, secondo di cinque figli, Daniel Dodds si è esibito per la prima volta a cinque anni. A diciasette anni lascia l’Australia, dopo aver ottenuto numerose borse di studio, e prosegue i suoi studi di violino con il Prof. Gunars Larsens al Musikhochschule di Lucerna in Svizzera.
Consegue tutti i diplomi con il massimo dei voti e collabora con Rudolf Baumgartner, Franco Gulli, Keiko Wataya e con uno dei maestri più grandi di violino, Nathan Milstein, che di lui disse, dopo averlo ascoltato in un Capriccio di Paganini: “Chi è costui? Potrebbe essere il nipote di Paganini!”
Dodds è Konzertmeister dei Festival Strings Lucerne con cui suona regolarmente in qualità di solista in tutto il mondo. Tra le orchestre che lo hanno ospitato quale solista sono da citare la Philharmonischen Orchester der Stadt Giessen e la Folkwang Kammer Orchester Essen.
Daniel Dodds suona lo Stradivari “ex Baumgartner” del 1717 concessogli dalla Fondazione Festival Strings Lucerne.
Daniel Dodds insegna violino presso il Musikhochschule di Lucerna.
Concerti 2024-2025
1 febbraio 2025
Jean-Efflam Bavouzet, pianoforte
Acquista un biglietto per Jean-Efflam Bavouzet, pianoforteTeatro Municipale Valli
7 febbraio 2025
Filarmonica Arturo Toscanini • Robert Treviño
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Teatro Municipale Valli
16 aprile 2025
Pygmalion • Raphaël Pichon, direttore
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Teatro Municipale Valli
12 maggio 2025
Filarmonica della Scala • Riccardo Chailly direttore
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Teatro Municipale Valli