ZEROGRAMMI
ore 17
Cie. Zerogrammi
Mappugghje (estratti)
creazione 2011
regia e coreografia Stefano Mazzotta, Emanuele Sciannamea
con Chiara Michelini
collaborazione alla regia Martim Pedroso
disegno luci Stefano Mazzotta
scenografie e costumi Cie. Zerogrammi
produzione Cie. Zerogrammi
coproduzione O Espaco do Tempo (Pt), Spazi Per La Danza Contemporanea (ETI), Centro de Artes performativas do Algarve Devir Capa (Pt), Pim Spazio Scenico
con il sostegno di Moovin’UP (Gai, Mibac, Ministero della Gioventù), Regione Piemonte, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
un ringraziamento a Dimora Coreografica (It), Atelier REAL (Pt)
Non tanto penso il verbo "andare" e "tornare". Se tornare è davvero un atto di compimento ed esige una forte identità, una straordinaria capacità psichica e tecnica di sopravvivenza. Se è solo rimbalzo all’indietro nel punto (interiore) fermo, creduto tale per bisogno di stabilità ed equilibrio.
Punto interiore chiamato casa. Isola propria. Famiglia. Regno. In realtà tutto si è mosso e trasformato, come del resto noi, nel partire. Tutto dovrà essere in qualche modo rifondato, così come Ulisse ha fatto.
O se tornare è ritiro, ferita, fallimento proprio che si rinnova nel non riuscire a sostenere fisicamente e culturalmente un altro sfondamento di confine.
Mi concentro allora nel significato di "soglia". Penso che il nostro vivere, dal primo respiro all’espirazione, sia una corrente di soglie, di occhielli in cui esperire. E in questa interpretazione i verbi "andare" e "tornare" non sono in opposizione. Ogni soglia è in divenire.
Così, anche ogni punto, ogni casa, ogni fuoco (interiore). (A. M. Farabbi)
Souvenir di un viaggio immobile. Le mappugghje sono, nel dialetto salentino, le carabattole, cianfrusaglie, quelle cose che si accumulano nel portafogli, nei cassetti, in scatole di latta, cose che si conservano a dispetto del poco valore materiale. Ad esse affidiamo pezzetti di cuore, di viaggi, di ricordi, e gli chiediamo di custodirli nell’attesa di essere pronti per metterle in soffitta. Un’attesa che una singolare Penelope, personaggio di questo racconto, vive nell’immobilità di una piccola casa. Da tempo immemorabile e con devozione attende. In silenzio, paziente, si muove tra le mappugghje del suo cuore, nel tentativo di recuperarne la trama, inesorabilmente destinata a sciogliersi nel silenzio dell’ennesima notte di solitudine. Tela essa stessa, “trama” senza cui lo sposo Ulisse non sarebbe che un eroe disperato che vaga senza meta, ci narra, con la stessa assenza di ordine cronologico di una Molly Bloom, la sua “visione” di donna seduta e paziente, il suo fare e disfare di valige, il viaggio simbolico che essa compie inseguendo e apprendendo la magia insita nella “piccola” vita quotidiana, attraverso un nomadismo interiore che è solitario attento ascolto di sé e del domestico, terreno, sicuro mondo circostante. E’ dunque questa la cronaca di un viaggio immobile: come tendere, aspirare a, come trascendere il tempo e lo spazio per andare al di là di questi limiti e incontro a un nulla sconosciuto eppure stranamente rassicurante, dove il corpo, proprio in quanto nulla, può tutto. Uno stare in tensione, in at/tensione, in at/tesa. Una dimensione del noùs umano che sostituisce “femminile” accoglienza e comprensione a “maschile” intrusione e conquista. Uno stare saldamente legata alla terra, come il tronco d’Ulivo su cui Ulisse inchiodò il loro letto nuziale. Al tempo stesso ed almeno in misura pari al suo sposo, osservando la minuscola parte di mondo che non supera l’orizzonte del suo sguardo e, in esso, scoprire ogni minima sfaccettatura, ascoltare al suono del silenzio che precede un ritorno atteso e, in questo silenzio, il rumore gentile della risacca e del vento, quello dei polmoni che si riempiono d’aria e del sangue che fluisce nelle vene, il suono del legno che vive e scricchiola, di cui solo chi ha tempo per attendere può partecipare.
Sedere pazienti e immaginare il grande ritorno. Svegliarsi. Un caffè. Vestirsi. Riordinare i capelli in una treccia, la collana di perle farne due giri, le scarpe consumate dallo stare fermi. Aspettare. Farsi bella. Sempre. Per Amore. Guardare il mare. Sensazione di cose che sfuggono. Amare. Aspettare aspettando. Ed intanto zuccherare l’ennesimo caffé di un’attesa paziente e riflessiva.
ore 17.40
Compagnia Simona Bertozzi
Alea (iacta est)
3° episodio di Homo Ludens
progetto e ideazione Simona Bertozzi
coreografia Simona Bertozzi (con la collaborazione di Robert Clark)
danza Simona Bertozzi, Manfredi Perego
musiche Arcangelo Corelli (Violin Sonatas Op.5)
ambienti sonori e musiche Roberto Passuti
progetto luci Antonio Rinaldi
allestimento di scena Antonio Rinaldi e Simona Bertozzi
costumi Scissor Lab Bologna
produzione 2010/11
Made at CSC Bassano/ Made at The Place Londra /Con il sostegno di Interplay/11 Torino
Si ringrazia l’Accademia Bizantina di Ravenna.
Residenza creativa Teatro San Martino/Fortebraccio Teatro e Dom, La cupola del pilastro, Bologna.
Si ringrazia per la collaborazione il Centro Mousikè Bologna
Alea è il termine utilizzato dal sociologo francese Roger Caillois, per indicare tutte le tipologie di gioco connesse all’azzardo, alla casualità, all’ineluttabilità della sorte.
In Alea (iacta est), i due partecipanti si confrontano con il mistero di un indecifrabile destino, scommettendo su una pratica dialogica tra i corpi che si rigenera nel segno della condivisione, dello scambio e della rilettura di sé nell’altro.
Si confrontano con la superstizione, con l’imprevedibilità della combinazione numerica secondo uno schema definito di traiettorie dinamiche, ritmiche e figurative, che sublimano le due singolarità nel tratto ritualistico del segno ludico.
Come due dadi, i soggetti di Alea (iacta est) disegnano lo spazio per deflagrazioni coreografiche e “reiterazione di inizi”. Come il rosso e il nero, come il pari e il dispari, sembrano contrapposti eppure sempre solidali. La casualità, con cui l’uno si fa largo nei vuoti lasciati dal corpo dell’altro, serve da antidoto alla solitudine dell’attesa e rinnova la necessità di accordare il proprio agire a un ideale di vicinanza, di humanitas.
Assorbiti in una specie di forma iniziatica, nell’incanto delle regole che di volta in volta ricreano, i due giocatori trovano la loro ragion d’essere nel tragitto che porta alla configurazione finale.
Così, più che dalla risoluzione catartica, i due sono sedotti dal tentativo delle possibilità racchiuse nella bolla temporale che li inghiotte. Dove l’attesa del verdetto, lo spaesamento della sospensione, il distacco dal peso della storia, li rendono liberi di giocare.
(Simona Bertozzi)
ore 18.45
Alessandro Sciarroni_C.C.00#
Your girl
alessandro sciarroni feat. chiara bersani e matteo ramponi
elementi visivi elisa orlandini
produzione C.C.00#
Your girl è un lavoro sul desiderio, sull’ispezione di un sentimento.
Nasce dallo studio di Madame Bovary di Flaubert e dalla traduzione novecentesca che ne dà Giovanni Giudici nella raccolta poetica La Bovary c’est moi.
La drammaturgia procede attraverso la biologia degli interpreti, nell’istante biografico che li ha uniti nel quadrato scenico.
L’attore è un dizionario. Natura/Vita. Vita/Natura.
Ossia invertire la posizione testo/attore ossia Madame Bovary interpreta Chiara Bersani e non il contrario.
In Your girl Emma Bovary non si uccide, non soffoca, ma respira ancora, in una foto ricordo impossibile, in una canzone pop italiana.
Così Matteo Ramponi, da oggetto del desiderio, diventa compagno del meccanismo anti-tragico.
Il progetto "Off-balance. Danza contemporanea italiana" è realizzato in collaborazione con ATERDANZA
Cie Zerogrammi, compagnia di teatrodanza, è costituita nel 2006 dai coreografi e danzatori Stefano Mazzotta e Emanuele Sciannamea, entrambi diplomati presso la Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. Nel 2006 realizzano la loro opera prima, Zerogrammi, da cui prende il nome la compagnia, creazione insignita del Primo Premio di Coreografia al Festival Oriente Occidente 2008 e Premio Miglior Spettacolo al Festival Giocateatro 2009.
L’attività creativa della compagnia prosegue nel 2009 con il debutto della creazione Inri, coprodotta dal Festival Oriente Occidente e dal Festival Piattaforma. Debutta nel 2010, dopo un lungo periodo di residenze artistiche presso Centri Coreografici tra cui O Espaco do Tempo (Pt), Devir Capa (Pt), Pim Off (It), il progetto Mappughje, sostenuto, tra gli altri, da Pim Spazio Scenico, Spazi per la Danza Contemporanea (ETI), Moovin’Up (Gai, Ministero della Gioventù, MIBAC).
Il 2011 inaugura il nuovo progetto della compagnia, attualmente in lavorazione, ispirato al Tieste di Seneca, scandito in due differenti creazioni: il quartetto Punto di fuga, co-creazione di Cie. Zerogrammi e della compagnia russa Dialogue Dance, realizzato grazie al sostegno dei Ministeri della Cultura Italiano e Russo, in accordo con i Festival Tsekh (Rus) e Teatro a Corte (It), in occasione dell’anno di Scambio Culturale Italia-Russia 2011, e il duo Pasto a due, che chiude il dittico, coprodotto dalla Fondazione TPE. Entrambi i lavori debutteranno in luglio 2011 nell’ambito del Festival Teatro a Corte. Parallelamente alle attività di produzione e circuitazione delle proprie creazioni, è attivo dal 2009 il progetto didattico Il corpo minimo, ciclo di seminari di approfondimento sullo studio delle tecniche del movimento.
Danzatrice, coreografa e performer, Simona Bertozzi vive e lavora a Bologna.
Dopo studi di ginnastica artistica e danza classica, approfondisce il suo percorso di studio in danza contemporanea a Bologna, Parigi, Barcellona, Bruxelles e Londra dove si forma, tra gli altri, con: Richard Haisma, Tonia Shimin, Peter Goss, Frei Faust, Ivan Wolf, Inaki Azpillaga, David Zambrano, Compagnia Lanonima Imperial, Wim Vandekeybus, Ultima Vez, Jasmeen Godder, Jonathan Burrows…
Nel 2004 esordisce come coreografa/danzautrice con un primo studio per assolo: Red Jacket, cui segue L’Endroit (2006) e L’Endroit 2e che debutta nel gennaio 2007 al festival Aerowaves, The Place Theatre (Londra). Seguiranno: Dance a Lille, Tanec Praha Festival, Festival de là Citè Lausanne, Correios em movimento Rio de Janeiro…
L’Endroit 2e è lavoro vincitore del concorso GD’A 2006-07.
Nel Febbraio 2008 è finalista al Premio Equilibrio presso l’Auditorium di Roma con il primo studio di Terrestre, lavoro che debutta nella sua forma “in progress” (Terrestre in progress n.1) a Civitanova Danza Estate 2008 e al Festival Santarcangelo dei Teatri 2008.
Terrestre esordisce in prima italiana al Festival Short Format, Milano, CRT Teatro dell’Arte. Seguiranno: DanceWeekFestival-Zagabria, Teatro San Martino Stagione 2009-Bologna, Prospettiva Danza-Padova, Interplay Torino, Festival The Turning World The Place Theatre-Londra, The Point Theatre-Eastleigh (UK), Teatro KIsmet-Bari, Festival Nobodaddy Ravenna…
Terrestre è opera inclusa nel progetto internazionale Choreoroam sostenuto da: Bassano Opera Festival, British Council/The Place e Dansateliers Rotterdam.
Vincitore del bando Residenza Fondo Fare Anticorpi, in collaborazione con react!, Residenze Artistiche Transdisciplinari.
Terrestre-Movement in still life, é l’opera di video-danza nata sul medesimo progetto coreografico di Terrestre, e realizzata dal collettivo Gemelli Kessler (Simona Bertozzi, Marcello Briguglio, Celeste Taliani) coprodotta dal TTV Festival di Riccione, edizione 2008. Lavoro vincitore del premio come migliore produzione indipendente al Coreografo Elettronico 2009.
Opera presente al progetto Intradance, Mosca 2010.
Homo Ludens è il nuovo progetto per il 2009-2011. Modulare e quadripartito, Homo Ludens si avvale della presenza di numerose collaborazioni artistiche.
Ilynx–assolo in ritornello(playing vertigo) è il primo episodio di Homo Ludens.
Il primo studio è stato presentato nel Dicembre 2008 a Londra, The Place Theatre, all’interno del progetto internazionale Choreoroam. Esordisce al Festival Gender Bender 2009. Nel 2010 è presente al Festival Exister, BMotion/Operaestate Festival, DATO (rassegna Danza in Toscana)… Si avvale della presenza del musicista Egle Sommacal.
Agon_portraits of playful competition, secondo episodio di Homo Ludens, è stato creato nel Dicembre 2009 con la compagnia britannica Lila Dance presso il the Point Theatre di Eastleigh, con il sostegno di Arts Council England and The Point Eastleigh, UK. Debutta nel Marzo 2010. Opera inclusa nel repertorio UK della compagnia Lila Dance.
Alea (iacta est), terzo episodio, iniziato in collaborazione con il coreografo e danzatore Robert Clark. Il primo studio è presente a Romaeuropa Festival 2010, nell’ambito di DNA. Lavoro realizzato con il supporto di Interplay2011. In programma al Festival Correios em Movimento (Rio de Janeiro) e Aperto 2011 (Reggio Emilia).
Mimicry, quarto episodio. In fase di progettazione.
Bird’s Eye View, appunti coreografici per Mimicry. Prologo di frammenti e visioni coreografiche, in anteprima a Teatri di Vetro 5 e al Teatro Studio alla Mole di Ancona nell’ambito di VisionWork2011. Opera in programma al festival Danca em Transito 2011, Rio de Janeiro.
Alessandro Sciarroni è un artista italiano attivo nell’ambito delle arti performative contemporanee.
La sua performance Your girl, prodotta nel 2007, circuita nei principali Festival italiani di teatro e danza contemporanea e nel 2010 viene presentata in Europa a Londra (The Place), Oslo (Dancenshus), Dublino (Dublin Dance Festival), Burgos e Varsavia.
Nel 2008 vince il premio “Nuove Sensibilità”, con lo spettacolo If I was Madonna.
I suoi lavori sono prodotti dal Teatro Stabile delle Marche in collaborazione con l’Associazione Corpoceleste_ C.C.00#, della quale è direttore artistico.
Tra il 2009 e 2010 le sue produzioni entrano a far parte della rete Anticorpi Explo in Italia e del circuito Aerowaves per la mobilità degli artisti in Europa.
Dal 2009 è parte del corpo docente della Scuola di Teatro del Teatro Stabile delle Marche di Ancona. Svolge regolarmente laboratori di ricerca contemporanea a metà strada tra i linguaggi della performance, del teatro, e delle arti visive.
Nel 2010 è uno degli 8 coreografi italiani selezionati all’interno del progetto “Choreographic dialogues” e viene invitato a svolgere un mese di ricerca presso il Festival B-motion di Bassano del Grappa e il prestigioso istituto di coreografia SNDO di Amsterdam. Nel 2011 è uno dei due artisti italiani selezionati all’interno del progetto Choreoram, e viene invitato a sviluppare un progetto di ricerca all’interno delle città di Zagabria, Copenaghen, Rotterdam, Bassano del Grappa, Madrid e Londra.
Alessandro Sciarroni è uno degli artisti del Progetto Matilde, piattaforma regionale per la nuova scena marchigiana.
“Your girl di Alessandro Sciarroni, struggente rilettura di Madame Bovary, provoca un tuffo al cuore. (…) Semplicemente desiderando quello che l’altro desidera, il mondo ha una bellezza senza confini, ricolma di una grazia rigenerante e divina”
MARINELLA GUATTERINI, Il sole 24 ore, 29 ago 2010
“(Cowboys) mi ha particolarmente colpito per il rigore e la precisione dell’esecuzione, oltre che per la personalità artistica che esprime. (…) il modo in cui Sciarroni evita di cadere ne folklore e nella pura provocazione denota una notevole consapevolezza intellettuale.”
RENATO PALAZZI, Delteatro.it, 9 giu 2010
“In Lucky Star, il regista compone la forma con l’abilità certosina del pittore rinascimentale, o meglio, di un fotografo, visto che il lavoro richiama la famosa opera Identical Twins di Diane Arbus.”
LUCIA OLIVA, Santarcangelo 40, Recensioni a cura di Altre Velocità
Festival Aperto 2024-2025
13 ottobre 2024
Amir ElSaffar • Lorenzo Bianchi-Hoesch
Inner Spaces
Lorenzo Bianchi-Hoesch
Palcoscenico del Teatro Valli
19 ottobre 2024
Eleonora Strino 4et
Mediterranean Songs
Teatro Cavallerizza
22 ottobre 2024
CCN Aterballetto / Cherstich • Kratz Il combattimento di Tancredi e Clorinda
Acquista un biglietto per CCN AterballettoSala degli Specchi del Teatro Valli
22 ottobre 2024
CCN Aterballetto / Cherstich • Kratz Il combattimento di Tancredi e Clorinda
Acquista un biglietto per CCN AterballettoSala degli Specchi del Teatro Valli
25 ottobre 2024
Otomo Yoshihide Special Big Band
Acquista un biglietto per Otomo Yoshihide Special Big BandTeatro Ariosto
26 ottobre 2024
Camilla Monga • MMCDC
Una stanza tutta per sé
Chiostri di San Pietro
26 ottobre 2024
Camilla Monga • MMCDC
Una stanza tutta per sé
Chiostri di San Pietro
26 ottobre 2024
Camilla Monga • MMCDC
Una stanza tutta per sé
Chiostri di San Pietro
26 ottobre 2024
Camilla Monga • MMCDC
Una stanza tutta per sé
Chiostri di San Pietro
26 ottobre 2024
Ballet National de Marseille • (LA)HORDE
Chronicles
(LA)HORDE
Teatro Municipale Valli
27 ottobre 2024
Camilla Monga • MMCDC
Una stanza tutta per sé
Chiostri di San Pietro
27 ottobre 2024
Euripides Laskaridis
Lapis Lazuli
Teatro Cavallerizza
27 ottobre 2024
Camilla Monga • MMCDC
Una stanza tutta per sé
Chiostri di San Pietro
27 ottobre 2024
Camilla Monga • MMCDC
Una stanza tutta per sé
Chiostri di San Pietro
27 ottobre 2024
Camilla Monga • MMCDC
Una stanza tutta per sé
Chiostri di San Pietro
31 ottobre 2024
TAO Dance Theater
Workshop con Duan Ni
Teatro Ariosto
2 novembre 2024
Alessandro Sciarroni
Save the last dance for me
Sala degli Specchi del Teatro Valli
2 novembre 2024
Trajal Harrell
The Köln Concert
Teatro Ariosto
3 novembre 2024
Alessandro Sciarroni
Workshop di polka chinata
Sala degli Specchi del Teatro Valli
3 novembre 2024
Alessandro Sciarroni
Save the last dance for me
Sala degli Specchi del Teatro Valli
3 novembre 2024
Alessandro Sciarroni
U. (un canto)
Teatro Cavallerizza
8 novembre 2024
Camilla Battaglia • Matt Mitchell
La libellula
Teatro Cavallerizza
9 novembre 2024
Luigi Ceccarelli
Studio per una pratica dell'estasi
Teatro Ariosto
9 novembre 2024
Annamaria Ajmone
I pianti e i lamenti dei pesci fossili
Sala Verdi
9 novembre 2024
Luigi Ceccarelli
Studio per una pratica dell'estasi
Teatro Ariosto
10 novembre 2024
Annamaria Ajmone
I pianti e i lamenti dei pesci fossili
Sala Verdi
10 novembre 2024
Luigi Ceccarelli
Studio per una pratica dell'estasi
Teatro Ariosto
10 novembre 2024
The Tempest songbook • FontanaMIX Ensemble
Acquista un biglietto per The Tempest songbookTeatro Cavallerizza
10 novembre 2024
Luigi Ceccarelli
Studio per una pratica dell'estasi
Teatro Ariosto
22 novembre 2024
Anne Teresa De Keersmaeker
Bist du bei mir
Collezione Maramotti
22 novembre 2024
Anne Teresa De Keersmaeker
Bist du bei mir
Collezione Maramotti
22 novembre 2024
Anne Teresa De Keersmaeker
Bist du bei mir
Collezione Maramotti
23 novembre 2024
Anne Teresa De Keersmaeker
Bist du bei mir
Collezione Maramotti
23 novembre 2024
Anne Teresa De Keersmaeker
Bist du bei mir
Collezione Maramotti
23 novembre 2024
Nederlands Dans Theater 2
Morau • Zelner
Teatro Municipale Valli
23 novembre 2024
Anne Teresa De Keersmaeker
Bist du bei mir
Collezione Maramotti
24 novembre 2024
Anne Teresa De Keersmaeker
Bist du bei mir
Collezione Maramotti
24 novembre 2024
Nederlands Dans Theater 2
Morau • Zelner
Teatro Municipale Valli
24 novembre 2024
Anne Teresa De Keersmaeker
Bist du bei mir
Collezione Maramotti
24 novembre 2024
Anne Teresa De Keersmaeker
Bist du bei mir
Collezione Maramotti