WAYNE SHORTER QUARTET
Wayne Shorter, sassofoni
Danilo Perez, pianoforte
John Patitucci, basso
Brian Blade, batteria
«Wayne era la persona delle idee, quello che concettualizzava tutte le nostre idee musicali […]. Wayne scriveva qualcosa, me lo dava e se ne andava. Non diceva un cazzo. Diceva: “Ecco qui, signor Davis. Ho scritto qualche nuova canzone”. Signor Davis! Poi guardavo quella che aveva fatto ed era veramente una ficata.» (Miles Davis, Autobiografia)
Protagonista di una delle stagioni d’oro della carriera davisiana – quella della cosiddetta “svolta elettrica” -, Wayne Shorter incarna quella stessa leggenda, a tutt’oggi vivente e operante. Ed è al tempo stesso molto altro, lungo una carriera che non cessa di percorrere vie originali e sorprendenti.
Il Quartetto di Shorter è una delle più intense esperienze jazzistiche che si possano sperimentare oggi dal vivo. Il gruppo è composto da musicisti di eccezionale caratura, ognuno dei quali è leader in proprio. Un gruppo in grado di fornire a Shorter un sostegno di straordinaria finezza e profondità.
Strumentista eccelso, compositore imprescindibile nella storia della musica improvvisata, Shorter è fra le più importanti personalità musicali del nostro tempo. La chimica travolgente del suo Quartetto è documentata dalle uscite discografiche più recenti: Footprints Live! (2002), Alegria (2003, Grammy Award come migliore disco strumentale jazz del 2004) e Beyond the Sound Barrier (2005).
L’esperienza con Miles Davis è consegnata alla storia in pietre miliari come In A Silent Way e Bitches Brew. Il progetto Weather Report (dal 1971) segna la nascita del nuovo sodalizio con il tastierista di origine austriaca Joe Zawinul, e il coinvolgimento fra gli altri, di Miroslav Vitous e Jaco Pastorius.
Dagli anni Ottanta a oggi, con la carriera solistica in quartetto Shorter si è riconfermato come uno dei grandissimi in assoluto del jazz mondiale.