WAYNE MC GREGOR | RANDOM DANCE
FAR
Concept, coreografia Wayne McGregor
prima italiana
If any artist has defined the decade – it’s Wayne McGregor (THE TIMES)
*prima mondiale 17_20 novembre 2010 Sadler’s Wells_Londra
Ideazione e Direzione Wayne McGregor
Coreografia Wayne McGregor, in collaborazione con i danzatori
Interpreti
Catarina Carvalho, Davide Di Pretoro, Michael-John Harper, Agnès López Rio, Louis McMiller, Paolo Mangiola, Daniela Neugebauer, Anna Nowak, Alexander Whitley, Jessica Wright
Musica originale Ben Frost
Scene rAndom International
Costumi Moritz Junge
Disegno luci Lucy Carter
Maître de ballet Odette Hughes
Direttore tecnico Christopher Charles
Tecnici Colin Everitt, Michael Smith
Durata: circa 60 minuti senza intervallo
FAR è co-prodotta da Sadler’s Wells (London, UK), Peak Performances @ Montclair State University (USA), con il sostegno dell’Association of Performing Arts Presenters Creative Campus Innovations Grant Program. È co-commissionata da Maison de la Danse (Lyon, FR), Fondazione I Teatri (Reggio Emilia, IT), Belgrade Festival (Belgrade, SE), Belfast Festival (Belfast, UK), Brighton Dome (Brighton, UK), Laban Theatre (London, UK), Dance East (Ipswich, UK)
Wayne McGregor | Random Dance è sovvenzionata da Arts Council England, è Resident Company of Sadler’s Wells, London ed Associate Company of DanceEast, Suffolk
Le scene di FAR – della rAndom International e i Choreographic Thinking Tools usati durante il processo di creazione, sono stati sviluppati durante una residenza all’Experimental Media and Performing Arts Center, Troy, NY, USA.
Il Choreographic Language Agent è stato sviulppato con il supporto del Portland Green Cultural Projects.
L’intera attività della R-Research è supportata dalla Coventry University.
Grazie al Quercus Trust per il continuo sostegno
www.randomdance.org
Wayne McGregor è coreografo residente del Royal Ballet, Covent Garden
Danzato da un ensemble di 10 incredibili interpreti, che al meglio rappresentano l’unicità dello stile di McGregor, FAR prevede la colonna sonora originale della superstar australiana dell’elettronica Ben Frost.
L’installazione visiva è curata dal collettivo “rAndom International” vincitore di numerosi premi internazionali di art & design.
McGregor, appassionato studioso delle scienze, prosegue, forte del successo mondiale di Entity, la fase creativa con il supporto di tre scienziati cognitivisti che lo aiuteranno a testare, grazie all’ideazione di un apposito software, nuovi ed inesplorati movimenti. Ne nasce una danza di matematica precisione – che appare improntata alla più sfrontata improvvisazione, ma che scaturisce invece da sofisticata riflessione e approfondito studio.
La sua compagnia Wayne McGregor|Random Dance è compagnia residente al Sadler’s Wells.
Unpeeling the layers
Estratti da David Jays apparsi sul Sunday Times
L’ispirazione per il suo nuovo lavoro viene da Flesh and the Age of Reason, (L’uomo e l’Età della Ragione, da qui l’acronimo FAR) di Roy Porter, storia dell’esplorazione del corpo e dell’anima del XVIII secolo. Un’epoca di scoperte nel campo della medicina e del rigore anatomico, unite a radicali domande di stampo filosofico sui meccanismi di pensiero e delle emozioni. Tale fermento intellettuale si connette al lavoro di McGregor, con particolare richiamo alle collaborazioni con gli scienziati cognitivisti. “Quello che facciamo è sfogliare gli strati del processo creativo: come migliorare la comprensione di ciò che accade durante il processo creativo stesso, e quali strumenti dare ai danzatori per sviluppare la propria immaginazione? Ho pensato che andare alla radice fosse una situazione simile a quella nella quale si erano trovati agli albori dell’Illuminismo”. Un’epoca in cui le autopsie rivelavano la complessità del corpo umano permettendo così l’elaborazione di complessi disegni. L’utilizzo dei microscopi rivelò sconosciuti particolari, ed i telescopi permisero una nuova visione dei cieli privando la terra della posizione di “centro dell’universo”. Ma dov’era l’anima? Dov’era Dio? Se il corpo umano è un intricato meccanismo, c’è un fantasma all’interno della macchina?
“Non abbiamo ancora risolto quell’enigma”, ammette McGregor. “C’è ancora tanto di sconosciuto riguardo il cervello e la sua connessione con il corpo, a tutt’oggi inspiegabile. Ho pensato che fosse un inizio affascinante da esplorare fisicamente. È utile nell’esplorazione di cose, delle quali sono comunque affascinato, capire che cosa ci ispira a fare le cose che facciamo.”
Il libro di Porter segue il mistero del sé incarnato in carne e sangue. In una frase calzante, scrive che “il corpo era l’inseparabile partner danzante della mente o dell’anima, ora in un passo, ora in un viluppo di membra, in una miscela di emozioni. “Questo è decisamente territorio di Wayne McGregor | Random Dance – la mente non può esistere senza il corpo, mentre la carne è animata da pensiero e sentimento.
Le più importanti compagnie di danza di tutto il mondo invocano l’attenzione del coreografo residente del Royal Ballet, per ottenere uno dei suoi lavori, in particolare da quando Chroma esplose sul palcoscenico del Covent Garden con la martellante orchestrazione dei White Stripes.
Se tutto può essere messo in discussione, allora le possibilità si spiegano in ogni direzione. Come fanno i corpi a esprimere o contraddire l’intenzione? Cosa li anima a muoversi in un certo tal modo?
Alcuni spettatori pensano che McGregor comprima i corpi fino a renderli innaturali. E’ vero che durante le prove i danzatori eseguono rapidissimi e straordinari passaggi: sederi sporgenti con ginocchia ruotate verso l’interno e da questa posizione persino un lievissimo impulso ad un arto può far cambiare la direzione alla giuntura.
Sebbene possano sembrare posizioni innaturali non lo sono affatto se paragonate alla decorosa deformazione del balletto classico. Non siamo concepiti per torcere i nostri fianchi piegandoci lateralmente, né per caricare tutto il nostro peso sulle dita di un unico piede. È sbagliato, ma affascinati dal talento di una ballerina, finiamo per non farci più caso. McGregor osserva e impone l’attenzione tramite le sue eleganti distorsioni. “Mi piacciono i corpi indisciplinati, perché penso che richiamino lo sguardo in un modo irraggiungibile alle linee classiche ”.
“Alcuni si oppongono a questa visione, ma in verità si oppongono a un corpo distorto”
“C’è un senso per il quale, se il corpo somiglia a un qualche tipo di trauma fisico, si associa a un qualche tipo di trauma emotivo”.
Durante la creazione di FAR, McGregor ha usato le illustrazioni della pioneristica Encyclopaedia di Diderot del secolo XVIII, che rivelano “leve e pulegge” dell’azione umana. “Capisci come funziona. Alla fine della giornata, non sono robot ma esseri umani che hanno lavorato. Noi abbiamo una sorta di normalizzante, limitato punto di vista delle potenzialità del corpo. Io rispetto e amo l’estetica del balletto, ma essa è solo una parte nel continuum delle possibilità.”
Far parte della Wayne McGregor | Random Dance è molto di più dell’eseguire passi di danza. I danzatori devono essere interessati ad approfondire problemi correlati al linguaggio, alla musica, alla cinestetica. “Non riguarda solo la propensione fisica”, dice McGregor, “ma anche come le persone siano portate a pensare da un punto di vista cognitivo rapportato alla coreografia. Se hai dimestichezza con queste abilità, la tavolozza si amplia. Ho bisogno di persone aperte. Se sono connesse a ciò che accade nel mondo e hanno una visione ampia e non limitata ad un singolo punto di vista, possono unirsi a noi in questo viaggio. Questo è il tipo di danzatore che mi piace.
Così come gli scienziati illuministi svilupparono strumenti per perseguire i loro interessi, McGregor ha collaborato allo sviluppo di un pionieristico software – il Choreographic Language Agent. Non viene utilizzato per creare coreografie ma, memorizzando informazioni dettagliate, obbliga gli artisti a esplorare il movimento e risolverne i problemi. “E’ bellissimo”, dice entusiasta. Il programma potrà offrire sistematiche opzioni di movimento precedentemente scelte o, forse, intrigantemente differenti. “E’ un modo interessante di dialogare con la tecnologia, capace d’esporre alcune tue abitudini, utilizzandole o interrompendole”.
McGregor è sempre desideroso di infrangere le proprie abitudini ed il pubblico che assiste ad i suoi spettacoli va incontro alla stessa sfida. “Nello stesso modo in cui noi cerchiamo di capire i nostri modi di fare, così le persone ci guardano con un rigido schema mentale. Spesso non pensano “In quale altro modo posso guardare?” Spero che con il tempo la gente possa sfidare sé stessa così da poter sviluppare più ricca esperienza del guardare.”
Colto e spregiudicato, il 40enne McGregor è una punta di diamante della scena britannica attuale, per il suo inconfondibile tratto di visione distonica del corpo che corrisponde al mondo frammentato e disfunzionale in cui viviamo, condotto alla danza e alla coreografia da una folgorazione infantile per il John Travolta della Febbre del sabato sera.
Fonda la Wayne McGregor|Random Dance Company nel 1992, a 22 anni, imponendola a livello internazionale proprio in virtù dell’esplorazione del rapporto tra danza e tecnologia, collaborando con artisti multidisciplinari a creazioni che hanno consacrato la sua compagnia fra i gruppi di punta della scena britannica. Vincitore del Time Out Live Award – nel 2001 e di nuovo nel 2003 – e corteggiato nel mainstream della danza internazionale, Wayne McGregor ha ricevuto commissioni dal Royal Ballet e dalla Rambert Dance Company, ma ha anche curato i movimenti coreografici del quarto episodio della saga cinematografica di Harry Potter, Il calice di fuoco, realizzato le coreografie del musical di Andrew Lloyd Webber, Woman in White, installazioni site specific per Hayward Gallery, Canary Wharf, Centre Pompidou, e ha firmato regia e coreografie di Dido and Aeneas di Henry Purcell al Teatro alla Scala, opera che, nel marzo 2009 viene ripresa alla Royal Opera House unitamente ad una nuova produzione di Acis and Galatea, per la quale McGregor cura regia e coreografia. Nello stesso anno cura le coreografie per la cerimonia d’apertura dei Campionati Mondiali di Nuoto di Roma.
Nel 2008 per Entity s’avvale della collaborazione di scienziati cognitivisti sul tema dell’identificazione dell’intelligenza cinestetica ‘smontandola’ e usando le informazioni ricevute per costruire artificialmente degli ‘agenti coreografici intelligenti’, capaci di risolvere problemi, senza danzare le soluzioni ma generando un’architettura o una serie di numeri.
Dal 2006 McGregor è stato nominato coreografo residente del Royal Ballet, il primo in 16 anni e l’unico a provenire dal mondo della danza contemporanea. Wayne McGregor, comunque, è ardito, ma non iconoclasta, anzi paladino di un pensiero positivo del corpo, di un buon rapporto con il proprio corpo e con ciò che può fare, “pensando fisicamente”. L’intento è quello di portare i valori della danza d’arte, concettuale nel suo caso, nei luoghi dell’establishment, dove finora avevano casa solo i coreografi di formazione classica, che non è il suo caso.
Le più recenti creazioni di McGregor – specialmente Entity per Random ed un elettrizzante trio di lavori per il Royal Ballet (Chroma, Infra, Limen) – hanno spinto il suo movimento, diventato un “marchio di fabbrica” in qualcosa che ve al di là del cerebrale: dolente, eccitato, vivo per cercare menti intrappolate nel corpo.
Tra i premi più prestigiosi che gli sono stati conferiti negli ultimi anni, ricordiamo il Benois de la Danse (Infra, Royal Ballet 2009), il Ballet Tanz come coreografo dell’anno (2009), 3 Critics Circle Awards (Amu, CHROMA, Infra), il South Bank Show e il Movimentos Award (Entity, Wayne McGregor|Random Dance (2009), il Lawrence Olivier Award for Best New Dance Production (CHROMA, Royal Ballet, 2007), South Bank Show Award for Dance (2007, CHROMA, parte del programa del Royal Ballet), Lawrence Olivier Award for Outstanding Achievement in Dance (2004), ), IMZ Dance Screen Award (2002), 2 Time Out Awards for Outstanding Achievement in Dance (2001 / 2003).
Nel gennaio 2011 è stato insignito del titolo di CBE (Commander of the Order of the British Empire).
Attualmente Wayne McGregor è impegnato su tre nuove creazioni: una per il Ballet National de l’Opera de Paris e due per il Balletto del Bolshoi: la prima vedrà coinvolti i giovani gioielli della compagnia Natalia Osipova e Ivan Vasiliev, la seconda sarà una nuova lettura della Sagra della Primavera.
Ma la possibilità di lavorare con McGregor non è un privilegio limitato danzatori professionisti, infatti per l’edizione delle Olimpiadi di Londra del 2012 gli è stata assegnata la cura di una cerimonia che coinvolgerà migliaia di persone.
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