31 ottobre 2015
Sala degli Specchi del Teatro Valli
Wadada Leo Smith
tromba, iPad, elettronica, visuals
Wadada Leo Smith è una forza guida nel jazz contemporaneo da oltre 40 anni, nel 2013 è stato finalista al Premio Pulitzer per la Musica.
Trombettista, multi-strumentista, compositore e improvvisatore, è nato nel 1941 a Leland, Mississippi, a 13 anni già era immerso nel blues del Delta e nella sua tradizione improvvisativa. Attivo nel jazz d’avanguardia e nell’improvvisazione creativa, è stato membro della prima ora della leggendaria AACM (Association for the Advancement of Creative Musicians) fondata a Chicago da Lester Bowie. Ha cofondato nei tardi anni 60 il Creative Construction Company, trio con Leroy Jenkins e Anthony Braxton. Attualmente insegna al California Institute of the Arts, dove è direttore del programma Master of Fine Arts in Improvvisazione Afroamericana. Ha studiato diverse culture musicali (Africana, Giapponese, Indonesiana, Europea e Americana) e sviluppato una notazione musicale che egli chiama “Ankhrasmation” (formata da “Ankh”, egizio per “Forza vitale”, “Ras”, amarico per “Capo” o “Padre”, e “Ma”, universale per “Madre”): essa non fissa la musica ma fornisce traccia per l’improvvisazione.
Trombettista, multi-strumentista, compositore e improvvisatore, è nato nel 1941 a Leland, Mississippi, a 13 anni già era immerso nel blues del Delta e nella sua tradizione improvvisativa. Attivo nel jazz d’avanguardia e nell’improvvisazione creativa, è stato membro della prima ora della leggendaria AACM (Association for the Advancement of Creative Musicians) fondata a Chicago da Lester Bowie. Ha cofondato nei tardi anni 60 il Creative Construction Company, trio con Leroy Jenkins e Anthony Braxton. Attualmente insegna al California Institute of the Arts, dove è direttore del programma Master of Fine Arts in Improvvisazione Afroamericana. Ha studiato diverse culture musicali (Africana, Giapponese, Indonesiana, Europea e Americana) e sviluppato una notazione musicale che egli chiama “Ankhrasmation” (formata da “Ankh”, egizio per “Forza vitale”, “Ras”, amarico per “Capo” o “Padre”, e “Ma”, universale per “Madre”): essa non fissa la musica ma fornisce traccia per l’improvvisazione.
Informazioni sullo spettacolo
31.10.2015 - h 18:00 - Sala degli Specchi del Teatro Valli