Tant que nous sommes vivants
Opera itinerante di Christian Boltanski, Jean Kalman, Franck Krawczyk
commissione e produzione I Teatri/ Aperto (2005)
nuova versione 2012
Ensemble Icarus
Aleksandra Gregovic ottavino
Mirco Ghirardini corno di bassetto
Francesca Rodomonti corno inglese
Simone Novellino fagotto
Benedetto Dallaglio corno
Arthur Astier chitarra elettrica
Leila Benhamza soprano
Coro Claudio Merulo
Pia Gennatiempo, Paola Tognetti, Roberta Toschi soprani
Lucia Bagnoli, Caterina Belvedere, Ewa Lusnia mezzosoprani/contralti
Claudio Corradi, Alessandro Raffa, Fabio Tamagnini tenori
Emanuele Dell’Oso, Domenico Mento, Filippo Mezzapelle baritoni/bassi
Paola Tognetti maestro del coro
Banda Musicale di Felina
diretta da Davide Castellari
Nell’arte contemporanea, le installazioni di Christian Boltanski si distinguono per un lavoro profondo lucido ed emozionante sul dolore e sulla memoria. Questa non è mai mero ricordo, ma immanenza viva nel presente e rivolta al domani. Con lo scenografo Jean Kalman e il compositore Franck Krawczyk, Boltanski ricrea in un allestimento completamente rivisitato Tant que nous sommes vivants, progetto già commissionato e prodotto dalla Fondazione I Teatri nel 2005 e oggi ripreso in una nuova versione.
Tant que nous sommes vivants è un progetto a metà strada fra installazione e teatro musicale che invade ogni spazio agibile del Teatro trasfigurandolo profondamente, un dentro che diventa un fuori, fra inusitate atmosfere e vivide evocazioni. Un percorso visivo e immersivo, avvolgente ed emozionante che parla della condizione umana. Un teatro di invenzione, dove i “personaggi” seguono un percorso narrativo astratto, fatto di rimandi e suggestioni visivo-sonore: un'opera lirica “itinerante”.
Macchine per la nebbia, neve che cade, oggetti vari, attrezzeria teatrale, effetti luce, petali di fiori, fieno, sparsi in più punti all’interno del teatro. Lo spettatore che entra nell’atrio dovrà trovare il proprio percorso: salire verso le sale del ridotto, oppure accedere ai corridoi, affacciarsi ai palchi, raggiungere il palcoscenico, tornare sui propri passi, liberamente, fino a sazietà. Nel suo peregrinare incontrerà una banda musicale, musicisti, attori, misteriose presenze, una cantante. La musica pervaderà tutti gli spazi integrandosi con gli elementi visivi e spaziali, e trasformando il Teatro Valli in qualcosa di unico.
Christian Boltanski è nato nel 1944 a Parigi. Vive e lavora a Malakoff, Francia. Ha partecipato a Documenta V (1972), VI (1977), e VIII (1987). Le sue mostre più importanti si sono tenute al Centre Georges Pompidou Paris (1984), nei musei di arte contemporanea di Chicago e di Los Angeles (1988), e alla Whitechapel Art Gallery, London (1990). Ha ricevuto premi prestigiosi, fra cui il "Créateurs sans frontières" per le arti visive di France Cultures (ex AFAA) (2007); il Praemium Imperiale della Japan Art Association (2007), il Kaiser Ring, Goslar (2001); il Kunstpreis, assegnato da Nord/LB, Braunschweig, Germany (2001).
Personali recenti: 2012 Christian Boltanski: Chance, Nederlands Fotomuseum, Rotterdam, Olanda. /// 2011 Christian Boltanski: Chance, Biennale Arte, Venezia, Italia. /// 2010 Christian Boltanski: No Man’s Land, Park Avenue Armory, New York. /// Christian Boltanski: Personnes, Hangar Bicocca, Milano, Italia. /// Les Archives du Coeur (Heartbeat), Serpentine Gallery Summer Pavilion, London, UK. /// Personnes. Monumenta, Paris, France. /// 2009 Christian Boltanski: La vie possible, Kunstmuseum Liechtenstein, Vaduz, Liechtenstein. /// 2008 Christian Boltanski, Magasin 3, Stockholm, Sweden /// Christian Boltanski, La Maison Rouge, Paris, France. /// 2006 Christian Boltanski, Institut Mathildenhöhe, Darmstadt, Germany.
Collettive recenti: 2012 Tour de France/Florida: Contemporary Artists from France in Florida's Private Collections, The Patricia & Phillip Frost Art Museum, Miami, Florida. /// 2010 Collection / Porto: Museu Serralves, Domaine de Kerguéhennec – Centre d’Art Contemporain, Bignan, France. /// Contemplating the Void: Interventions in the Guggenheim Museum, Solomon R. Guggenheim Museum, New York. /// 2009 Silences: un choix d'oeuvres de Marin Karmitz, Musée d'Art Moderne et Contemporain de Strasbourg, Strasbourg, France. /// Museu Colecçao Berardo, Lisbon, Portugal. /// 2008 Archive Fever, International Center of Photography, New York, USA. /// Traces du Sacré, Centre Pompidou, Paris. /// 2007 The Shadow, Compton Verney, Warwickshire, United Kingdom.
Jean Kalman, nato a Parigi, dal 1979 lavora come lighting designer per il teatro e l’opera in Francia, Gran Bretagna, Italia, Germania, Olanda, Stati Uniti e Giappone. Ha illuminato allestimenti di registi come Peter Brook, Deborah Warner, Robert Carsen, Peter Stein, Nicholas Hytner. Per quanto riguarda le produzioni operistiche, ha lavorato alle maggiori opere di Verdi, Mozart, Beethoven, Haendel, Bach, Strauss, Britten, Donizetti, Puccini, Janáček, Čajkovskij Šostakovič, per teatri e festival come Glyndebourne, Royal Opera House, Opera North, English National Opera, De Vlaamse Opera, Opéra Bastille e Garnier, Metropolitan, Scala, Maggio Fiorentino, Aix en Provence, Sydney Opera.
Nel 1991 ha ricevuto il Lawrence Olivier Award come miglior lighting designer per Riccardo III, ottenendo le nomination nel 1992 e 1993. Ha collaborato alla realizzazione di installazioni con, tra gli altri, il compositore Heiner Goebbels, gli artisti Christian Boltanski, Karel Appel e Georg Baselitz.
Nato nel 1969, Franck Krawczyk studia composizione electroacustica con Philippe Manoury e Denis Lorrain. Primo premio di composizione al Conservatoire Supérieur di Lione (classe di Gilbert Amy), vincitore dei premi Hervé Dugardin e SACEM per Ruines per orchestra. Riceve commissioni da Festival d'Automne, Radio-France, Musée du Louvre, Haut-conseil culturel Franco-Allemand. Scrive per Quartetto Arditti, Trio BWV, Sestetto Schoenberg, Claude Helffer, Gilbert Amy. Intorno al 2000 incontra Christian Boltanski e Jean Kalman, con i quali prende a collaborare assiduamente. Da queste esperienze sviluppa nuove forme di creazione musicale per il teatro, la pubblica lettura, il video, la danza, lavorando fra gli altri con Emio Greco. Nel 2009, su richiesta di Peter Brook, realizza l'accompagnamento musicale ai Sonetti di Shakespeare (Love is my sin), e, sempre con Brook, un libero adattamento del Flauto magico per il Théâtre des Bouffes du Nord. Polvere, pezzo di grande organico vocale-strumentale, è stato creato al Grand Palais di Parigi, nell'àmbito di Monumenta 2010 – Christian Boltanski.
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AVVISO PER IL PUBBLICO
Lo spettacolo ha carattere installativo e itinerante, e ha andamento ciclico.
Il pubblico potrà muoversi liberamente in molti spazi del teatro, ma non nella platea, che sarà parte della scena.
L’accesso è possibile dalle ore 20.00 alle ore 22.30.
Lo spettacolo terminerà alle ore 23.00 ca.
Il tempo di permanenza in teatro è libero.
I biglietti disponibili in prevendita – validi per l’ingresso alle ore 20 – non esauriscono i posti successivamente disponibili, che saranno messi in vendita la sera stessa.
AVVISO IMPORTANTE
I LOCALI ADIBITI ALLO SPETTACOLO “Tant que nous sommes vivants”
PER ESIGENZE ARTISTICHE SARANNO INVASI DA FUMO E NEBBIA ARTIFICIALI
SI RACCOMANDA PERTANTO A TUTTO IL PUBBLICO DI PORRE LA MASSIMA ATTENZIONE
SULLE SCALE E NEI PASSAGGI STRETTI
IL FUMO E LA NEBBIA ARTIFICIALI SONO PRODOTTI CON SOSTANZE NON TOSSICHE
La Fondazione I Teatri non risponde di danni provocati da eventuali effetti collaterali in persone ipersuscettibili