8 novembre 2016
Teatro Cavallerizza
Passage Through the World
immagini, video e scena creati da Shoja Azari, Shirin Neshat
musica, voce e performance strumentale Mohsen Namjoo
Ensemble Vocale Faraualla
un progetto di Change Performing Arts
Passage through the World è un’odissea musicale e visiva che ci conduce lungo l’antica Via della seta, investigando le innumerevoli confluenze culturali che hanno colorato e arricchito le terre dell’estremo e del medio Oriente, giungendo sino ai Balcani e al sud Italia. Un progetto artistico contemporaneo che indaga sui temi della perdita e della rinascita attraverso il ciclo della vita e della morte affrontati dalle diverse culture dei paesi in cui questo percorso si snoda.
La composizione musicale di Mohsen Namjoo amalgama con maestria brani popolari provenienti da diversi Paesi in un'unica, armoniosa sinfonia che resta fedele alle origini di ogni brano colmandone al contempo le differenze.
Colonna portante della performance, coreografata da Shirin Neshat e Shoja Azari, è l’imponente installazione video, composta da quattro monumentali proiezioni rappresentanti le donne lamentatrici della città vecchia di Bari, figure-dee iconiche somiglianti in maniera sbalorditiva alle fotografie delle donne musulmane ritratte da Shirin Neshat in diversi lavori.
La spoglia scena in bianco e nero, abitata da Namjoo e dall’ensemble femminile Faraualla, raffigura le forze dialettiche di contrappunto in gioco, a rivelare i multipli strati di significato che collidono e si trasformano in unità paradossali.
Passage through the world, nata originariamente come indagine storica e studio dei conflitti contemporanei, si caratterizza qui di una forte carica emotiva, immergendosi nel subconscio collettivo dell’umanità condivisa. Un viaggio attraverso la musica e la tradizione orale che, toccando la mistica dimensione dell’esperienza umana, mira a frantumare le impasses politiche costruite dalle più recenti nozioni di scontri di civiltà.
La composizione musicale di Mohsen Namjoo amalgama con maestria brani popolari provenienti da diversi Paesi in un'unica, armoniosa sinfonia che resta fedele alle origini di ogni brano colmandone al contempo le differenze.
Colonna portante della performance, coreografata da Shirin Neshat e Shoja Azari, è l’imponente installazione video, composta da quattro monumentali proiezioni rappresentanti le donne lamentatrici della città vecchia di Bari, figure-dee iconiche somiglianti in maniera sbalorditiva alle fotografie delle donne musulmane ritratte da Shirin Neshat in diversi lavori.
La spoglia scena in bianco e nero, abitata da Namjoo e dall’ensemble femminile Faraualla, raffigura le forze dialettiche di contrappunto in gioco, a rivelare i multipli strati di significato che collidono e si trasformano in unità paradossali.
Passage through the world, nata originariamente come indagine storica e studio dei conflitti contemporanei, si caratterizza qui di una forte carica emotiva, immergendosi nel subconscio collettivo dell’umanità condivisa. Un viaggio attraverso la musica e la tradizione orale che, toccando la mistica dimensione dell’esperienza umana, mira a frantumare le impasses politiche costruite dalle più recenti nozioni di scontri di civiltà.