ORCHESTRA MOZART – CLAUDIO ABBADO, DIRETTORE; RADU LUPU, PIANOFORTE
TEATRO VALLI
W.A. Mozart, Concerto per pianoforte e orchestra KV 491
W.A. Mozart, Sinfonia n. 41 K 551 Jupiter
Lunedì 20 novembre . ore 20,00
Orchestra Mozart
Nata da un’idea di Carlo Maria Badini, l’Orchestra Mozart è al centro di un progetto speciale dell’Accademia Filarmonica di Bologna, la gloriosa istituzione musicale sede da quattro secoli di iniziative destinate soprattutto alla formazione dei giovani. Fu qui che Wolfgang Amadeus, quattordicenne, studiò composizione sotto la guida del celebre Padre Martini.
Claudio Abbado , al quale è stata affidata la Direzione artistica della nuova orchestra, ne ha delineato il profilo, invitando alcuni strumentisti e complessi cameristici di rilievo internazionale (Giuliano Carmignola, Daniel Gaede, Danusha Waskiewicz, Enrico Bronzi, Mario Brunello, Alois Posch, Jacques Zoon, Andrea Oliva, Alessandro Carbonare, Fabrizio Meloni, Alessio Allegrini, il Trio di Parma) ad alternarsi nell’assumere sia il ruolo di prime parti, sia la funzione di docenti dei musicisti giovani chiamati a farne parte. Si tratta di una quarantina di elementi tra i 17 e i 25 anni, ventuno dei quali (tutti italiani selezionati da Claire Gibault attraverso audizioni a Bologna, Roma e Bolzano) beneficeranno di una borsa di studio del Fondo Sociale Europeo e della Regione Emilia Romagna per l’Alta formazione professionale. Accanto a loro ci sono una quindicina di musicisti europei (tedeschi, francesi, olandesi, austriaci, spagnoli, finlandesi). Le presenze femminili superano il trenta per cento.
Il carattere e lo spirito dell’Orchestra Mozart la rendono unica nel panorama italiano. Andando oltre l’idea di orchestra di formazione, che affianca giovani musicisti ad affermati solisti, essa vive della gioia del piccolo gruppo che si ritrova da tutte le parti del mondo per il piacere di suonare insieme; vive del più intimo spirito dell’ensemble cameristico, elastico e variabile, dove gli elementi si alternano in varie formazioni, dal quartetto all’ottetto al gruppo da camera all’ ensemble mozartiano.
Claudio Abbado
Claudio Abbado ha debuttato nel 1960 al Teatro alla Scala di Milano, di cui è stato direttore musicale dal 1968 al 1986. Dal 1986 al 1991 è stato direttore musicale della Staatsoper di Vienna e dal 1987 Generalmusikdirektor della città di Vienna.
Nel 1988 ha fondato il Festival Wien Modern, manifestazione di musica contemporanea, ampliatasi nel tempo fino ad includere diversi aspetti dell’arte e dal 1991 anche un concorso internazionale per giovani compositori.
Ha diretto la Berliner Philharmonisches Orchester per la prima volta nel 1966. Nel 1989 l’Orchestra lo ha eletto direttore artistico. Nel 1994 Claudio Abbado è stato nominato direttore artistico del Festival di Pasqua di Salisburgo. A completamento delle produzioni liriche e dei concerti sinfonici, ha inserito un ciclo di musica da camera contemporanea, un premio per una composizione musicale e un premio per un’opera letteraria.
Claudio Abbado ha sempre sostenuto i giovani talenti. Nel 1978 ha fondato la European Community Youth Orchestra, nel 1981 la Chamber Orchestra of Europe e nel 1986 la Gustav Mahler Jugendorchester dalla quale si è costituita la Mahler Chamber Orchestra.
Dal 2003 è impegnato con la nuova Orchestra del Festival di Lucerna, complesso appositamente creato per Arturo Toscanini prima della guerra, e ha tenuto la prima serie di concerti alla guida della nuova Orchestra nell’agosto 2003; la formazione è composta dalla Mahler Chamber Orchestra, da alcune prime parti dei Berliner e dei Wiener Philharmoniker, da solisti di fama internazionale, dall’Ensemble Sabine Meyer, dall’Hagen Quartett e da elementi dell’Alban Berg Quartett.
Nasce poi a Bologna nel 2004 l’Orchestra Mozart, di cui è direttore musicale ed artistico. Nel novembre di quell’anno, presso l’Accademia Filarmonica di Bologna, è stato insignito del Premio Kythera, che ha devoluto in borse di studio a due giovani musicisti della nuova orchestra.
A Caracas e a l’Havana, nel gennaio 2005, Abbado inizia a fare musica con l’orchestra Simon Bolivar alla quale si sono aggiunti giovani di tutti i paesi del Sudamerica, per dare vita all’Orquesta de Jovenes Lanitoamericanos, una formazione multiculturale e multirazziale di ben 285 elementi tra i 15 e i 24 anni. Questa esperienza si inserisce nella mastodontica iniziativa portata avanti da trent’anni da José Antonio Abreu, che coinvolge duecentoquarantamila (240.000!) giovani musicisti, molti dei quali tolti dal mondo poverissimo dei barrios e delle favelas, a cui è stata data la possibilità di ricevere degli strumenti e un’adeguata educazione.
Fra le incisioni discografiche di Claudio Abbado ricordiamo l’integrale delle opere sinfoniche di Beethoven, Mahler, Mendelssohn, Schubert, Ravel, Cajkovskij, Prokof’ev, opere di Verdi, Rossini, Mozart e Wagner. Nel 2000 è uscita l’edizione integrale delle Sinfonie di Beethoven con i Berliner Philharmoniker, acclamata quanto la serie di esecuzioni dal vivo delle Sinfonie e dei Concerti per pianoforte di Beethoven tenutesi a Roma e a Vienna nel febbraio 2001, realizzate in DVD. Le sue incisioni hanno ricevuto i premi più prestigiosi: International Grammy Award, Grand Prix International du Disque, Diapason d’or, Record Academy Prize, Stella d’oro, Orphée d’or e Grand Prix de la Nouvelle Académie.
Claudio Abbado ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Freud, la Gold Medal of the International Gustav Mahler Society, l’Ehrenring (1973), la Medaglia d’Oro Nicolai dei Wiener Philharmoniker (1980), la Mozart Medaille , la Mahler Medaille , la Schubert Medaille , l’Ehrenring der Stadt Wien, il Premio Nonino (1999). La Repubblica Italiana lo ha insignito della Gran Croce Ordine al Merito e della Medaglia d’oro ai Benemeriti della cultura e dell’arte, quella francese della Grand Croix de la Légion d’Honneur, la Repubblica austriaca della Grosse Goldenes Ehrenzeichen. In Germania ha ricevuto la Grosse Verdienstkreuz e l’Ernst-von-Siemens-Musikpreis, è stato eletto "direttore dell’anno" dalla stampa tedesca (2001), gli è stato consegnato il Würth-Preis della Jeunesses Musicales e il premio della critica "Kritikerpreis des Verbandes der deutschen Kritiker" (2002). Nello stesso anno il Presidente della Repubblica Federale Tedesca, per l’alto valore del lavoro artistico svolto a Berlino, lo ha insignito del massimo riconoscimento dello stato: Das Grosse Verdienstkreuz mit Stern. Nel maggio 2004 gli è stato conferito la "Ernst Reutter Plakette" della Città di Berlino. Nel 2003 ha ricevuto la Medaglia d’Oro della Royal Philharmonic Society London, il prestigioso Praemium Imperiale della Japan Arts Association e il premio della critica musicale italiana "Franco Abbiati". Le Università di Cambridge, Aberdeen, Ferrara e della Basilicata gli hanno conferito la laurea honoris causa .
Radu Lupu
Nato in Romania, ha iniziato gli studi di pianoforte con Lia Busuloceanu, debuttando in pubblico a soli dodici anni con un programma di musiche da lui stesso composte. Ha proseguito gli studi con Florica Muzicescu e Cella Delavranca. Nel 1961 ha vinto una borsa di studio che gli ha consentito di perfezionarsi al Conservatorio di Mosca con Galina Eghiazarova, Henrich Neuhaus e Stanislav Neuhaus. Ha vinto il concorso Van Cliburn nel 1966, l’Enescu International nel 1967 e il concorso di Leeds nel 1969. Ha ricevuto il premio "Abbiati" della critica italiana nel 1989. Suona regolarmente con le più importanti orchestre del mondo: ha debuttato nel 1978 al Festival di Salisburgo con i Berliner Philharmoniker diretti da Herbert von Karajan, mentre con i Wiener Philharmoniker e Riccardo Muti ha inaugurato lo stesso festival nel 1986. I suoi primi concerti negli Stati Uniti ebbero luogo nel 1972 a New York con la Cleveland Orchestra diretta da Daniel Barenboim e con la Chicago Symphony Orchestra diretta da Carlo Maria Giulini. Inoltre è frequentemente ospite della Royal Concertgebouw Orchestra.
Radu Lupu collabora con le etichette Decca, CBS, Teldec. Tra le sue incisioni discografiche si annoverano i concerti di Beethoven, con la Filarmonica di Israele diretta da Zubin Mehta, molti dei concerti di Mozart, i concerti di Grieg, Schumann, Brahms, l’integrale della sonate per violino e pianoforte di Mozart con Szymon Goldberg e diverse musiche pianistiche del repertorio classico-romantico. Nel 1995 ha conseguito il Grammy Award per l’incisione delle sonate D 664 e D 960 di Schubert; nello stesso anno gli è stato conferito il Premio Edison per la registrazione di Kinderszenen, Kreisleriana e Humoresque di Schumann. Questi cd hanno ricevuto il titolo di Best Instrumental Record of the Year (Decca).
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