Fabrizio Cassol / Alain Platel / les ballets C de la B
Requiem pour L. - prima italiana
musica Fabrizio Cassol – dal Requiem di Mozart
regia Alain Platel
direttore Rodriguez Vangama
con
Rodriguez Vangama (chitarra e basso elettrico), Boule Mpanya, Fredy Massamba, Russell Tshiebua (voci), Nobulumko Mngxekeza, Owen Metsileng, Stephen Diaz/Rodrigo Ferreira (voci liriche), Joao Barradas (fisarmonica), Kojack Kossakamvwe (chitarra elettrica), Niels Van Heertum (eufonio), Bouton Kalanda, Erick Ngoya, Silva Makengo (likembe), Michel Seba (percussioni)
produzione les ballets C de la B, Festival de Marseille, Berliner Festspiele – coproduzione Opéra de Lille (FR), Théâtre National de Chaillot Paris (FR), Les Théâtres de la Ville de Luxembourg (LU), Onassis Cultural Centre Athens (GR), TorinoDanza (IT), Kampnagel Hamburg (DE), Ludwigsburger Schlossfestspiele (DE), Festspielhaus St. Pölten (AT), L’Arsenal Metz (FR), Scène Nationale du Sud-Aquitain, Bayonne (FR), La Ville de Marseille-Opéra (FR), Festival Aperto / Fondazione I Teatri Reggio Emilia (IT)
Quattordici musicisti provenienti da diversi continenti attraverseranno il Requiem di Mozart lasciandosi guidare dalle influenze musicali più differenti del jazz, dell’opera e della musica popolare africana.
Il compositore e direttore musicale Fabrizio Cassol in Requiem pour L. continua il suo personale percorso artistico, in cui, riunendo attorno ad un unico tema diverse culture musicali, dà vita a nuove storie a partire da creazioni esistenti della tradizione scritta e orale, contando sul prezioso contributo di musicisti con cui ha lavorato in passato (in Macbeth e Coup Fatal, ad esempio), affiancati da nuovi artisti alla loro prima collaborazione.
Dal punto di vista teatrale, il regista Alain Platel e il gruppo di interpreti hanno cercato di tradurre visivamente e fisicamente immagini e suggestioni che un Requiem evoca, dalla liturgia dei morti alla fossa comune in cui fu lasciato lo stesso Mozart.
Cassol e Platel, dopo aver collaborato insieme per vsprs (2006), dal Vespro della Beata Vergine di Monteverdi, Pitié! (2008), dalla Passione secondo Matteo di Bach, Coup Fatal (2014), a partire dal repertorio barocco occidentale, si ritrovano lungo una strada in cui grazie al meticciato e alla fusione di culture riescono a creare un nuovo universo.