CHEW-z (Colliding HEterophonic Waves – z)
Musica elettronica, elettroacustica e video
a cura di Sincronie
Chew-Z 1
Fausto Romitelli, La sabbia del tempo
Staalplaat Soundsystem, YOKOMONO /Devolution
Otolab + Andrea Menafra, heteroguits#1
Chew-Z 2
Giovanni Verrando, Heterophonic #4
Staalplaat Soundsystem, MACHINES /Perky (Pat)
Massimiliano Viel, 5 frammenti da heterodyne
Riccardo Nova, Can D + Staalplaat Soundsystem, MACHINES /God promises eternal life. We can deliver it.
Chew-Z 3
sounds Icarus Ensemble, Staalplaat Soundsystem, Otolab
visuals and lights Otolab
Staalplaat Soundsystem
Geert-Jan Hobijn + Carsten Stabenow
Icarus Ensemble
Giovanni Mareggini flauto – Nicola Zuccalà clarinetto – Andrea Menafra chitarra elettrica – Marco Pedrazzini tastiera – Kumi Uchimoto tastiera – Paolo Ghidoni violino – Luciano Cavalli viola – Matteo Malagoli violoncello
direttore Giorgio Bernasconi
in collaborazione con Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, Edizioni Suvini Zerboni
CHEW-Z
Ci è sembrato che questa co-presenza di diversità ben rappresentasse le “onde eterofoniche in collisione” realizzate da Sincronie 2006. L’eterofonia è infatti il tema principale di CHEW-Z.
Essa va qui intesa non solo nella sua dimensione tecnico-musicale — la contemporanea presenza di voci più o meno diverse — quanto come un più complesso fenomeno culturale contemporaneo: l’eterofonia come strumento privilegiato per la rappresentazione della molteplicità e della differenza.
CHEW-Z mette dunque in scena linguaggi musicali ed elementi tecnici provenienti da matrici diverse, ciascuno rappresentato da esecutori identificabili per il ruolo che assumono nella costruzione dell’eterofonia: Staalplaat Soundsystem mostra l’anima industriale e rumorosa di Sincronie 2006, l’Icarus Ensemble ne è il cotè acustico, Otolab e gli strumenti elettrici sviluppano le forme elettroniche.
CHEW come “mastica”, ad indicare la corporeità di questi linguaggi, la fisicità degli oggetti che producono suono, come strumenti musicali, meccanismi o ventilatori.
CHEW-Z si pronuncia in modo simile a “choose that”, “sceglilo”, e mostra la possibilità di avere predilezioni, di scegliere delle direzioni in cui porsi, circondati da strumenti musicali tradizionali, macchinari elettrici, suoni elettronici e video.
A progetto finito, ci siamo resi conto che la forma eterofonica di CHEW-Z coincide e spiega la complessità, la ricchezza e l’apertura che caratterizzano l’intera ricerca musicale di Sincronie.