CCN – Ballet de Lorraine
White Feeling - Duo d'Eden - Fabrications
Centre Chorégraphique National – Ballet de Lorraine
direction Didier Dechamps
White Feeling
coreografia Paulo Ribeiro musica originale live Danças Ocultas maitresse de ballet Isabelle Bourgeais costumi Paulo Ribeiro e Martine Augsbourger luci Nuno Meira
prima assoluta Gennaio 2004 per il Gulbenkian Ballet
prima italiana
Duo d’Eden
coreografia Maguy Marin colonna sonora Maguy Marin costumi Montserrat Casanova assistenti Louise Marin e René Olivares luci Pierre Colomer scenografia Maguy Marin
prima assoluta Angers, 1986
prima italiana
Fabrications
coreografia Merce Cunningham musica Emanuel Dimas de Melo Pimenta (Short Waves 1985 / Silenzi creati da John Cage) scene e costumi Dove Bradshaw luci Josh Johnson maestri ripetitori Thomas Caley e Dmitri Domojirov
prima assoluta Minneapolis, 1987
Paulo Ribeiro si è forgiato uno stile, una grammatica e un vocabolario inimitabili nel corso dell’ultimo decennio, lavorando per numerose compagnie. La sua è una danza totale, fatta di una doppia sostanza: il sogno e i muscoli. Piacere e dolore della carne, elevazione e umorismo, ironia e banalità… Questo il ricordo che lascia White Feeling, una coreografia briosa, ritmata nelle melodiose musiche degli accordeon di Danças Ocultas e sottolineata da un bel lavoro di luci teso a scolpire i corpi.
“Per me è essenziale che le opere possano rafforzare o riaffermare il loro proposito. In questo senso, noi siamo sempre gioiosamente in creazione, o in ricreazione. Il coreografo ha la responsabilità di prendere in carico gli interpreti, il contesto e i tempi nei quali la pièce si inscrive. Il fatto di usare la parola “Feeling” nel titolo deve rendere la sua intenzione e la sua esistenza più chiare e più aperte. È un modo per confermare una convinzione personale che attribuisce al bianco la possibilità di portare tutti i colori, di avere uno spazio di tolleranza e coabitazione che consenta sensibilità ed energie variate. Uno spazio percorso dall’eloquenza dei corpi desiderosi di creare materia di tolleranza e positività, uno spazio che porta e che è linguaggio universale. Il “feeling” dona al corpo la sua capacità di mediatore d’eccellenza fra le nostre diverse sensibilità.
Duo d’Eden. “Due corpi, come nudi, avanzano in scena, si aggrappano l’uno all’altro e per quindici minuti non si lasciano. Un uomo e una donna i cui corpi si attraggono e si uniscono. Saldati l’un l’altro fino a diventare indivisibili. Lei, liana che si intreccia, lo avvolge. Lui la tiene, la trattiene, la sostiene. C’è qualcosa di mistico nella loro danza. In questa fusione totale di due esseri che diventano uno solo per non separarsi più. Eden è l’amore originale, quello dell’età dell’innocenza. C’è anche qualcosa di brutale in questo passo a due. L’immagine dei rumori delle cascate e dei temporali che compongono la danza sonora. Eden è una danza piena di forza e di bellezza. Forse per la naturalezza emanata dal movimento, per la purezza e la precisione del gesto, per le figure quasi scultoree e la forza dei corpi. L’emozione deriva da tutto questo. Da questa sobrietà che mostra l’essenziale. Se l’amore è una danza, sicuramente è Eden.” (Yasmine Tigoe)
Secondo Cunningham, il titolo Fabrications rinvia a due significati del verbo fabbricare: combinare gli elementi per dare forma a un tutt’uno, e inventare o elaborare, anche mentire. Il processo aleatorio utilizzato si basa su 64 concatenazioni (64 è il numero degli esagrammi dell’Yi King). La concatenazione delle frasi coreografiche e il numero di danzatori per frase sono determinati dal caso. La durata di ogni frase rimane costante, ma le frasi possono accavallarsi. Con una solida struttura e nonostante l’assenza di qualsiasi contenuto narrativo, Fabrications raggiunge innegabilmente una dimensione drammatica e malinconica. La musica, Short Waves 1985, del compositore brasiliano Emanuel Dimas de Melo Pimenta, è una composizione elettronica su nastro combinata a frequenze radio a onde corte.
Paulo Ribeiro, nato a Lisbona, ha lavorato come danzatore in Belgio e in Francia, prima di essere riconosciuto come coreografo. La sua prima creazione risale al 1984, per la compagnia Stridanse di Parigi, e vince lo “Humour Award” nel 1985. Tornato in Portogallo, collabora con la Lisbon Dance Company e il Ballet Gulbenkian, per il quale crea Taquicárdia e Ad Vitam. Con il solo Modo de utilização rappresenta il Portogallo all’Europália 91 Festival di Bruxelles. La carriera si fa internazionale a partire dal 1991, con lavori per il Nederlands Dans Theater (Encantados de servi-lo) e il Ballet de Genève (Une Histoire de Passion). Continuano le creazioni per il Gulbenkian, Inquilinos, Quatro Árias de Ópera e Comédia Off -1. Nel 1994 riceve il premio “Acarte / Maria Madalena de Azeredo Perdigão” per Dançar Cabo Verde, une commissione di Lisbonne 94 – Capitale europea della Cultura. Nel 1995 fonda la compagnia Paulo Ribeiro, per la quale crea moltissime coreografie. Rumor de Deuses riceve nel 1996 i riconoscimenti Circulação Nacional e Circulação Internacional. Altri premi: Prix d’Auteur (Saint-Denis, France), New Coreography Award (Laban Centre, UK), Prix d’Interprétation Collective, Bordalo Award. È stato Commissario del festival Dansem nel 1996 e nel 1997 per il Théâtre National São João di Porto. Dal 1998 al 2003 Direttore generale e artistico del Teatro Viriato. Nel 2003 Commissario per la Danza di Coimbra – Capitale nationale della Cultura. Tra il 2003 e il 2005 è stato Direttore artistico del Ballet Gulbenkian, per il quale crea White e Organic Beat. Per il lavoro fatto con questa compagnia riceve il Prix Bordalo della Maison de la presse Portugaise (2005). Nel 2008 partecipa alla produzione Evil Machines di Terry Jones per il Théâtre Municipal di S. Louis e ricrea White Feeling e Organic Beat appositamente per il Ballet de Lorraine.
Maguy Marin nasce il 2 giugno del 1951 a Tolosa da genitori spagnoli fuggiti in Francia dalla dittatura di Franco. Completati gli studi di danza presso il Conservatorio cittadino, compie un anno di tirocinio con Nina Vybourova e collabora con l’Opéra di Strasburgo. Il salto arriva con l’entrata nella scuola di Maurice Béjart, dove partecipa alla creazione di una compagnia di talenti emergenti guidata da Micha van Hoecke e viene infine arruolata nel Ballet du XX Siécle. Nel 1976 firma la coreografia di YU-KU-RI, che impone il suo nome sulla scena della danza francese. Conquistati diversi premi internazionali, approda, insieme a Daniel Ambash, alla creazione di una propria compagnia, il Ballet-Théâtre de l’Arche, che fra il 1978 e il 1979 affronta ben 50 rappresentazioni in Europa. Nuove coreografie, insieme alla creazione di tre atelier al Centre Georges Pompidou, decretano la fama crescente della compagnia, che culmina nel 1981 con May B, basato sull’opera di Samuel Beckett e giunto oggi a superare le 480 rappresentazioni in tutto il mondo.
Nel 1983, il Ministero della Cultura assegna alla Marin il Gran Premio Nazionale per la Coreografia e l’anno successivo il nome muta in Compagnie Maguy Marin. Il rapporto con Créteil si consoliderà nei nove anni di residenza della compagnia, fino alla nascita, nel 1990, del Centro Coreografico Nazionale: solo nel 1998 Maguy Marin lascerà la città trasformando in nuovo quartier generale Rillieux-la-Pape, con l’obiettivo di creare un polo culturale in cui confluiscano danza, teatro, musica e arti plastiche.
Merce Cunningham è nato a Centralia (Washington,) ha iniziato a studiare danza e teatro al Cornish Institute of Applied Arts di Seattle. Incontra John Cage, inizio di una lunga amicizia e collaborazione artistica. Dal 1939 al 1945, è solista nella Martha Graham Dance Company. Presenta le sue coreografie e insegna alla Scuola dell’American Ballet a New York dal 1947 al 1949. Nel 1952 fa parte del movimento Theatre Piece di John Cage che segna l’inizio della pratica dello happening.
Fonda la sua compagnia a New York nel 1953, e sei anni più tardi, la propria scuola di danza. La Merce Cunningham Dance Company comprende Carolyn Brown, Remy Charlip, Viola Farber e Paul Taylor. John Cage ne diviene il direttore musicale e resterà nella compagnia fino alla sua morte nel 1992. Nel 1964, la compagnia parte per una tournée mondiale di sei mesi: è la consacrazione internazionale. Dal 1954 al 1964, Robert Rauschenberg è lo scenografo della compagnia. Nei dieci anni successivi, collaborazioni significative con artisti come Jasper Johns, Frank Stella, Andy Warhol e Robert Morris. A partire dagli anni 70, Cunningham crea coreografie per il cinema e per i video. Nearly Ninety, coreografia di 90 minuti, è stata creata alla Brooklyn Academy of Music e presentata ad aprile 2009 in occasione del suo 90° compleanno.
Deceduto il 26 luglio 2009, la sua opera ha contribuito al rinnovamento della visione della danza nel mondo. È considerato il coreografo che ha realizzato la transizione concettuale tra danza moderna e danza contemporanea principalmente staccando la danza dalla musica e inserendo l’elemento della casualità nello svolgimento delle sue coreografie.
Fondato nel 1978 come Ballet Français Théâtre de Nancy, il Centre Chorégraphique National – Ballet de Lorraine è una delle prime compagnie di creazione e di repertorio in Francia. Didier Deschamps sviluppa dal 2000 un progetto originale al servizio della diversità nella creazione coreografica appoggiandosi su un gruppo di trenta danzatori stabili di alto livello. Il Ballet de Lorraine mette in opera un insieme di missioni che si declinano a partire dalla ragione prima dell’istituzione: la creazione. A ogni stagione il gruppo propone 3-4 programmi nuovi composti di opere di repertorio sia classici che contemporanei, accanto a nuove creazioni, a offrire un largo ventaglio di tecniche, estetiche e pratiche d’artisti d’oggi. Coreografi di grande rinomanza e giovani talenti giungono dal mondo intero a Nancy, per trasmettere e creare con gli interpreti del Ballet, tutti di formazione classica ma appassionati dai linguaggi attuali. Parallelamente il Ballet de Lorraine conduce azioni di formazione e sensibilizzazione del pubblico, accoglienza e presentazione di compagnie indipendenti, riprese televisive degli spettacoli, mostre, proiezioni di film, conferenze, e una scuola di danza.
Dal 2005 è attiva una Cellule d’Insertion Professionnelle per iniziativa del Ministero della Cultura, il cui obiettivo è facilitare l’integrazione dei giovani artisti nella vita professionale.
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