audioscan: notturno
Concerto
Dentro i suoni e le immagini dell'industria pesante: l'Acciaieria di Rubiera
di AGON, Giorgio Sancristoforo, Giuseppe Cordaro
prima assoluta
Musica e live electronics di Giorgio Sancristoforo e Giuseppe Cordaro
Visuals di Giorgio Sancristoforo
Si ringraziano per la gentilissima disponibilità, la dirigenza, gli impiegati e le maestranze dell’Acciaieria di Rubiera.
LE FIAMME, IL FRASTUONO, LO SPORCO DELL’ACCIAIERIA DI RUBIERA INTERPRETATI DAL VIVO FRA DORATURE E SPECCHI.
Notturno è un racconto di ombre e suoni.
È il lavoro dell’uomo nelle tenebre, fra le fiamme dell’industria pesante. È il racconto di un luogo senza tempo, immerso nella stessa oscurità che dimorava nella fucina di Efesto, nel laboratorio dell’alchimista; nella camera segreta in cui Zeus nascose il fulmine.
Un antro cinereo che sembra allungarsi senza fine nei precipizi della terra, ora scosso dai tuoni, ora avvinghiato dallo stridente lamento di ciclopiche macchine, ora coperto di fiamme alte come palazzi.
Nella notte di Rubiera, uomini e donne evocano mostri di fuoco, mentre tutta intorno la città riposa. Ignara.
Partendo dalla tecnica della “mappatura sonora”, audioscan torna a raccontare gli spazi dell’uomo, questa volta non più le strade, luoghi di passaggio e di vita quotidiana (cfr. audioscan: milano), ma il turno di notte in acciaieria: luogo di lavoro di immensa durezza, fra i più antichi ed ancestrali. Nei fiumi di acciaio liquefatto, audioscan trova la metafora dell’iniziato intento a plasmare le forze della natura; ma soprattutto il coraggio e la determinazione di uomini e donne in luoghi di straordinaria complessità.
Mentre ogni suono viene pazientemente raccolto, l’occhio di una piccola cinepresa cattura su pellicola visioni dantesche e apparizioni oniriche, squarci di luce sull’anima nascosta dell’acciaio. Insieme, si uniscono in un film musicato dal vivo e un’installazione multimediale.
Tutti i materiali di questo progetto sono stati realizzati previa mappatura, registrazione e trasformazione di suoni e immagini presi presso lo stabilimento delle Acciaierie di Rubiera, in San Donnino di Liguria, Casalgrande (Reggio Emilia).