Le utopie esistono da quando esiste l’umanità. Ma che cos’è che rende utopica un’utopia?
Ispirandosi alla storica comunità di artisti del Monte Verità e mettendosi in relazione con l’attuale emergenza pandemica globale, la danzatrice e coreografa di origine americana Annie Hanauer riflette sulle idee storiche e contemporanee di utopia, facendolo in qualità di donna e di artista con disabilità.
Le utopie esistono solo nei nostri pensieri, non sono (ancora) realtà. Inoltre, hanno una caratteristica: quella di non realizzarsi, perché solo così possono salvaguardare la loro natura intrinseca, ovvero quella di restare utopiche. E allora, che cos’è che ci affascina così tanto in un’utopia? Abbiamo bisogno di esperimenti utopici per realizzare grandi cose, quindi il palcoscenico è forse il luogo perfetto per riuscirci o per ripensare i nostri sogni o farne nascere perfino di nuovi?
In A space for all our tomorrows, Hanauer cerca di incanalare e presentare la ricerca dell’utopia, focalizzandosi sulla sua manifestazione attraverso il corpo e il movimento, e lasciando spazio a prospettive multiple. L’obiettivo è di canalizzare il sentimento di qualcosa che è intangibile, immaginario e diverso per ogni persona, soffermandosi sul significato di utopia per coloro che hanno sperimentato la marginalizzazione nella società contemporanea.
Esplorando le proprietà del corpo, l’unione e l’individualità, la presenza e il potere, sempre in relazione all’utopia e alla disabilità, Hanauer dà vita a una performance potente, intensa e disordinata, ma anche edificante e invitante. Un’opera capace di creare e chiamare in causa un futuro immaginario condiviso, uno spazio per immaginare le nostre utopie, lasciando alle persone la propria prospettiva e, soprattutto, la sensazione che il cambiamento sia possibile.
Informazioni sullo spettacolo
08.10.2022 - h 18:00 - Teatro Cavallerizza
Posto unico
€ 15,00
Riduzioni
Iscritti Unimore > 50%
Under 30 > 30%
Amici dei Teatri > 20%
Over 65 > 15%
Gruppi (più di 15 persone) > 15%
Under 20 > 10 euro (disponibilità limitata)
Immagino una performance che possa essere allo stesso tempo potente, intensa e disordinata, ma anche edificante e invitante. Insieme a due danzatori e una musicista cercherò la proprietà del corpo, il piacere e il potere, e le idee di “natura” e “naturalezza”, in relazione all’utopia e al corpo con disabilità.
Annie Hanauer
Crediti
coreografia e ideazione Annie Hanauer
dramaturg Silja Gruner
interpreti Annie Hanauer, Laila White, Giuseppe Comuniello
composizione e musica dal vivo Deborah Lennie
costumi Valentina Golfieri
disegno luci Marzio Picchetti
audiodescrizione Camilla Guarino
assistente coreografa Susanna Recchia
produzione LAC Lugano Arte e Cultura, Teatro Danzabile
in coproduzione con IntegrART – un progetto di rete del Percento culturale Migros
una coproduzione nell’ambito del fondo programmatori di Reso – Rete Danza Svizzera, sostenuto da Pro Helvetia – Fondazione svizzera per la cultura con il sostegno di Fondazione Lugano per il Polo Culturale, Manitou Foundation, Spazio PLIM – creazioni in collaborazione con Franklin University
Spettacolo inserito nel programma Identità Inquieta