Andrea Molino
Il Popolo giusto vuole la neve
Commissione Festival Aperto • Fondazione I Teatri
Prima assoluta
Un ritratto della città di Reggio Emilia realizzato con i mezzi della composizione musicale e del videomaking
Il Popolo giusto vuole la neve nasce da un’intuizione che mi accompagna ormai da diversi anni: che il luogo dove avviene un evento sia parte integrante del contenuto narrativo dell’evento stesso. Fin dall’inizio delle mie conversazioni con la direzione artistica del Festival Aperto mi è stato chiaro che ciò di cui mi volevo occupare era il luogo stesso che mi avrebbe ospitato: la città di Reggio Emilia. Il titolo si riferisce naturalmente all’appassionante storia del Popolo giusto, che a mio avviso non è più conosciuta al di fuori della città solo perché, considerata problematica o comunque controversa, è stata più o meno coscientemente rimossa dalla narrativa ufficiale.
Informazioni sullo spettacolo
05.10.2024 - h 18:00 - Palcoscenico del Teatro Valli
06.10.2024 - h 18:00 - Palcoscenico del Teatro Valli
Posto unico
€ 10,00
La frase «il Popolo giusto vuole la neve» si trova su un’ormai illeggibile targa di un edificio nel cuore di Borgo Emilio, al numero 13 di vicolo Venezia, e mi sembra raccogliere in sé non solo un’affascinante testimonianza storica ma anche, in modi diversi, una sorta di genius loci della città di Reggio Emilia e dei suoi abitanti, fino a oggi – con tutto ciò che da allora è cambiato.
Lo scorso aprile abbiamo quindi attraversato la città, dall’esterno verso il centro, toccando alcuni dei suoi luoghi più significativi. Le varie fasi di questo percorso sono state concepite e composte in intima relazione con i diversi luoghi e situazioni della città, non in modo descrittivo ma essenzialmente “teatrale”, nel senso più ampio del termine. Borgo Emilio ne é forse il cuore, ma anche altri luoghi come la periferia multiculturale di via Turri, il grande capannone delle Officine Reggiane, il magnifico, inquietante Palazzo Masdoni e infine piazza Martiri e il Teatro Valli come punto di arrivo ci hanno permesso di disegnare un ritratto della città senza temerne la complessità e senza cercare di risolverne le contraddizioni.
Il linguaggio audiovisivo è qui un elemento compositivo e drammaturgico a tutti gli effetti; la videocamera diventa anch’essa uno strumento musicale e teatrale, affiancando con pari dignità voci e strumenti e offrendo loro appassionanti possibilità di articolazione della narrazione. Le sequenze registrate nella prima fase del progetto costituiscono l’ossatura sulla quale si appoggia lo spettacolo dal vivo, che si intreccia con esse in uno stretto dialogo musicale e in un continuo rimando di relazioni teatrali e temporali. Nella parte finale le immagini video e l’azione musicale dal vivo condividono lo stesso luogo, il Teatro Valli, che diventa quindi in qualche modo il portatore di tutte le storie che abbiamo raccontato lungo il nostro percorso.
Andrea Molino
Andrea Molino
Andrea Molino, compositore e direttore d’orchestra, è nato a Torino. Ha studiato a Torino, Milano, Venezia, Parigi e Friburgo. Vive a Parigi e Zurigo. Con la Pocket Opera Company di Norimberga ha realizzato tra l’altro the smiling carcass (1999) e Those Who Speak In A Faint Voice (2001), primi esempi del suo interesse verso un teatro musicale innovativo e intermediale.
Direttore artistico di Fabrica Musica dal 2000 al 2006, ha realizzato tra l’altro CREDO allo Staatstheater Karlsruhe e alla Stazione Termini di Roma per il Summit dei Premi Nobel per la Pace; ha poi inaugurato il Queensland Music Festival a Brisbane. WINNERS ha debuttato al Brisbane Festival per poi essere presentato a Parigi al Centre Pompidou. La prima di un Temps vécu, ou qui pourrait l’être ha avuto luogo nel 2008 a Le Fresnoy. Nel 2009 alla Basilica dei Frari di Venezia ha diretto Of Flowers And Flames con l’Orchestra della Fenice nell’evento di gala del World Venice Forum. Nel 2012 ha presentato Three Mile Island allo ZKM a Karlsruhe (Music Theatre Now Award 2013). L’opera – qui non c’è perché – è andata in scena nel 2014 al Teatro Comunale di Bologna e nel 2015 a deSingel di Anversa per Vlaamse Opera (XXI Opera Festival). Nel novembre 2021 a Palazzo Madama a Torino è andato in scena il progetto The Garden of Forking Paths, primo utilizzo pubblico della piattaforma SWARMS, sviluppata con il Centro di Ricerche RAI di Torino; l’installazione Il senso del luogo – Montepulciano ha accompagnato l’edizione 2022 del Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano. La prima di La vérité, pas toute, per 32 voci, 8 percussioni, elettronica e video live è avvenuta nel luglio 2023 al Chigiana International Festival a Siena.
Progetti recenti come direttore d’orchestra comprendono la prima di Melancholia di Mikael Karlsson alla Royal Swedish Opera a Stoccolma, l’inaugurazione del Chigiana International Festival a Siena con Coro e Voci di Luciano Berio, il progetto New York Stories con la Sydney Symphony Orchestra, Wozzeck di Berg con la regia di W. Kentridge e Il Naso di Sostakovic con la regia di B. Kosky alla Sydney Opera House e la prima di The Cellist di Cathy Marston alla Royal Opera House a Londra. Per Opera Australia aveva già diretto tra l’altro Kròl Roger con la regia di K. Holten (Green Room Award 2018), Carmen, Tosca, La Bohème (Gala di Capodanno 2015 alla Sydney Opera House) e Un Ballo in Maschera (con la regia di Àlex Ollé). Al Teatro La Fenice di Venezia ha tra l’altro inaugurato la stagione sinfonica 2010 con la prima mondiale del Requiem di Maderna (CD Stradivarius 2022, Premio Abbiati) e la Biennale Musica 2005 con Surrogate Cities di Heiner Goebbels.
Ha diretto l’Orchestra del Maggio Fiorentino, l’Orchestre Philharmonique de Bruxelles, la Badische Staatskapelle Karlsruhe, i Bochumer Symphoniker, la Sydney Symphony, la Melbourne Symphony e la Queensland Symphony Orchestra, la BBC SSO di Glasgow, la Royal Swedish Orchestra, la Malmoe Opera Orchestra, l’Orchestre National du Capitole de Toulouse, l’Orchestre National de Lyon tra l’altro all’Edinburgh International Festival, Konzerthaus di Vienna, Berliner Festspiele alla Berliner Philharmonie, Tchaikovsky Hall a Mosca, Sydney Festival, Queensland Music Festival, Brisbane Festival, Copenhagen Opera Festival, Beijing Opera House, Teatro Comunale di Bologna, Teatro dell’Opera di Roma, Théâtre du Capitole de Toulouse, Opéra national de Nancy, Staatstheater Darmstadt, RomaEuropa Festival. Le sue registrazioni sono pubblicate in CD e DVD tra l’altro da Stradivarius, Milano, ECM, Monaco, Naïve, Parigi e ABC Classics, Sydney. Le sue composizioni sono pubblicate da RAI Com, Nuova Stradivarius e Ricordi.
Crediti
musica, video Andrea Molino
percussioni Simone Beneventi
tromba Tiziano Bianchi
clarinetto Mirco Ghirardini
ensemble AltreVoci
Laura Bersani flauto – Roberta Gottardi clarinetto – Jonathan Chazan sax – Yoko Morimyo viola – Nicolò Nigrelli violoncello – Rocco Castellani contrabbasso – Marco Pedrazzi pianoforte – Paolo Grillenzoni percussioni
ghironda Paolo Simonazzi
contastorie Stefano Enea Virgilio Raspini
Graffito realizzato presso Binario 49 da PsikoPlanet
basi elettroniche in video “Camminata”, “Stazione FS” e “Martiri” di Tiziano Bianchi
pezzi per ghironda in video “Piva in Piazza del Popolo Giusto / Lev” (ed. Felmay) di Paolo Simonazzi
poesia “Elogio della gallina” di Pierluigi Tedeschi
Un ringraziamento speciale a ragazze/i e cittadine/i di Via Roma e di Via Turri, Reggio Emilia; il loro coinvolgimento è stato possibile grazie alla collaborazione di Marco Appiotti (ViaRomaZero), di Claudio Melioli (Binario 49), delle operatrici e operatori di Spazio Raga e dell’Ufficio Politiche giovanili del Comune di Reggio Emilia.
Si ringrazia per la concessione delle location di ripresa: società Reggiane Parco Innovazione (Capannone 15A), avv. Giorgio Bertolani (Palazzo Masdoni), Rete Ferroviaria Italiana (Stazione di Reggio Emilia).
Troupe di ripresa: Alessandro Grisendi editing video e programmazione live – Marco Noviello operatore video – Andrea Morselli fonico riprese audio – Andrea Mafrica operatore video
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