Massimo Zamboni
P.P.P. Profezia è Predire il Presente
50 anni dall’uccisione di Pier Paolo Pasolini
Un Pasolini multiforme, inafferrabile, che ha affrontato inimicizie insanabili, disumane, e un isolamento feroce altrettanto. Eppure, ancora oggi non possiamo prescindere dalla sua intelligenza, da quel suo sguardo che taglia come un laser ed è capace di offrire squarci di una compassione profondissima.
Massimo Zamboni
P.P.P. Profezia è Predire il Presente è un’opera letteraria trasposta in musica. Più che canzoni, capitoli che ripercorrono e ricostruiscono una storia unica e controversa, preziosa e drammatica. Quella di uno dei maggiori intellettuali italiani di sempre, Pier Paolo Pasolini, cui il progetto è dedicato a 50 anni della sua uccisione.
L’album, uscito quest’anno, è pervaso da quel dolore civico profondo che accompagna incessantemente il percorso di P.P.P. come uomo e come intellettuale che ha saputo profetizzare e percepire la trasformazione drammatica e lacerante dell’Italia.
La presente serata è una versione live speciale ed esclusiva, che va in scena il giorno stesso del suo assassinio. Un reading-concerto che alterna canzoni in nuovi arrangiamenti, letture da Pasolini e testi di Massimo Zamboni, lungo un percorso sempre scuro, quasi desolato, per accompagnare il pensiero e la fine del pensare di Pasolini.
Una narrazione che parte dal suo Friuli, dalla lingua che Pasolini ha lottato per portare a una dignità cancellata dal moderno, passando per lo sgomento verso la cecità di tutti, ponendo una speranza pre-politica nella capacità rigenerativa di un popolo che ormai non si può più chiamare tale.
Un entusiasmo per la rivoluzione portoghese, tra gli ultimi sussulti positivi di un continente, e poi il declino, il cadere, il rimpicciolirsi. Un innamoramento finale per la sconfitta, fino a quel 2 novembre 1975 dove la notte di Ostia schianta definitivamente ciò che tanti avrebbero voluto veder schiantare: una persona non grata, da far tacere, ma la cui parola è oggi più presente e necessaria che mai. Un pensiero che, nonostante i plurimi tentativi, non è stato schiacciato da chi lo avrebbe voluto ridurre, impoverire e semplificare. E che si presenta oggi più attuale che mai.
Informazioni sullo spettacolo
01.11.2025 - h 20:30 - Teatro Cavallerizza
Posto unico
€ 15,00
Crediti
voce, chitarra Massimo Zamboni
chitarra, voce Erik Montanari
tastiera, stick, basso Cristiano Roversi
Coro Interculturale diretto da Gaetano Nenna
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