Without blood there is no cause
The body of Julius Eastman (1950-1990)
Coproduzione Festival Aperto / Fondazione I Teatri
Il contributo inimitabile di Eastman alla musica classica, contemporanea e d’avanguardia viene esplorato in un programma inedito e biografico.
Gruppo vocale SeiOttavi
Alice Sparti, Germana Di Cara, Simona Trentacoste, Giulia Fassari, Ernesto Marciante, Vincenzo Gannuscio, Massimo Sigillò Massara
pianoforti Afra Kane, Coraline Parmentier, Moustapha Dembelé, Noah Weber
tastiera e drammaturgia musicale Oscar Pizzo
regia e spazio scenico Fabio Cherstich
video Francesco Sileo
Coordinamento produttivo Talìa event planning & design
- Meredith Monk, Turtle Dreams Waltz (libera elaborazione a cura di Sei Ottavi)
- Julius Eastman, Evil Nigger, per 4 pianoforti e 4 voci (1979)
- Julius Eastman, Gay Guerrilla, per 4 pianoforti (1979)
- Julius Eastman, Stay on it, per 4 voci e 4 pianoforti con organo, coro (1973)
“Nel mondo che noi conosciamo come Scuola di New York: John Cage, Morton Feldman e poi Philip Glass, Steve Reich, Meredith Monk e Laurier Anderson per citarne solo alcuni, solo Julius Eastman è rimasto fuori dal gioco, l’ultima figura, la più solitaria ed enigmatica; senza dubbio anche una delle più potenti. Negli anni ’70 e ’80, Eastman è stato uno dei pochissimi afroamericani a ottenere un riconoscimento sulla scena musicale d’avanguardia di New York. Era politicamente impegnato, una figura di cultura queer e un poeta solare e solitario la cui malinconia influenzò il suo genio e il suo tragico destino: soffriva di varie dipendenze (alcool, droghe), venne dichiarato scomparso, in realtà senzatetto. Durante l’inverno del 1981/1982, è stato sfrattato dal suo appartamento dalla polizia, che ha distrutto la maggior parte di ciò che possedeva – compresi preziosi spartiti e registrazioni. È stato trovato morto nel 1990, per le strade di Buffalo, dopo anni di vagabondaggio. Oggi viene considerato uno dei pionieri della nuova musica afroamericana.
Il progetto unisce due momenti fondamentali dell’artista Julius Eastman: Turtle Dreams, capolavoro di Meredith Monk, amica e maestra di Eastman, alla cui prima esecuzione partecipò lo stesso Eastman, e le due rivoluzionare opere politiche Gay Guerrilla e Evil Nigger dove i temi dell’identità, della diversità e della lotta per i diritti degli oppressi, centrali nell’opera e nella vita di Eastman, diventano il centro di un’indagine sonora e visiva in cui la memoria della black and queer community americana viene presentata attraverso rielaborazioni da una serie di materiali video inediti.
«Quello che sto cercando di ottenere è essere quello che sono al massimo: nero al massimo, un musicista al massimo e un omosessuale al massimo. È importante che io impari come essere, con questo intendo accettare tutto di me. E nel caso della guerriglia, questa parola glorifica il gay… Una guerriglia è qualcuno che in ogni caso sta sacrificando la sua vita per un punto di vista. E sai, se c’è una causa, e se è una grande causa, coloro che appartengono a quella causa sacrificheranno il loro sangue perché senza sangue non c’è causa» (Julius Eastman).”
Fabio Cherstich, Oscar Pizzo
Informazioni sullo spettacolo
19.09.2025 - h 20:30 - Teatro Cavallerizza
1 ora circa
Posto unico
€ 15,00




Crediti
coproduzione Mito Settembre Musica – Sagra Musicale Malatestiana, Rimini – Festival Aperto / Fondazione I Teatri, Reggio Emilia


