“Creare uno spettacolo per bambini oggi è un gesto di responsabilità che comporta un obbligo: guardare dentro un presente che non conosciamo davvero. Se la cultura deve contribuire al futuro, allora bisogna prima penetrare il nostro tempo, e offrire al bambino che ci guarda con provvisoria fiducia non solo una lettura sincera, ma qualche emozione, e piccole tracce per andare al di sotto del quotidiano più invadente.
Ed è la bellezza quella scoperta che un team di pedagogisti, scienziati, artisti e sociologi ha provato a cercare, nascosta tra le pieghe dei cliché, offuscata dalle paure, dissolta dalla violenza. […]
Un viaggio di andata e ritorno: non si tratta solo di indirizzare i linguaggi della danza contemporanea verso un’arte coreutica di futura generazione, capace di dialogare con il mondo dell’infanzia e di ridisegnare la consapevolezza di ogni bambino verso la propria fisicità, aiutandolo a valorizzare e rispettare la propria identità, unicità, differenza. Anche gli artisti apriranno gli occhi su quanto i bambini, adeguatamente stimolati, possono raccontare, inventare e perfino creare. Un processo nel quale lo spettacolo nasce con i bambini, prima di iniziare il suo viaggio verso i bambini. […]” (Gigi Cristoforetti)
Foto Alice Vacondio