Il sole s’era levato al suo colmo
Un progetto ibrido di teatro musicale ispirato a Le Onde di Virginia Woolf
Prima assoluta
Progetto "Gradus" Reggio Parma Festival
In uno spazio dove ogni gesto diviene parte di un’azione collettiva, i confini fra musica, teatro e pubblico si dissolvono.
Alexandra Budianu scenografia, lighting design
Mihai Codrea & Sânziana Dobrovicescu compositori, adattamento dal romanzo, co-regìa
Daniel Gavrilă costumi
Ioana Nițulescu dramaturg, adattamento dal romanzo, co-regìa
Lars Tuchel sound design
Con Ensemble Icarus
Jinny
Felicita Brusoni soprano
Camille Bergsma violoncello
Susan
Clara La Licata mezzosoprano
Alice Felisi percussioni
Rhoda
Cristina Zambelli tromba
Daniele Nardi trombone
Louis – Giorgio Genta chitarra elettrica
Neville – Ana Ostojic pianoforte
Bernard
Alfonso Risoli fisarmonica
Mihai Codrea live electronics
Luca Cattani attore (voce registrata)
Percival
Dario Garegnani direttore
“La musica può forse essere meglio compresa come ritmo. Ogni cosa intorno a noi si muove ritmicamente: dagli edifici e le strade di una città alle immagini che vediamo ogni giorno, dal modo in cui parliamo e articoliamo pensieri al modo in cui vestiamo. Le nostre vite, dalla nascita alla morte, si dispiegano attraverso il ritmo. E se iniziamo a notare questo ritmo, possiamo intravedere la musicalità intrinseca alla vita. Questo è il filo rosso che traccia la mappa del teatro strumentale post-drammatico Il sole s’era levato al suo colmo, ispirato al romanzo Le Onde di Virginia Woolf.
La scenografia è ideata come un cerchio che circonda il pubblico, senza separazione dai musicisti: in questo ambiente intimo, il suono arriva da tutte le direzioni. Come accade ai sei personaggi di The Waves, il pubblico è libero di scegliere cosa guardare e dove. Ma dove trovare il ritmo entro un cerchio che non dà punti di riferimento nello spazio? Che accade se la scena stessa è amplificata e funziona come uno strumento musicale? Il suono concreto che ci circonda muta in un immaginario paesaggio della realtà. Ogni movimento in scena – anche il banale camminare – produce un suono che entra a far parte della drammaturgia musicale. Se ciascuno può scegliere cosa guardare, al suono onnidirezionale non è possibile sfuggire.
Ogni cosa gira all’intorno e tutte le differenze sembrano ricondurre alla stessa questione circa il ritmo della vita. I costumi chiudono questo cerchio di trasformazione liminare. Concepiti come tessuti uniformi, essi assorbono oggetti di scena e producono suono anch’essi, indugiando fra presenza e assenza, ora oscurando ora rivelando l’origine del suono.
Il cerchio si chiude non per concludere una storia, ma anzi per continuarla: riecheggia, si trasforma, torna sempre al nucleo dell’individualità e al ciclo del tempo che si chiama vita.”
Il team creativo
Informazioni sullo spettacolo
09.11.2025 - h 18:00 - Palcoscenico del Teatro Valli
70 minuti
Posto unico
€ 10,00
Crediti
Coproduzione Festival Aperto / Fondazione I Teatri di Reggio Emilia
Progetto “Gradus. Passaggi per il nuovo” di Reggio Parma Festival











