23 febbraio 2016
Teatro Ariosto
Gabbiano
di Anton Cechov con Giovanni Crippa, Ruggero Dondi, Zeno Gabaglio, Mariangela Granelli, Igor Horvat, Emiliano Masala, Maria Pilar Pérez Aspa, Giorgia Senesi, Fausto Russo Alesi, Anahi Traversi e con la amorevole partecipazione di Antonio Ballerio adattamento e regia Carmelo Rifici scene Margherita Palli costumi Margherita Baldoni scenografie, oggetti di scena e costumi realizzati dai laboratori del Piccolo Teatro musiche Zeno Gabaglio luci Jean-Luc Chanonat produzione LuganoInScena in collaborazione con LAC Lugano Arte e Cultura, Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa e Teatro Sociale di Bellinzona foto Masiar Pasquali
Con il sostegno di Pro Helvetia, Fondazione svizzera per la cultura
Gabbiano parla di cose che tutti sanno: di rapporti familiari, di conflitti e di delusioni, senza averne consapevolezza. (…) Gabbiano è veramente un testo misterioso: ci mostra un’umanità, una famiglia che non riesce mai ad essere sincera e che, per riuscire a convivere, deve continuamente mentire e immaginarsi di essere qualcosa che non è. Nel momento però che una cosa è immaginata, non diventa comunque vera? (…) Teatro e mistero, verità e sogno. Non a caso i protagonisti sono attori, scrittori, registi, e l’umanità che gira intorno a loro, fatta di contadini, di lavoratori, non sogna altro che essere attori e scrittori. Ossessione della rappresentazione di sé. I personaggi recitano su un palcoscenico che si specchia in un lago che mostra a sua volta la loro misera umanità e l’incapacità di volare in alto. Il lago li attrae verso il basso.
Carmelo Rifici, regista
Carmelo Rifici, regista