17 ottobre 2014 - 1 gennaio 1970
Teatro Municipale Valli
Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto
DON Q.
Don Quixote de la Mancha
Balletto a serata intera – prima assoluta
coreografia Eugenio Scigliano
musiche musica classica spagnola, Kimmo Pohjonen
scene e luci Carlo Cerri – video Carlo Cerri e OOOPStudio – costumi Kristopher Millar e Lois Swandale; realizzazione costumi Sartoria Aterballetto, Giuseppina Carbosiero, Francesca Messori – realizzazione scene Minelli Restauratori, Gubbio – scenografie Peroni
Essere artista ha sempre significato possedere ragione e sogni ( Th.Mann)
Archetipo di una particolare natura umana – quella del 'dreamer' – e proprio per questo elevato a mito capace di attraversare epoche e culture e incarnazione di uno stato dello spirito e della mente del tutto e meravigliosamente 'a-normali' da evocare alla bisogna, Don Chisciotte è stato anche e più volte frequentato dal teatro di danza, perché il coreografo interessato a evocare attraverso la metafora del movimento una condizione che fa delle azioni il frutto talvolta bizzarro di un mondo interiore acceso di sogni e ideali, trova nell’Hidalgo di Cervantes la sintesi perfetta e la fonte inesauribile di ispirazione. Perché Don Chisciotte è uno e centomila e ognuno può ritrarre il 'suo' Don Chisciotte. Come fa Eugenio Scigliano, nel nuovo progetto per Aterballetto, in cui il coreografo empaticamente si riflette nel suo personaggio e ne traduce lo spaesamento umano e la necessità di non abdicare ai propri ideali anche se la realtà congiura per soffocarli.
In una Spagna che stava mutando rapidamente, che stava abbandonando le sue regole e i suoi valori, il Don combatte l’angoscia e l’incertezza di tempi rozzi e confusi restando fedele ai suoi sogni e al suo codice morale e regalandone i segreti al suo amico Sancho.
Allo stesso modo, in un periodo altrettanto disorientante e dettato da mutamenti repentini e francamente oscuri, il Cavaliere di Scigliano viene a incarnare l’essenza dell’essere artista, rivendicando il potere della sensibilità e la sua missione di “tener desto – nonostante tutto – il senso di meraviglia nel mondo”.
E se la bellezza, in qualche modo, ci salverà, anche l’alter ego del Don, Sancho Panza, grazie alla condivisione delle esperienze di vita con l’amico, imparerà a goderne per sopravvivere alle fatiche dell’esistenza.
Il lavoro si sviluppa su musiche spagnole dal XVII secolo a oggi e composizioni del finlandese Kimmo Pohjonen.
Archetipo di una particolare natura umana – quella del 'dreamer' – e proprio per questo elevato a mito capace di attraversare epoche e culture e incarnazione di uno stato dello spirito e della mente del tutto e meravigliosamente 'a-normali' da evocare alla bisogna, Don Chisciotte è stato anche e più volte frequentato dal teatro di danza, perché il coreografo interessato a evocare attraverso la metafora del movimento una condizione che fa delle azioni il frutto talvolta bizzarro di un mondo interiore acceso di sogni e ideali, trova nell’Hidalgo di Cervantes la sintesi perfetta e la fonte inesauribile di ispirazione. Perché Don Chisciotte è uno e centomila e ognuno può ritrarre il 'suo' Don Chisciotte. Come fa Eugenio Scigliano, nel nuovo progetto per Aterballetto, in cui il coreografo empaticamente si riflette nel suo personaggio e ne traduce lo spaesamento umano e la necessità di non abdicare ai propri ideali anche se la realtà congiura per soffocarli.
In una Spagna che stava mutando rapidamente, che stava abbandonando le sue regole e i suoi valori, il Don combatte l’angoscia e l’incertezza di tempi rozzi e confusi restando fedele ai suoi sogni e al suo codice morale e regalandone i segreti al suo amico Sancho.
Allo stesso modo, in un periodo altrettanto disorientante e dettato da mutamenti repentini e francamente oscuri, il Cavaliere di Scigliano viene a incarnare l’essenza dell’essere artista, rivendicando il potere della sensibilità e la sua missione di “tener desto – nonostante tutto – il senso di meraviglia nel mondo”.
E se la bellezza, in qualche modo, ci salverà, anche l’alter ego del Don, Sancho Panza, grazie alla condivisione delle esperienze di vita con l’amico, imparerà a goderne per sopravvivere alle fatiche dell’esistenza.
Il lavoro si sviluppa su musiche spagnole dal XVII secolo a oggi e composizioni del finlandese Kimmo Pohjonen.
Danza 2024-2025
10 maggio 2025
Ballet National de l'Opéra de Lyon / Naharin • Last Work
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