Pik Badaluk
una favola in musica
Cà Luogo d’arte
tratto da La storia di Pik Badaluk di Grete Meuche
testo Marina Allegri regia Maurizio Bercini
con Giulio Canestrelli, Francesca Grisenti, Flavia Ripa
scene e pupazzi Maurizio Bercini, Donatello Galloni, Ilaria Commisso
costumi Giuseppina Fabbi
musiche Paolo Codognola
suonate dal vivo da Flavia Ripa
video Giacomo Agnetti e Ilaria Commisso
voce fuori campo Alberto Branca
Nel libro La storia di Pik Badaluk scritto da Grete Meuche nel 1922, si racconta una storia molto semplice: la storia del bambino Pik che apre il cancello del recinto, scappa dall’orto di casa e si trova in mezzo ai pericoli della foresta. Viene inseguito dal leone e si rifugia…sopra un albero di mele!
Si tratta quindi di un’Africa di fantasia, molto ingenua, più immaginata che conosciuta.
Il racconto ha il fascino delle piccole storie che aprono grandi orizzonti: sembra tutto giocato tra l’orto e la casa, ma ecco che improvvisamente dalla finestra della cucina lo sguardo si allarga verso i profumi ed i misteri delle foreste africane.
Ci è piaciuta l’idea di proporre ai bambini delle scuole materne ed ai loro educatori questo sguardo ingenuo sull’Africa per riscoprire lo stupore verso un popolo ed un paese lontano ed assai differente, ma in realtà pronto ad essere esplorato e conosciuto dietro le finestre delle nostre cucine.
Re-inventarsi un’idea di Africa, mettendoci magari anche un albero di mele, i cappelletti alla parmigiana, i barconi del fiume Po…
Per aiutare questo sogno collettivo di Africa ad occhi aperti, abbiamo costruito uno spettacolo di pupazzi, immagini animate, musiche dal vivo come tessuto drammaturgico, un testo scarno ed essenziale, tante canzoni…
Sentivamo il bisogno di far tornare giocosa e privata la scoperta di ciò che è “diverso da me”, nel bene e nel male.