OGNUNO È LIBERO
Lunedì 24 gennaio 2005, ore 21.00: turno verde
martedì 25 gennaio 2005, ore 21.00: turno blu
mercoledì 26 gennaio 2005, ore 21.00: turno giallo
Ognuno è libero segna il deciso ritorno in palcoscenico di Maurizio Crozza, attore e performer oggi notissimo per le sue travolgenti, esilaranti partecipazioni televisive.
Ma Crozza, al di là del suo enorme successo attuale, è attore di grande talento teatrale, ed ha interpretato negli anni, con l’Archivolto e i Broncoviz, spettacoli particolarissimi, confrontandosi con testi di Stefano Benni, Italo Calvino, Raymond Chandler, Joe Orton, cavalcando addirittura le sperimentazioni del cabaret futurista.
In "Ognuno è libero" Crozza costruisce un cocktail travolgente di suggestioni teatrali, esibendosi in una prova d’attore davvero impegnativa. Entrano in scena alcuni dei suo famosi personaggi: Bush, Pavarotti, Zichichi, Frankie Minchia. La satira si fa tagliente, si parla di guerra e sfruttamento, mafia e beneficenza, delirio tecnologico e umana confusione, eroismo e vigliaccheria. In palcoscenico i due musicisti recitano e cantano con Crozza, interagiscono tra sberleffi e domande provocatorie.
Ma in "Ognuno è libero" Crozza non è solo una maschera, perché col proprio volto e la propria sensibilità d’artista lega, commenta e arricchisce la narrazione con continui riferimenti all’oggi. Recita storie e ‘fiabe’ contemporanee rifacendosi a testi di Luis Sepulveda, Paul Auster, Stefano Benni, Ryszard Kapuscinki; racconta le contraddizioni e gli inciampi di un mondo ancora giovane e imperfetto (siamo per il 99,4% ancora delle scimmie!), parla di educazione, paternità ed ecomafia, cita Tenco, danza il balletto dei rifiuti tossici e canta un Apicella inventato.
Ricorda che mentre, nel 1969, andava per la prima volta allo stadio con suo padre, dall’altra parte del mondo scoppiava la prima guerra del football: 6.000 morti in 100 ore. Trent’anni fa forse nessuno lo sapeva, oggi "ognuno è libero" di valutare, meditare e scegliere
Maurizio Crozza dopo la Scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova, nel 1984, partecipa all’avventura del Teatro dell’Archivolto con cui
rappresenta Gli accidenti di Costantinopoli di Carlo Goldoni, L’incerto palcoscenico, Il malloppo di Joe Orton, Angeli e soli da Italo Calvino, Tango del calcio di rigore da Osvaldo Soriano, Barbiturico, tutti allestimenti diretti da Giorgio Gallione. Nel 1990 fonda I Broncoviz con Carla Signoris, Marcello Cesena, Ugo Dighero e Mauro Pirovano portando in teatro con gran successo Il bar sotto il mare e Amlieto entrambi scritti da Stefano Benni con la regia di Giorgio Gallione. L’esperienza televisiva del gruppo inizia nel 1992: Avanzi, nel 1994 Tunnel e nel 1995 una trasmissione tutta Broncoviz: Hollywood Party. Nel 1998 e nel 1999 Crozza partecipa a Mai dire gol e dopo la parentesi teatrale de La vita non è rosa e fiore, ancora televisione: nel 2001 Mai dire gol e dal 2002 Quelli che il calcio e La Grande Notte. Indimenticabile la sua partecipazione a San Remo 2002 in veste di un improbabile Luciano Pavarotti.
Giorgio Gallione, regista e drammaturgo, dal 1986 è anche il direttore artistico del Teatro dell’Archivolto di Genova. Collabora con scrittori e drammaturghi come Stefano Benni, Daniel Pennac, Francesco Tullio Altan e Michele Serra. Ha diretto attori come Angela Finocchiaro, Sabina Guzzanti, Alessandro Haber, Eugenio Allegri, Claudio Bisio, Giuseppe Cederna, Gioele Dix, Milva, Lina Sastri, Elisabetta Pozzi, David Riondino, i Broncoviz (Maurizio Crozza, Carla Signoris, Ugo Dighero, Marcello Cesena e Mauro Pirovano). Tra le sue regie più recenti si segnalano La Buona Novella di Fabrizio De André (2000), La storia di Onehand Jack di Stefano Benni (2001), L’Inventore di sogni e L’uomo dell’armadio, entrambi da Ian McEwan, Corto Maltese, opera balletto con Gioele Dix e le musiche originali di Paolo Conte (2002). Nel 2003 ha diretto Bukowski con Alessandro Haber, Un tram che si chiama desiderio di Andre Previn per il Teatro Regio di Torino, Vita, una partitura inedita di Marco Tutino per il Teatro alla Scala e I bambini sono di sinistra con Claudio Bisio.