LE INTELLETTUALI
LE INTELLETTUALI
Nuovo Teatro Nuovo – Teatro Stabile di Innovazione
Mercadante Teatro Stabile di Napoli
di Molière
Regia di Arturo Cirillo
con Arturo Cirillo,Giovanni Ludeno, Sabrina Scuccimarra, Monica Piseddu, Antonella Romano, Salvatore Caruso, Rosario Giglio, Michelangelo Dalisi, Beatrice Ciampaglia
Scene a cura di Massimo Bellando Randone
Costumi di Gianluca Falaschi
Musiche di Francesco De Melis
Luci di Andrea Narese
martedi 17 aprile ore 21 turno verde mercoledi 18 aprile ore 21 turno blu
TEATRO ARIOSTO
Les femmes savantes, titolo originale del testo, debuttò a Parigi, al Palais Royal, l’11 marzo 1672, ed è il penultimo spettacolo di Molière, che morì l’anno successivo recitando Le malade immaginaire.
La composizione del testo si crede sia avvenuta, però, qualche anno prima, mentre la pubblicazione risale al 1670.
La traduzione di Cesare Garboli, utilizzata dal regista per quest’allestimento, fu commissionata per l’edizione del Teatro di Genova, mentre il suo debutto risale al 16 febbraio 1978, per la regia di Marco Sciaccaluga. Fu, in seguito, ‘riutilizzata’ dal regista Toni Bertorelli per una edizione, a sua firma, del 1996, che debuttò al Teatro della Cometa di Roma.
Dovendo fare una commedia – scrive Cirillo nelle sue note – che ha tra le sue tematiche il linguaggio e la sua parossistica degenerazione, e dovendo trovare un piano di realtà nell’oggi, mi sono riferito a realtà ‘pacchiane’ a me, ed ai miei attori, familiari. Non credo nella lingua italiana come lingua del teatro, come lingua capace di portare l’attore ad una sua fisicità e di metterlo in rapporto con la sua ‘storia’. Lo spettacolo ha come protagonista il teatro, è quindi finto, ma dice delle verità; si sta recitando e si parla del mondo, con i suoi poteri e le sue perversioni."
Il testo di quest’edizione segue fedelmente la traduzione di Garboli, anche nell’uso del veneto per tradurre la parte della serva Martina, che qui, però, viene contaminato da un accento napoletano, per dargli una valenza più da grammelot: una lingua semibestiale che si oppone alla lingua "nazionale". Pochi i tagli, qualche verso qua e là: il testo è, quindi, nella sua versione originale.