La tempesta
di William Shakespeare, regia Alessandro Serra
ATTENZIONE!
La Fondazione I Teatri comunica che lo spettacolo La Tempesta, previsto MERCOLEDI’ 6 APRILE 2022, ORE 20.30 TEATRO MUNICIPALE VALLI di REGGIO EMILIA è stato purtroppo ANNULLATO a causa di un caso di positività al Covid all’interno della Compagnia.
I biglietti acquistati alla biglietteria del Teatro saranno rimborsati entro e non oltre lunedì 11 aprile 2022, mentre quelli acquistati online verranno rimborsati automaticamente.
Per agevolare le operazioni di rimborso, la biglietteria effettuerà apertura straordinaria del botteghino lunedì 11 aprile dalle ore 10 alle 12.30 e dalle 17.00 alle 19.00.
di William Shakespeare
traduzione e adattamento Alessandro Serra
con (in ordine alfabetico) Fabio Barone, Andrea Castellano, Vincenzo Del Prete, Massimiliano Donato, Paolo Madonna, Jared McNeill, Chiara Michelini, Maria Irene Minelli, Valerio Pietrovita, Massimiliano Poli, Marco Sgrosso, Bruno Stori
regia, scene, luci, suoni, costumi Alessandro Serra
collaborazione alle luci Stefano Bardelli
collaborazione ai suoni Alessandro Saviozzi
collaborazione ai costumi Francesca Novati
maschere Tiziano Fario
Produzione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale / Teatro di Roma – Teatro Nazionale / ERT – Teatro Nazionale / Sardegna Teatro in collaborazione con Fondazione I Teatri Reggio Emilia / Compagnia Teatropersona
Mettere in scena i classici, non vuole dire fuggire dal contemporaneo, ma cercare uno strumento, che è poi il teatro stesso, per raccontare l’universale.
«Nella tempesta il sovrannaturale si inchina al servizio dell’uomo, Prospero è del tutto privo di trascendenza, eppure con la sua rozza magia imprigiona gli spiriti della natura, scatena la tempesta, e resuscita i morti. Ma sarà Ariel, uno spirito dell’aria, ad insegnargli la forza della compassione, e del perdono. Su quest’isola-palcoscenico tutti chiedono perdono e tutti si pentono ad eccezione di Antonio e Sebastiano, non a caso gli unici immuni dalla bellezza e dallo stato di estasi che pervade gli altri. Il fatto che Prospero rinunci alla vendetta proprio quando i suoi nemici sono distesi ai suoi piedi, ecco questo è il suo vero innalzamento spirituale, il sovrannaturale arriva quando Prospero vi rinuncia, rinuncia a usarlo come arma. Ma il potere supremo, pare dirci Shakespeare, è il potere del Teatro. La tempesta è un inno al teatro fatto con il teatro, la cui forza magica risiede proprio in questa possibilità unica e irripetibile di accedere a dimensioni metafisiche attraverso la cialtroneria di una compagnia di comici che calpestano quattro assi di legno, con pochi oggetti e un mucchietto di costumi rattoppati».
Alessandro Serra
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