ANGELS IN AMERICA
di Toni Kushner
regia Ferdinando Bruni, Elio De Capitani
Produzione E.R.T Teatridithalia
traduzione Mario Cervio Gualersi
uno spettacolo di Ferdinando Bruni e Elio De Capitani
con Elio De Capitani (Roy M. Cohn / Prior 1, fantasma),
Ida Marinelli (Hannah Porter Pitt, madre di Joe / Rabbino Isidor Chemelwitz/ Henry, medico di Roy)
Elena Russo Arman (Harper Amaty Pitt, moglie di Joe / Martin Heller)
Cristina Crippa (Emily / Ella Chapter / la donna del South Bronx / Ethel Rosenberg)
Cristian Maria Giammarini (Joseph Porter Pitt / Prior 2, fantasma / l’Eschimese)
Edoardo Ribatto (Prior Walter, il compagno di Louis / l’uomo nel parco)
Fabrizio Matteini (Belize, ex amante di Prior / Mr Bugia), Umberto Petranca (Louis Ironson)
scene di Carlo Sala
costumi di Ferdinando Bruni
video di Francesco Frongia
luci di Nando Frigerio
coproduzione TEATRIDITHALIA e ERT/Emilia Romagna Teatro Fondazione
Premio ANCT (Associazione Critici di Teatro), Premio Ubu per l’Attore non protagonista e per il Nuovo attore under 30, Premio Hystrio alla regia 2008, Miglior regia e Miglior spettacolo di prosa Premi Olimpici per il Teatro 2008
Questo bestseller del teatro americano, che ha fatto incetta di premi sia al suo debutto teatrale che nella versione televisiva guidata da Al Pacino, ha portato fortuna anche ai registi e alla compagnia dell’Elfo. Con la prima parte, Si avvicina il millennio, (debuttata al Teatro delle Passioni di Modena il 2 maggio 2007) Elio De Capitani e Ferdinando Bruni hanno ottenuto nel 2007 il Premio ANCT (Associazione Critici di Teatro) e due Premi Ubu e nel 2008 il Premio Hystrio alla regia e due Premi ETI-Gli Olimpici del Teatro, come miglior regia e miglior spettacolo di prosa.
La seconda parte, Perestroika, debutterà nell’ottobre 2009 al Festival Vie, Scena contemporanea, coprodotta anch’essa da Teatridithalia ed Emilia Romagna Teatro Fondazione.
Il sottotitolo esplicito, “fantasia gay su temi nazionali”, non sintetizza tutta la ricchezza di questa saga provocatoria e commovente: l’autore affronta di petto il tema dell’identità, ma non per esaurirlo sotto il profilo sessuale, bensì per sondarne in profondità tutte le componenti, razziali, religiose e culturali, e per dipingere un mondo nel quale gli esseri umani faticano disperatamente a riconoscersi e accettarsi con consapevolezza e dignità. Il testo racconta le vicende sentimentali e i conflitti di due coppie: la relazione gay tra Prior Walter, malato di AIDS, e Louis Ironson e il matrimonio fra l’avvocato mormone Joe Pitt e Harper, giovane moglie depressa; le loro storie s’intrecciano a quelle dell’avvocato Roy Cohn, perverso faccendiere, e di Belize, infermiere professionale ed ex travestito. Sono tutti rappresentanti del melting pot della Grande Mela, emblemi attuali e universali di un’umanità dolente.
Lo scenografo Carlo Sala ha creato uno spazio ampio e semivuoto, fatto di nude mura di mattoni chiari dove vengono introdotti pochi elementi essenziali, luogo ideale per le immagini video di Francesco Frongia, capaci di trasformare la scena ora nello skyline di Central Park, ora nel panorama di Salt Lake City, nei cumuli di ghiaccio dell’Antartico, in bilico tra realtà e allucinazioni mentali.
Il cast è guidato da Elio De Capitani, Premio Ubu 2007 come attore non protagonista per il ruolo di Roy Cohn, personaggio storico, pupillo del senatore MacCarthy che scatenò la caccia ai comunisti nel dopoguerra. Insieme a lui Ida Marinelli e Cristina Crippa, che si moltiplicano in diversi ruoli, e un gruppo affiatato di attori tra i trenta e i quarant’anni: Edoardo Ribatto, Umberto Petranca vincitore dell’Ubu come attore under 30, Elena Russo Arman, Cristian Maria Giammarini e Fabrizio Matteini..
«A toccarci e scuoterci – scrive Franco Quadri su “La Repubblica” – è la frenesia di vita che si intreccia in questa anticamera della morte tra confusioni di razze, di ideologie, di diverse fedi: assistiamo dunque all’ansia di una coppia omosessuale divisa dalla malattia, ma anche a quella di due sposi in crisi. (…) Si sovrappongono dunque le situazioni intime e i dialoghi, in uno spettacolo ricco di fantasia e voglia espressiva che supera i vincoli ambientali e importa fantastiche visioni e ridondanti sonorità».
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