Musica differenziata
Tetraktis Percussioni:
Matteo Flori, Gianni Maestrucci, Leonardo Ramadori, Gianluca Saveri
Programma
Organico “Music for pieces of wood” (Steve Reich)
Carta/Cartone “Music for paper bags” (L.Pivak)
Vetro “Living Room Music” (John Cage)
Alluminio/Acciaio “Cucchiai” (Gianluca Saveri)
Plastica “Tubi n°2” (Leonardo Ramadori)
Indifferenziato “Third Construction” (John Cage)
Indifferenziato “Millennium Bug” (Giovanni Sollima)
Indifferenziato “Batuquada” (Tradizionale)
“Giocare con una lattina vuota diverte ogni bambino che si rispetti”.
Spesso gli oggetti hanno più di un utilizzo. Una busta può diventare una maschera o un palloncino, una lattina vuota può essere un pallone o una maraca, un foglio di carta si trasforma in un aereoplanino. Prendendo spunto da questa semplice verità vogliamo affrontare un tema di stretta attualità, come la raccolta differenziata dei rifiuti, puntando l’attenzione su un particolare argomento che caratterizza la nostra ricerca: IL SUONO.
Partiamo dal concetto che ogni materiale ha un suo suono. Ognuno di noi se ne accorge di sicuro quando va a buttare le bottiglie vuote nella campana del vetro (giusto per evocare una sonorità che rimane impressa). Ma non è solo il vetro a suonare! Suona il legno, suona la plastica, suona la carta, suona il ferro e, se ci pensiamo bene, suona anche l’organico. I percussionisti sanno bene che ogni materiale ha un suo suono: nell’infinito strumentario delle percussioni sono presenti strumenti realizzati con tutti i materiali possibili (o quasi). Ed ogni oggetto può diventare strumento sul quale realizzare IL RITMO.
L’attenzione sempre crescente della società nei confronti del problema dei rifiuti, della loro eccessiva produzione e del modo di riutilizzarli riguarda tutti i settori del tessuto economico e sociale di tutti i continenti della terra ma è in occidente che, agli inizi del ‘900, ci si è cominciati a preoccupare e a cercare soluzioni di tipo politico, economico e culturale a questo problema. Da una parte politici, scienziati ed economisti cercano soluzioni pratiche, dall’altra il mondo della scuola, i filosofi e gli artisti con le loro opere contribuiscono allo sviluppo di una coscienza collettiva intorno all’argomento.
E’ sulla base di queste brevi considerazioni e dell’attenzione a “suono” e “ritmo” che nasce l’idea di realizzare un progetto che affronti dal punto di vista musicale questo argomento. Il progetto prevede sei sezioni contraddistinte dai materiali utilizzati.
Le musiche scelte sono tratte dal repertorio moderno e contemporaneo (Steve Reich, John Cage,) e dalle tradizioni popolari del mondo che utilizzano come strumenti oggetti di uso quotidiano.