ERA IERI
Teatro delle Briciole
di Beatrice Baruffini e Agnese Scotti
regia Beatrice Baruffini
con Simone Evangelisti, Beatrice Baruffini
ideazione scene e oggetti Andrea Bovaia
ideazione luci Emiliano Curà
musiche Mario Asti, Valerio Carboni
voce Claudio Guain
Uno spettacolo sui dinosauri, forse gli animali più amati dai bambini, raccontati attraverso l’azione di due attori-paleontologi. Le azioni sono mute, i due attori si muovono coordinati, trovando ritmi comuni, in alcuni passaggi identificandosi con gli oggetti animati.
Lo spettacolo è nato fondendo scienza e teatro: nessuno ha mai saputo dire con certezza di che colore fosse la pelle dei dinosauri, così il nostro protagonista è bianco. Un colore incompleto per i bambini, che subito viene voglia di colorare. La somma di tutti i colori, così che ognuno possa immaginare il suo.
Un osso viene ritrovato e si scopre che appartiene a un apatosauro vissuto milioni di anni fa. L’animale prende vita riportandoci indietro nel tempo, quando sulla terra c’erano pochi colori, il clima cambiava improvvisamente e dominavano i dinosauri.
In scena un tavolo apparentemente normale e due paleontologi-attori che danno vita al racconto, attraverso l’uso di pochi oggetti. Oggetti simbolici ridotti volutamente al minimo per aumentare il carico significante: i dinosauri sono un solo tipo di dinosauro, la vegetazione è una sola pianta.
Ma i dinosauri potevano anche innamorarsi? Sembra proprio di sì: come frutto ecco quel bell’uovo bianco! E poi? Poi cosa accadde? Fu davvero il grande gelo a decidere la sorte dei dinosauri? Ci si infila i guanti, si trema dal freddo… Sì, i dinosauri sarebbero scomparsi ma per lasciare infine – ricorda la voce fuori scena – terra da abitare ad altre specie. Arrivando così più tardi anche gli umani, che, generazioni dopo – attraverso un solo osso – avrebbero saputo rievocare la straordinaria esistenza di quelle singolari creature: a teatro per esempio!