EMANUELE FERRARI
Pianoforte
Il teatro del mondo: Mozart
W. A. Mozart, 12 Variazioni su
“Ah, vous dirai-je, Maman” KV 265
lezione-concerto
La musica di Mozart incarna al più alto grado la virtù dell’esprit: un misto d’intelligenza, sensibilità e umorismo tipico dell’uomo dell’Illuminismo. Tra scenette mimate, irriverenze e perfezione sublime ci trascina in un irresistibile viaggio nel teatro del mondo e nella “commedia umana”. Ma cosa significa la parola “variazioni” che compare nel titolo? Possono spiegarcelo la letteratura, grazie agli Esercizi di stile di R. Queneau, in cui una breve, banale storiella è raccontata in novantanove modi diversi, e la pittura, grazie alle numerose… variazioni sul tema della Montagne Sainte-Victoire dipinte da Cézanne.
Uno spettacolo emozionante come un concerto, interessante come una conferenza, coinvolgente come un dramma teatrale. Sul palcoscenico c’è un uomo solo, ma sembrano in tre: Ferrari suona il pianoforte da concertista, racconta e spiega da musicologo, si muove e incanta il pubblico da attore. Non c’è tregua: dal primo istante un pezzo di musica diventa un mondo da ascoltare, abitare, capire e gustare come non avremmo mai sperato di fare. Ferrari suona, canta, spiega, interroga e provoca il pubblico, recita poesie, cita con naturalezza i pittori, i filosofi, i letterati, e tutto diventa improvvisamente facile. Presentata così, la musica “classica” è divertente, sconcertante, piena di imprevisti, di paradossi e conti che non tornano. Apre finestre su mondi che ci invitano a pensare, conoscere e farci sorprendere.
“Vedere e ascoltare Ferrari mentre suona, spiega e racconta è davvero uno spettacolo che può lasciare attoniti gli spettatori… affronta il palcoscenico con una naturalezza e una spontaneità davvero impressionanti… una magica alchimia che si ripete ad ogni spettacolo”. (“Amadeus”)