BESTIA DI GIOIA
rito sonoro di e con Mariangela Gualtieri
con l'autrice dialoga Franco Nasi
Dalle 10 alle 13 sono aperte le terrazze e le sale del Ridotto del Teatro Municipale Valli con caffetteria, bookshop e mostre.
Tutti gli appuntamenti della domenica sono in collaborazione con
Bestia di gioia è il titolo dell’ultima raccolta di versi di Mariangela Gualtieri, pubblicata a maggio 2010 da Einaudi, ed è dalle poesie di questo libro che prende il via quello che la Gualtieri chiama un “rito sonoro”. La tessitura si basa su un filo lirico, nel quale la natura e le potenze arcaiche della natura sono in primo piano, con un io in ascolto delle minime venature di suono, con un tu al quale vengono rivolte parole d’amore che si fondono col largo di tutti i mondi. “Ciò che non muta/ io canto/ la nuvola, la cima, il gambo/…il coraggio dell’animale nella tana/ quando gli esce il nato fra le zampe…”, senza paura vengono cantate le cose più semplici, con l’intento di riportarle alla loro misteriosa, antica potenza. Accanto a questo lirismo si osa a tratti un noi accorato, straziato, rotto o severo, esortativo, secondo lo spirito epico delle più vive opere da lei scritte per il Teatro Valdoca. Questo nuovo rito sonoro continua l’avventura di questa poetessa dentro l’energia orale/aurale della poesia, nella certezza che essa sia una antica, attuale via alla comprensione e compassione del mondo.
Mariangela Gualtieri, Bestia di gioia, Einaudi, 2010
Mariangela Gualtieri
è nata a Cesena. Si è laureata in architettura allo IUAV di Venezia. Nel 1983 ha fondato, insieme al regista Cesare Ronconi, il Teatro Valdoca, di cui è drammaturga. Fin dall’inizio ha curato la consegna orale della poesia, dedicando piena attenzione all’apparato di amplificazione della voce e al sodalizio fra verso poetico e musica dal vivo. Fra i testi pubblicati: Antenata (Crocetti, 1992), Sue Dimore (Palazzo dell’Esposizioni di Roma, Roma 1996), Nei Leoni e nei Lupi (I Quaderni del Battello Ebbro, 1996), Parsifal (Teatro Valdoca, Cesena 2000), Chioma (Teatro Valdoca, Cesena 2000), Fuoco Centrale (Giulio Einaudi, 2003), Donna che non impara (Galleria Emilio Mazzoli, Modena 2003), Senza polvere senza peso (Giulio Einaudi, 2006), Sermone ai cuccioli della mia specie (L’arboreto Editore, 2006), Paesaggio con fratello rotto (libro e DVD, Luca Sossella Editore, 2007), Bestia di gioia (Giulio Einaudi, 2010), Caino (Giulio Einaudi, 2011).
Franco Nasi
insegna Letteratura italiana contemporanea e Teorie della traduzione all'università di Modena e Reggio Emilia. Si è occupato in particolare di poesia ed estetica fra Romanticismo e Novecento e di Teoria della traduzione letteraria. Saggista e traduttore, fra le sue pubblicazioni più recenti Specchi comunicanti. Traduzioni, riscritture, parodie (Medusa, Milano, 2010), La malinconia del traduttore (Milano, Medusa, 2008), Poetiche in transito. Sisifo e le fatiche del tradurre (Medusa, Milano 2004), e la cura di Per una fenomenologia del tradurre (con Marc Silver) (Officina, Roma, 2009) e I dilemmi del traduttore di Nonsense (con Angela Albanese)
(Longo, Ravenna, 2012). Ha tradotto e curato testi di estetica di S.T. Coleridge, W. Wordsworth, J.S. Mill e raccolte di poesie di autori contemporanei inglesi e americani fra cui Roger McGough (Eclissi quotidiane, Medusa, Milano 2004) e Billy Collins (Balistica, Fazi, Roma, 2011).