Maxima Immoralia
opera da camera per voci e strumenti
di Orazio Sciortino
Nuova commissione
Coproduzione Festival Aperto / Fondazione I Teatri
Una riflessione sul rapporto tra cultura popolare ed eros
musica Orazio Sciortino
libretto Orazio Sciortino, liberamente ispirato a Marziale, Boccaccio e testi anonimi dei secoli XIII-XV
soprano Maria Eleonora Caminada
soprano Giulia Peri
soprano Giulia Zaniboni
Ensemble GAMO di Firenze
direttore Orazio Sciortino
regia Marta Eguilior
costumi Chiara Amaltea Ciarelli
Un’importante letteratura, sia in prosa sia in versi, e approfonditi studi storici, ha portato alla luce una storia della sessualità nel Medioevo che ribalta pregiudizi e preconcetti contemporanei. Al centro della nostra letteratura tra Duecento e Quattrocento troviamo figure femminili tutt’altro che timide nel rivendicare il proprio “diritto al piacere”. Raccontano di rapporti complicati con il partner, di preti e suore esperti dell’arte amatoria, di tecniche per la ricerca del piacere, di fanciulle che si interrogano sulla propria sessualità. Ironia, leggerezza, finezza poetica caratterizzano questa letteratura che parla di eros senza paura del peccato né ipocrisia.
L’azione teatrale è pensata sul modello dell’Intermezzo barocco, breve momento teatrale a carattere burlesco e satirico. Una donna sola, unica protagonista rappresentata in scena da un terzetto vocale, racconta del suo desiderio insoddisfatto evocando personaggi, maschere e invenzioni linguistiche. A interrompere il racconto, scenette surreali, piccoli melologhi che alludono al cunto popolare, momenti mimati, sezioni in cui i suoni diventano parte integrante della drammaturgia.
Il libretto nel citare Marziale, Boccaccio (con riferimento esplicito alla novella 10 della Quinta giornata del Decameron), anonimi dei sec. XIII-XV, alterna registri e stili diversi, esercizi di stile in rima e in prosa.
La scrittura strumentale è parte della drammaturgia. Violino, violoncello, fisarmonica, pianoforte e percussioni adottano accordature, tecniche e timbri non convenzionali al fine di evocare strumenti popolari immaginari, e suoni di epoche lontane non precisate nel tempo.
Informazioni sullo spettacolo
05.10.2025 - h 18:00 - Teatro Cavallerizza
Posto unico
€ 15,00
Crediti
coproduzione Festival Aperto / Fondazione I Teatri, Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano
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