Renata Pepicelli
Né Oriente né Occidente. Vivere in un mondo nuovo
Le vite che fanno la Storia e che interrogano la politica parlando la lingua del mondo nuovo.
A partire dall’VIII secolo i musulmani conquistarono, in tempi diversi, Spagna, Portogallo, parte della Francia, Sicilia, Balcani. Molti di questi territori furono poi persi, ma i lasciti culturali sono ancora ravvisabili in quei contesti. In età contemporanea assistiamo a un «ritorno dell’Islam» in Europa di tipo diverso, prodotto dai movimenti migratori. Prendiamo due esempi, molto distanti nel tempo. Quando Ruggero II viene incoronato primo re di Sicilia, nel 1130, nella cancelleria reale di Palermo lavorano insieme greci, latini e arabi, e l’arabo è ancora utilizzato come lingua del regno. Nel febbraio del 2024 il rapper italo-tunisino Ghali si esibisce al festival di Sanremo cantando Italiano vero di Toto Cutugno. Dal palcoscenico nazionalpopolare per eccellenza, il mondo nuovo che abitiamo ma che fatichiamo a riconoscere è apparso evidente. Il libro di Renata Pepicelli traccia la storia di questo mondo, attraverso le storie di uomini, ma soprattutto donne e giovani che non si riconoscono nelle categorie che ci hanno classificato fin qui. Le vite che fanno la Storia e che interrogano la politica parlando la lingua del mondo nuovo.
Informazioni sullo spettacolo
16.03.2025 - h 11:00 - Ridotto del Teatro Valli
Accesso libero fino a esaurimento dei posti disponibili
Bookshop aperto nelle sale del Ridotto
IL LIBRO
R. Pepicelli
Né Oriente né Occidente
Il Mulino 2025
Renata Pepicelli
Ricercatrice e docente in Storia dei paesi islamici e islamisti presso l’Università di Pisa, è stata ricercatrice del programma Mediterraneo e Medio Oriente dello IAI, dove ha collaborato al progetto “Power2Youth”, e docente del Master in Economia e istituzioni dei paesi islamici dell’Università Luiss di Roma. I suoi interessi scientifici si concentrano sul mondo arabo-islamico contemporaneo, e in particolare le questioni di genere e giovanili, le relazioni tra le due rive del Mediterraneo, e i fenomeni migratori. Dottore di ricerca in “Geopolitiche e culture del Mediterraneo” presso l’Istituto italiano di Scienze umane-Università Federico II di Napoli (2008) e assegnista di ricerca presso il dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Bologna (2008-2014), è autrice di ricerche nazionali e internazionali per l’università di Bologna, l’Università La Sapienza di Roma, l’Università Roma Tre, l’Istituto Affari Internazionali, l’istituto di studi politici San Pio V. Nel 2014, ha ottenuto l’abilitazione scientifica a professore associato nel settore concorsuale 10/N1 Culture del Vicino Oriente antico, del Medio Oriente e dell’Africa. Tra le sue pubblicazioni si ricordano le seguenti monografie: Il velo nell’Islam. Storia, politica, estetica, Roma, Carocci, 2012; Femminismo islamico, Storia, politica, estetica, Roma, Carocci, 2010; 2010 un nuovo ordine mediterraneo?, Messina, Mesogea, 2004; e si segnalano le seguenti curatele: Le donne nei media arabi. Tra aspettative tradite e nuove opportunità, Carocci, 2014; Giovani musulmane e cittadinanza di genere in Italia, Il Mulino, in corso di stampa, 2015 (con Ivana Acocella).
Con il sostegno di

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