PETER GRIMES
Peter Grimes : Jan Vacik/David Barrell
Ellen Orford : Vivian Tierney
Captain Balstrode : Mark Holland
Auntie : Sonia Zaramella
First Niece : Rena Granieri
Second Niece : Doriana Milazzo/Silvia Vajente
Bob Boles : Leonardo De Lisi
Swallow : Antonio De Gobbi
Mrs. Sedley : Elena Belfiore/ Claudia Nicole Bandiera
Rev. Horace Adams : Cristiano Olivieri
Ned Keene : Giulio Alvise Caselli
Hobson : Mattia Denti
Nuovo allestimento
Coproduzione Fondazione Teatro Comunale di Modena, I Teatri di Reggio Emilia, Teatro Comunale di Ferrara
4 e 6 marzo 2005, ore 20.30
Il primo grande successo teatrale di Britten coincise con un’opera nata nel segno dell’eclettismo stilistico, che sarà da allora in avanti una delle caratteristiche costanti della scrittura del musicista inglese. Concorrono infatti a formare il materiale composito della partitura elementi derivati dal teatro di Puccini (soprattutto nella figura dolcemente patetica di Ellen Orford), con una chiara assunzione delle forme chiuse per tutti i personaggi principali, ma anche memorie tangibili dell’ammirazione di Britten per il Wozzeck di Alban Berg, i cui segni sono fortissimi nell’ultimo atto dell’opera, e particolarmente nella scena del delirio di Grimes, benché Britten si mantenga sempre estraneo alla tecnica dodecafonica; la stessa fine del protagonista ricorda quella del soldato di Berg e Büchner. Tuttavia, la partitura di Peter Grimes è anche animata genialmente da un pullulare di riferimenti al canto popolare inglese, e in specie alle canzoni dei pescatori, così come ottiene il massimo contrasto espressivo grazie all’introduzione di elementi ben riconoscibili di musica leggera: tutta la scena del ballo del villaggio all’inizio del terzo atto sembra presa a prestito da un musical ma, al tempo stesso, ricorda l’analoga scena di ballo del Wozzeck . Tipica di una predilezione di Britten per le forme classiche è invece l’introduzione di una magnifica passacaglia come interludio sinfonico a metà del secondo atto, una scelta destinata a maturare – sempre con riferimento a Berg – nella struttura generale del Turn of the Screw. L’orchestra assume un ruolo decisivo in tutta l’economia dell’opera: basterebbero i cosiddetti ‘interludi marini’ (che hanno poi goduto anche di una felice vita autonoma nel repertorio sinfonico) a ricordare quanto il colorismo post-impressionista di Britten sia essenziale alla creazione delle adeguate atmosfere di ambientazione della vicenda; si tratta di pagine d’autentico virtuosismo nell’orchestrazione e di limpidissima ispirazione melodica, il cui valore non è inferiore alla scrittura mirabile riservata alle voci. Con Peter Grimes l’opera del Novecento è riuscita a trovare un prezioso e raro punto d’incontro fra scrittura colta e spirito popolare, come dimostra l’attenzione accordata fin dalla sua nascita dal pubblico di tutto il mondo a questo ammirevole modello d’intelligenza drammaturgica.
Prologo . L’interno della Moot Hall. Si sta procedendo a dar termine all’inchiesta sulla morte di un piccolo apprendista di Peter Grimes: Swallow, il procuratore, stabilisce che si è trattato di «circostanze accidentali», ma lo invita a non assumere altri apprendisti. Grimes si lamenta tuttavia di non essere stato del tutto scagionato agli occhi del villaggio (primo interludio marino, ‘L’alba’).
Opera 2024-2025
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