My name is Floria
Musica di Virginia Guastella
PRIMA ASSOLUTA | NUOVA COMMISSIONE
Opera in un atto
Libretto di Virginia Guastella, con parti liberamente ispirate a testi di Victorien Sardou, Giuseppe Giacosa, Luigi Illica, Percy B. Shelley, John Keats
Musica di Virginia Guastella
con
Maria Eleonora Caminada, Danilo Pastore
Icarus Ensemble
Direttore Marco Angius
Regia, scene, luci, video Luigi De Angelis
Costumi Chiara Lagani
PRIMA ASSOLUTA
Nuova commissione Fondazione I Teatri/Festival Aperto
Produzione Fondazione I Teatri di Reggio Emilia
L’azione di My name is Floria si svolge ai giorni nostri, liberamente ispirandosi al personaggio di Floria Tosca – sia al dramma di Sardou, sia alla versione di Illica e Giacosa per l’opera di Puccini. È ben noto che la storia si chiude con il suicidio di Tosca. Ma si finge che ella sopravviva, sicché quel finale si rovescia nell’inizio di una nuova storia. Floria è dunque una donna a noi contemporanea, vittima di un trauma fisico e psicologico, portatrice di un mondo emotivo complesso e alterato, lontana dai canoni rappresentativi della donna nel melodramma tradizionale. Il passato di Floria è fatto di ricordi dolorosi (non esclusa un’incarnazione di Scarpia), il presente di manifestazioni depressive, angosce e proiezioni mentali della sua personalità multipla. È fatto tuttavia anche di un processo di condivisione terapeutica con persone di simile condizione, che le restituirà equilibrio e fiducia. Le varie emergenze incarnate da quattro interpreti vocali in funzione di ruoli multipli e coro.
“Alla prima rappresentazione londinese della Tosca, un recensore riportò che quando Puccini “desidera essere più intenso, usa un po’ di rumore irritante, molto suono con poco senso musicale. Nel secondo atto il suono della musica sembra interferire con la situazione drammatica”. Il rumore che caratterizza alcuni episodi di Tosca è uno degli stimoli concettuali alla mia musica originale, al lavoro sul suono e sul timbro che il linguaggio contemporaneo consente ed esalta.
I materiali originali ispirati all’idea di rumore di Puccini, compongono un nuovo contesto formale e linguistico, dove ricordi, proiezioni psichiche, shock, traumi, trovano la loro rappresentazione musicale insieme all’emotività alterata complessa dei personaggi. Tutto inteso a definire un nuovo personaggio femminile contemporaneo.”
V.G.

