Moby Dick
Nuova produzione
di Francesco Niccolini
da Herman Melville
regia Emanuele Gamba
con Luigi D’Elia
scene Deni Bianco e Luigi D’Elia
musiche originali Giorgio Albiani
luci Marco Messeri, Paolo Mongelli
produzione Arca Azzurra Produzioni e INTI
Dicono che sia ubiqua
che tu la possa incontrare
a opposte latitudini e nello stesso istante.
Dicono che sia immortale:
per quanto i suoi fianchi siano martoriati
da selve di lance
il suo spruzzo continua ad alzarsi
imperioso nei quattro oceani del globo.
Eppure non è la grandezza
non è la forza
non è la resistenza
a renderla spaventosa
ma la malvagità:
non è un animale
non è una bestia feroce
essa è il male in persona
e del male ha tutto l’immenso potere.
The Whale
Informazioni sullo spettacolo
17.03.2020 - h 11:00 - Teatro Ariosto
80 minuti
Scuole
€ 10,00
Destinatari: biennio e triennio
Lo spettacolo è stato cancellato a causa della sospensione delle attività dovuta all’emergenza Coronavirus
Un romanzo di cinquecento pagine ridotto a meno di quaranta.
Più di un milione di caratteri distillati a quarantamila.
L’orizzonte marino del capolavoro melvilliano tramutato in un abisso, e la prosa larga ed enciclopedica diventa un verso asciutto, impietoso e scabro, che non può permettersi nemmeno la commozione, non può godere di nulla, se non dell’immensità del mare e delmistero che regge ogni destino.
Questo Moby Dick si incarna in un poema shakespeariano: immerso nella Bibbia e nel salso del mare, ne esce carico di tragicità, con tanto di maledizione e di profezia, e un fato irrimediabile dal primo istante, dal primo salpare, dalla prima apparizione dello spettro del
capitano Achab, un po’ Macbeth e un po’ Lear, che non può far altro che correre verso il proprio destino di morte distruzione e immortalità.
Sotto un cielo bellissimo e silenzioso, sopra una mare mostruoso e incantevole: entrambi indifferenti alle ridicole scelte degli umani che si arrabattano colmi d’ansia, convinti di lasciare un segno su questo pianetino periferico, e che finiscono con l’essere inghiottiti e
ridotti a niente. Eppure, in questo “niente”, in questa esagerata foga d’attore posseduto da chissà quale dèmone, quanta poesia, e quanta crudele bellezza.
francesco niccolini
Note
Luigi D’Elia e Francesco Niccolini conducono una ricerca sul racconto della natura dal 2009, quando hanno scoperto e continuato a nutrire un modo di fare teatro e libri per l’infanzia e i giovani, che li lega nel loro rapporto verso l’arte e verso la terra. Dopo cinque narrazioni, alcune premiate tra i migliori lavori del teatro ragazzi italiano (Storia d’amore e alberi, La Grande Foresta, Aspettando il vento, Il giardino delle Magie e Zanna Bianca), con Cammelli a Barbiana raccontano il miracolo della Scuola di Barbiana di Don Milani per teatri, scuole e istituzioni d’Italia e d’Europa, e ora sono pronti a festeggiare i loro dieci anni di storia proseguendo questa intesa silenziosa e serena collaborazione con un lavoro nuovo dedicato a Moby Dick e al mare. Per l’occasione hanno nuovi compagni di viaggio: Arca Azzurra come produzione, Emanuele Gamba alla regia e Giorgio Albiani per le musiche originali.