MERCE CUNNINGHAM DANCE COMPANY

Venerdì 4 febbario, ore 21.00

SPLIT SIDES
Prima rappresentazione: New York 2003

Coreografia: Merce Cunningham
Musiche: Radiohead, Sigur Rós
Scene: Robert Heishman, Catherine Yass
Costumi: James Hall
Luci: James F. Ingalls

GROUND LEVEL OVERLAY
Prima rappresentazione: Brooklin 1995

Coreografia: Merce Cunningham
Musiche: Staurt Dempster, Underground Overlays
Scene: Leonardo Drew
Costumi: Suzanne Gallo
Luci: Mark Lancaster

Merce Cunningham, il coreografo all’origine delle due tendenze attuali della danza americana (la nuova danza e la danza post moderna) e che vanta, a 80 anni passati, circa 150 composizioni, rimane fedele a ciò che lo ha sempre guidato: il caso, ma un caso preparato. Nessun soggetto né intenzione, sia pur vaga, nelle sue coreografie, ma un gioco puro e semplice di movimenti gratuiti ed autosufficienti.
Di fronte ai ballerini a piedi nudi, rivestiti di collant dai colori variabili (colori tirati a sorte in maniera azzardata nel caso di "Split sides"), spetta agli spettatori reagire, ognuno a suo modo, riempire il quadro, estensibile in tutte le sue dimensioni. Un’azzardo determina ugualmente, per "Split sides", la musica che, in un caso, è del gruppo Radiohead e in un altro caso, dal gruppo Sigur Ross.

"…Questi due lavori (Split-Sides e Ground Level Overlay) hanno molto in comune.
Entrambi sono accompagnati da colonne sonore create con elementi inusuali, combinati in modo affascinante e piacevole. Il compositore Staurt Dempster ha creato "Undeground Overlays" come un omaggio all’altro compositore e collaboratore di Cunningham, John Cage. A Cage stesso, così affascinato da suoni come quello delle gocce di pioggia, o dei rintronanti feedback elettronici, sarebbe piaciuto. I suono sono stati registrati dentro ad un enorme serbatoio vuoto per l’acqua, creando effetti surreali, tra infinite distorsioni e riverberi.
La straconosciuta band britannica dei Radiohead e la più piccola, islandese, band di Sigur Ross si sono divisi la colonna sonora di "Split Sides", utilizzando strumenti non convenzionali.
Anche la danza, in entrambe le coreografie ha una energia simile, una propulsione gioiosa. C’è un misto di delicetezza e pesantezza in "Ground Level Overlay", con le sue luci color ambra e il fondale di funi aggrovigliate intrecciate ad oggetti, mentre "Split Sides" è governato dal caso: si tira un dado prima di ogni rappresentazione per decidere quale sezione della coreografia mandare in scena per prima, quale colonna sonora, quali costumi, set o luci…".

Sarah Kaufmann, Washington Post

"Se il ballerino danza non vuol dire che ha delle teorie sulla danza, o il desiderio di danzare, o il tentativo di danzare: tutto è in questo (gesto)."

"Non c’è pensiero nella mia coreografia…io non lavoro attraverso immagini e idee
Io lavoro attraverso il corpo…"