5 novembre 2017
Collezione Maramotti
Incontro con Saburo Teshigawara
in dialogo con Stefano Tomassini
Progetto Saburo Teshigawara
realizzato in collaborazione con Collezione Maramotti e Max Mara
Nel 2017 si consolida e rinnova la collaborazione con Collezione Maramotti, che accoglie oltre 200 opere realizzate da un centinaio di artisti di àmbito internazionale dal 1950 ad oggi, e Max Mara, per la realizzazione del quinto progetto comune fra teatro e spazi della collezione d’arte: protagonista, Saburo Teshigawara. Maestro del corpo, la cui danza è stata definita una scultura d’aria, di luoghi, di tempo, ma che allo stesso tempo è riconosciuto non solo come coreografo e danzatore ma anche per le sue qualità nel campo delle arti visive, oltre alla creazione originale site specific dal titolo Pointed Peak, ideata dopo un sopralluogo negli spazi della Collezione, presenterà in prima europea la sua recente creazione Tristan and Isolde ispirata all’opera di Richard Wagner: “Musica continuamente ondeggiante e corpi che riempiono lo spazio. Nasce un’incessante melodia modulare che non raggiunge alcun luogo. Così sono impossibili l’amore e la morte.”. (S.T.)
realizzato in collaborazione con Collezione Maramotti e Max Mara
Nel 2017 si consolida e rinnova la collaborazione con Collezione Maramotti, che accoglie oltre 200 opere realizzate da un centinaio di artisti di àmbito internazionale dal 1950 ad oggi, e Max Mara, per la realizzazione del quinto progetto comune fra teatro e spazi della collezione d’arte: protagonista, Saburo Teshigawara. Maestro del corpo, la cui danza è stata definita una scultura d’aria, di luoghi, di tempo, ma che allo stesso tempo è riconosciuto non solo come coreografo e danzatore ma anche per le sue qualità nel campo delle arti visive, oltre alla creazione originale site specific dal titolo Pointed Peak, ideata dopo un sopralluogo negli spazi della Collezione, presenterà in prima europea la sua recente creazione Tristan and Isolde ispirata all’opera di Richard Wagner: “Musica continuamente ondeggiante e corpi che riempiono lo spazio. Nasce un’incessante melodia modulare che non raggiunge alcun luogo. Così sono impossibili l’amore e la morte.”. (S.T.)