IL TEATRO AL LAVORO / IL LAVORO A TEATRO
Installazione Democratica Verticale 4
Progetto multi installativo di Roberto Fabbi, Luca Guerri, Manuela Pecorari, Luca Prandini
Inaugurazione: 10 ottobre, ore 18:30 (dalle 16:00 solo su prenotazione)
Produzione Festival Aperto
Si ringraziano:
Fondazione Famiglia Sarzi per la concessione dei burattini e delle baracche di Otello Sarzi.
Biblioteca Panizzi e Eredi di Franco Cigarini per la concessione e assenso all’utilizzo dei documentari di Franco Cigarini.
Paola Borgonzoni Ghirri per la concessione e assenso all’utilizzo di fotografie di Luigi Ghirri.
Concerti Democratici Verticali in collaborazione con Zyriab.
UN VIAGGIO FRA GLI INGRANAGGI DEL TEATRO E LA STORIA DELLA CITTÀ: SOTTERRANEI, CUNICOLI E INSTALLAZIONI ARTISTICHE.
L’Installazione Democratica Verticale rende omaggio quest’anno a tre protagonisti diversi fra loro, ma ugualmente illustri nella storia culturale di Reggio Emilia, città che guarda al mondo: Franco Cigarini documentarista, Luigi Ghirri fotografo, Otello Sarzi burattinaio.
Un viaggio attraverso il labirinto strutturale del teatro, con stazioni che immergono i visitatori ora in ricostruzioni di episodi storici legati alla città, ora in sale espositive, ora in momenti informativi, ora in esperienze di natura più fantastica e inventiva.
Ciascuno di questi luoghi, già provvisto di una forza suggestiva sua propria, è allestito in modi diversi – con suoni, luci, video, esposizioni di oggetti, ricreazione di ambienti, variamente combinati fra loro –, secondo una tematica che fa da filo conduttore all’intero percorso e che, per l’edizione 2010, è il lavoro, in connessione con altri momenti del festival.
Il percorso installativo è si affianca al laboratorio didattico destinato a ragazzi delle scuole dell’infanzia ed elementari, e alla serie di Concerti Democratici Verticali (gratuiti) dedicati a musiche dei popoli del mondo, con riferimento particolare ma non esclusivo a quelli immigrati a Reggio Emilia.
Il percorso installativo
Sotterranei (Sottoatrio)
ROTATORIE PROJECT di Pierluigi Tedeschi
Video di Ester Luppi (sulle fotografie di Luigi Ghirri, Atlante, 1973)
Soundscape di Luciano Bosi (percussioni)
Installazione di Luca Prandini
Le parole di Pierluigi Tedeschi sono come un viaggio con strade e rotatorie, luoghi, scritte, architetture, “frammenti dispersi, intuizioni, piccoli mutamenti della luce…”.
Scrivere “come se” fossero fotografie di Luigi Ghirri oggi, dell’oggi. Non oleografico, non nostalgico, non di maniera, non a ricalco, non alla maniera di… Scrivere con la forza del suo pensiero, del suo sguardo.
Un viaggio in versi nell’Emilia di oggi. Tra strade e rotatorie. Tangenziali e autostrade. Cavalcavia e sottopassaggi. Poesie come fotografie. Poesie come sopralluoghi.
La video-elaborazione delle fotografie di Luigi Ghirri fa incontrare due geografie possibili, due linguaggi possibili, distanti nel tempo, ma forse non più di tanto distanti nello sguardo poetico.
Sotterranei (Magazzino)
LA GIOSTRA
Allestimento di Luca Prandini
Soundscape di Luca Antolini
Un luogo idealmente di passaggio. Un incrocio di segni che rimandano a Luigi Ghirri (la giostra), e a Franco Cigarini (la scritta sul muro).
Sotterranei (Sottoplatea)
REGGIO CITTÀ APERTA nell’obiettivo di Franco Cigarini
Videoinstallazione di Manuela Pecorari e Luca Guerri, un film di montaggio da materiali filmati e diretti da Franco Cigarini
Reggio Emilia negli anni 60 e 70: un racconto visivo della città con al centro i suoi teatri.
Il Municipale e l’Ariosto, sono luoghi della vita sociale, non meno che di quella culturale: manifestazioni politiche locali e internazionali vi hanno trovato sede e vasta partecipazione.
Negli anni 60 e 70, Franco Cigarini è stato, con la sua macchina da presa, un formidabile documentatore di tale realtà.
Attraverso il suo lavoro, ricostruiamo il “senso” della città. Mostrare i volti della gente di Reggio Emilia, vedere quello che queste persone hanno costruito e visto. Persone che si sono liberate dalla guerra e dal fascismo e ricostruiscono una società e una città; un passaggio che non li vede chiusi nei loro mille impegni, ma anzi aprirsi alla relazioni con chi, parimenti, vive un processo di liberazione: i movimenti di liberazione dal colonialismo del Mozambico e dell’Angola, il Vietnam ancora in guerra per la sua indipendenza. Costruire una città è fatto di lotte operaie, di nuove scuole, di cooperative che costruiscono nuovi quartieri qui e portano case in Africa, di solidarietà per popoli lontani e regioni vicine colpite dall’alluvione. Reggio è una città che cresce, curiosa, si apre al mondo e chiama il mondo nelle sue strade.
Questo darà altresì modo di rendere noto al pubblico contemporaneo l’eccezionale qualità del lavoro documentario di Cigarini; eccezionale per i soggetti, così come per la sensibilità nel girato, per la fotografia, per le scelte di montaggio.
Stiva Fondali
Sala dell’Orologio
Sala dell’Astrolampo
Sala dei Pittori
Retropalchi IV ordine
I BURATTINI DI OTELLO SARZI della Fondazione Famiglia Sarzi
Allestimento di Luca Prandini
Movimentazioni di Isabelle Roth e Balinta Sarzi
Allestimento con burattini, marionette, materiali scenici, documenti appartenuti a Otello Sarzi e alla sua compagnia, documenti video e fotografici.
Viene illustrato il “lavoro” teatrale del burattinaio attraverso modelli di teatrini (le cosiddette “baracche”) e strumenti scenotecnici, alcuni manovrabili dal pubblico; piccoli burattini e marionette giganti (fino a 3 metri); documenti storici e manifesti. Materiali video con interviste e testimonianze che di Otello mettono in risalto la dimensione, oltre che di teatrante, di uomo di cultura e di azione.
Il teatro di burattini sarà anche oggetto del laboratorio didattico destinato a scuole del’infanzia ed elementari, a cura della Fondazione Sarzi.
Secondo Atrio
OTELLO SARZI
Materiale video gentilmente concesso da Venanzio Rustici, collezione privata
Estratti di materiali video con interviste e testimonianze che di Otello mettono in risalto la dimensione, oltre che di teatrante, di uomo di cultura e di azione.
Laboratorio didattico
Sala prove B
Il laboratorio didattico s’appoggia alla parte dell’Installazione dedicata all’esperienza teatrale di burattini e marionette di Otello Sarzi, che dalla morte di questi (2001) prosegue nella Fondazione Famiglia Sarzi. Alla parte espositiva (vedi supra), si affianca il laboratorio attrezzato nel quale vengono condotte le attività pratiche guidate da Isabelle Roth, Balinta Sarzi e Roberto Bartoli.
Il laboratorio, riservato a scuole del’infanzia, classi elementari e medie, si svilupperà intorno alla costruzione di burattini e marionette a partire da qualsiasi materiale, e a come conferire al personaggio espressività e vita.
Concerti Democratici Verticali
Sala degli Specchi
Una miniserie di concerti a ingresso gratuito di musiche di popoli dal mondo: Persia/Iran (10 ottobre), Guinea Conakry (16 ottobre), Bulgaria/Balcani (30 ottobre), Medio Oriente/Paesi Arabi (6 novembre).
Si svolgeranno nella Sala degli specchi del Teatro Valli, alle ore 18,30.