Il gatto con gli stivali
La Piccionaia I Carrara
da Charles Perrault
drammaturgia Carlo Presotto, Titino Carrara
scenografia Mauro Zocchetta
con Evarossella Biolo, Matteo Cremon, Beatrice Niero/Francesca Botti
regia Carlo Presotto
assistente alla regia Marco Artusi
C’era una volta un mugnaio così povero che riusciva appena a dar da mangiare ai suoi tre figli. Un brutto giorno però il mugnaio morì, e lasciò per eredità ai figli solo il mulino, un asino e un gatto…
Uno dei grandi classici della tradizione è ambientato in un vecchio mulino, sulle note di “Maramao perchè sei morto” del trio Lescano.
Rita, Marco e Sara, stralunati narratori, si disputano i personaggi, scoprendo che gli oggetti più semplici possono trasformarsi in tutto ciò che serve loro.
Un grande lenzuolo, delle scarpe da calcio, dei sacchi di farina e poco altro sono tutto ciò che serve oltre alla capacità di stupirsi insieme agli spettatori.
Uno spettacolo di teatro d’attore e di atmosfere, in cui comicità e poesia giocano a nascondino tra loro.
Prosegue il percorso di rilettura del repertorio classico per ragazzi della compagnia attraverso il confronto con una nuova generazione di attori che oggi costituiscono il nucleo artistico della Piccionaia.
Il tema della tradizione viene sviluppato distillando la drammaturgia ed il lavoro d'attore nel confronto con il pubblico dei ragazzi di oggi. Mutano i tempi, l'uso della parola rispetto al testo, resta immutata la forza di una fiaba che affronta il tema del difficile mestiere di crescere, di mutare pelle, di diventare se stessi.
Se sappiamo ascoltare, anche un gatto buono solo per farne pelliccia, può rappresentare la guida per superare con successo le prove e gli ostacoli che ci sembrano insormontabili.