IL CUBO MAGICO
ovvero la morbida pietra filosofale del gioco
Pandemonium Teatro
di Tiziano Manzini
con Walter Maconi e Yuri Plebani/ Luca Giudici
luci Carlo Villa
realizzazione scene Graziano Venturuzzo
costumi Emanuela Palazzi
realizzati da Marilena Burini
regia Tiziano Manzini
Poche parole che diventano azione per uno spettacolo in cui il divertimento nasce dalla creatività, dall’immaginazione, dalla fantasia scatenata dei due protagonisti di fronte ad un semplice cubo.
In scena due personaggi che giocano e attraverso il gioco imparano a conoscere ciò che sta loro intorno: questa è la storia dell’incontro di UNO e L’ALTRO.
Entrambi entrano in uno strano mondo fatto solo di cubi: cubi grandi, cubi piccoli, cubi grigi, cubi rosa, cubi gialli, cubi azzurri…
UNO ha due occhi, un naso, due mani: guarda, odora e tocca quei cubi che per lui sono solo cubi, nient’altro.
L’ALTRO ha due occhi, un naso, due mani e… qualcosa di speciale: guarda, odora e tocca quei cubi… ed ecco apparire da semplici cubi un intero mondo, dentro il quale pian piano coinvolge anche UNO!
Perché un cubo può diventare uno sgabello per sedersi a parlare ma anche un muro che divide come nelle guerre. E sotto una maglietta può essere la pancia di una mamma e sopra la testa un cappello, o un palloncino che ti porta in giro per guardare tutto il mondo!