Il complesso di Telemaco. Genitori e figli dopo il tramonto del padre
di Massimo Recalcati
con l'autore dialoga Michelina Borsari
con l’autore dialoga Michelina Borsari
Edipo e Narciso sono due personaggi centrali del teatro freudiano. Il figlio-Edipo è quello che conosce il conflitto con il padre e l’impatto beneficamente traumatico della Legge sulla vita umana. Il figlio-Narciso resta invece fissato sterilmente alla sua immagine, in un mondo che sembra non ospitare più la differenza tra le generazioni. Le nuove generazioni appaiono sperdute tanto quanto i loro genitori.
Questi non vogliono smettere di essere giovani, mentre i loro figli annaspano in un tempo senza orizzonte. Telemaco, il figlio di Ulisse, attende il ritorno del padre; prega affinché sia ristabilita nella sua casa invasa dai Proci la Legge della parola. In primo piano una domanda inedita di padre, una invocazione, una richiesta di testimonianza che mostri come si possa vivere con slancio e vitalità su questa terra. Il processo dell’ereditare, della filiazione simbolica, sembra venire meno e senza di esso non si dà possibilità di trasmissione del desiderio da una generazione all’altra e la vita umana
appare priva di senso. Eppure è ancora possibile, nell’epoca della evaporazione del padre, un’eredità autenticamente generativa: Telemaco ci indica la nuova direzione verso cui guardare, perché Telemaco è la figura del giusto erede. Il suo è il compito che attende anche i nostri figli: come si diventa
eredi giusti? E cosa davvero si eredita se un’eredità non è fatta né di geni né di beni, se non si eredita un regno?
M. Recalcati, Il complesso di Telemaco, Feltrinelli, 2013
Dalle 10 alle 13 sono aperte le terrazze e le sale del Ridotto del Teatro Municipale Valli con caffetteria, bookshop e mostre.
Tutti gli appuntamenti della domenica sono in collaborazione con
Massimo Recalcati
È uno degli psicoanalisti lacaniani più noti in Italia. Insegna all’Università di Pavia ed è direttore scientifico della Scuola di specializzazione in psicoterapia IRPA. Ha svolto attività di supervisore clinico presso diverse istituzioni sanitarie attualmente presso il reparto di Neuropsichiatria infantile
dell’Ospedale S. Orsola di Bologna. Tra le sue numerose pubblicazioni, tradotte in diverse lingue, ricordiamo: Clinica del vuoto: anoressie, dipendenze e psicosi (Franco Angeli, 2002), Elogio dell’inconscio (Bruno Mondadori, 2008), L’uomo senza inconscio. Nuove forme della clinica psicoanalitica (Raffaello Cortina, 2010), Cosa Resta del Padre. La paternità nell’epoca ipermoderna (Raffaello Cortina, 2011) e Ritratti del desiderio (Raffaello Cortina, 2012), Jacques Lacan. Desiderio, godimento e soggettivazione (Raffaello Cortina, 2012). Collabora con diverse riviste specializzate italiane e internazionali e con le pagine culturali de La Repubblica.
Michelina Borsari
È direttore scientifico del Consorzio per il festivalfilosofia. Dopo la formazione filosofica, combina attività di ricerca, insegnamento, collaborazioni a riviste. Nel 1987 assume la direzione scientifica della Fondazione San Carlo di Modena, che manterrà fino al 2008. Qui progetta e dirige fin dalla nascita, nel 1995, la Scuola Internazionale di Alti Studi Scienze della cultura e forme innovative di comunicazione pubblica della cultura, tra cui VivaVoce e il festivalfilosofia, che dirige fin dalla prima edizione nel 2001. Ha curato, tra gli altri, (con G. Celati) Il semplice. Almanacco delle prose n.3, per Feltrinelli, Salute e salvezza. L’elaborazione religiosa della malattia e della guarigione, Altri mondi. Strategie di immortalità e identità religiosa e (con D. Francesconi) Peccato e pena. Responsabilità degli uomini e castigo divino nelle religioni dell’Occidente per Bper, (con C. Altini) Frontiere. Politiche e mitologie dei confini europei (Cooptip).