Filarmonica della Scala
Michele Mariotti, direttore
Federico Colli, pianoforte
Per motivi di salute il Maestro Riccardo Chailly ha dovuto rinunciare ai concerti che concludono il ciclo Bruckner dell’orchestra Filarmonica al Teatro alla Scala, incluso l’appuntamento fuori sede del 12 maggio al Teatro Municipale Romolo Valli di Reggio Emilia.
Ciononostante il concerto del 12 maggio della Filarmonica della Scala non è stato cancellato ma sarà diretto dal Maestro Michele Mariotti e vedrà la partecipazione di Federico Colli al pianoforte.
Programma
Robert Schumann, Concerto in la minore per pianoforte e orchestra, op. 54
Ludwig van Beethoven, Sinfonia n.7 in la maggiore op. 92
Filarmonica della Scala
La Filarmonica della Scala viene fondata dai musicisti scaligeri con Claudio Abbado nel 1982. Carlo Maria Giulini guida le prime tournée internazionali; Riccardo Muti, Direttore Principale dal 1987 al 2005, ne promuove la crescita artistica e ne fa un’ospite costante nelle più prestigiose sale da concerto internazionali. Da allora l’orchestra ha instaurato rapporti di collaborazione con i maggiori direttori tra i quali Leonard Bernstein, Giuseppe Sinopoli, Seiji Ozawa, Zubin Mehta, Esa-Pekka Salonen, Riccardo Chailly, Yuri Temirkanov, Daniele Gatti, Fabio Luisi, Gustavo Dudamel. Profonda è la collaborazione con Myung-Whun Chung e Daniel Harding. Daniel Barenboim, Direttore Musicale del Teatro dal 2006 al 2015, e Valery Gergiev, sono membri onorari, così come lo sono stati Georges Prêtre, Lorin Maazel, Wolfgang Sawallisch. Nel 2015 Riccardo Chailly ha assunto la carica di Direttore Principale contribuendo ulteriormente alla reputazione internazionale dell’orchestra. La Filarmonica realizza la propria stagione di concerti ed è impegnata nella stagione sinfonica del Teatro alla Scala. Ha debuttato negli Stati Uniti con Riccardo Chailly nel 2007, in Cina con Myung-Whun Chung nel 2008 ed è ospite regolare delle più importanti istituzioni concertistiche internazionali. Dal 2013 è protagonista del Concerto per Milano, il grande appuntamento sinfonico gratuito in Piazza Duomo, tra le iniziative Open Filarmonica nate per condividere la musica con un pubblico sempre più ampio, di cui fanno parte anche le Prove Aperte, il cui ricavato è devoluto in beneficenza ad associazioni non profit, e il progetto Sound, Music! dedicato ai bambini delle scuole primarie milanesi. Particolare attenzione è rivolta al repertorio contemporaneo: la Filarmonica della Scala commissiona regolarmente nuovi brani ai compositori del nostro tempo. Consistente la produzione discografica per Decca, Sony ed Emi. Le ultime pubblicazioni per Decca includono The Fellini Album, con musiche di Nino Rota, eletto Diapason d’Or de l’Année 2019, Cherubini Discoveries e Respighi. L’ultima pubblicazione, Musa Italiana, celebra la musica ispirata all’Italia e include la Sinfonia “Italiana” di Mendelssohn insieme alle due ouverture “In stile italiano” di Schubert, ispirate a Rossini, e alle tre prime ouverture mozartiane di opere italiane rappresentate per la prima volta a Milano. L’attività della Filarmonica della Scala non attinge a fondi pubblici ed è sostenuta dal Main Partner UniCredit.
Michele Mariotti
Michele Mariotti è Direttore Musicale del Teatro dell’Opera di Roma dal 2022.
Insignito del 36° Premio Abbiati come Miglior direttore d’orchestra, è ospite dei principali teatri e festival italiani ed internazionali. Fra questi, La Scala di Milano, l’Opéra di Parigi, la Wiener Staatsoper, la Royal Opera House Covent Garden di Londra, la Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera, la Deutsche Oper di Berlino, il Festival di Salisburgo, il Rossini Opera Festival di Pesaro, il Metropolitan di New York, il San Carlo di Napoli, il Festival Verdi di Parma, l’Opera di Amsterdam, la Lyric Opera di Chicago, l’Opera di Los Angeles, il Festival di Wexford, il Théâtre des Champs-Elysées di Parigi, il Teatro Real di Madrid.
È salito sul podio dell’Orchestra del Gewandhaus di Lipsia, dell’Orchestre National de France, dei Münchner Symphoniker, dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, della Danish National Symphony Orchestra, dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, dei Bamberger Symphoniker, della Royal Philharmonic Orchestra, della Nederlands Philharmonisch Orkest, della Gürzenich Orchester Köln, della Filarmonica della Scala, della RTÉ National Symphony Orchestra, solo per citarne alcune.
Collabora con registi di spicco come Mario Martone, David McVicar, Emma Dante, Davide Livermore, Damiano Michieletto, Robert Carsen, Simon Stone, Michael Mayer, Herbert Fritsch, Benedict Andrews, Tobias Kratzer, Johannes Erath, Claus Guth, Deborah Warner.
Dal 2008 è stato Direttore principale e poi Direttore musicale fino al 2018 del Comunale di Bologna, teatro in cui ha diretto numerosi concerti sinfonici e decine di produzioni operistiche, fra cui La bohème con la regia di Graham Vick, che ha vinto il premio della critica musicale “Franco Abbiati” come miglior spettacolo del 2018. Ha guidato inoltre l’Orchestra e il Coro del Comunale di Bologna in tournée in varie città italiane e a Tokyo, a Mosca, a Parigi. Fra i suoi impegni più recenti, il debutto alla Wiener Staatsoper con Il barbiere di Siviglia e al Festival d’Aix-en-Provence con la nuova produzione di Moïse et Pharaon. Ha diretto, inoltre, al Teatro di San Carlo di Napoli Maometto II di Rossini e Otello di Verdi che ha portato anche al Festival d’Aix-en-Provence, Macbeth al Palau de les Arts Reina Sofia di
Valencia, Bohème all’Opera di Parigi, Guillaume Tell al Teatro alla Scala, Ermione al Rossini Opera Festival e Dialogues des Carmélites, Aida, Mefistofele di Boito, Tosca, il Trittico Ricomposto, Peter Grimes al Teatro dell’Opera di Roma e una tournée in Giappone con il Coro e l’Orchestra del Teatro romano. È salito sul podio dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, della Gürzenich Orchester Köln alla Philharmonie di Colonia, della Radio Filharmonisch Orkest al Concertgebouw di Amsterdam, della Tonkünstler Orchestra al Muiskverein di Vienna e della Tokyo Symphony Orchestra.
Nella stagione 2024/25 è impegnato in concerti sinfonici in Italia e in Europa al Teatro San Carlo, al Royal Concertgebouw, al LAC Lugano, al Maggio Musicale Fiorentino e sul podio dell’Orchestra Haydn con cui ha in programma un progetto triennale, e interpreta all’Opera di Roma Simon Boccanegra (apertura di stagione), Tosca, Suor Angelica e Il prigioniero di Luigi Dallapiccola (per il progetto Trittico Ricomposto), alle Terme di Caracalla West Side Story di Bernstein, alla Winer Staatsoper Norma.
Michele Mariotti ha concluso gli studi umanistici e si è diplomato in composizione al Conservatorio Rossini della sua città, Pesaro, dove ha anche studiato direzione d’orchestra sotto la guida di Manlio Benzi. Contemporaneamente si è diplomato in direzione d’orchestra presso l’Accademia Musicale Pescarese con Donato Renzetti.
Federico Colli
Federico Colli, di cui sono rinomati gli approcci virtuosistici e al contempo meditativi ai brani eseguiti, è diventato famoso dopo aver vinto il Concorso Mozart di Salisburgo nel 2011 e la Medaglia d’oro alla The Leeds International Piano Competition nel 2012. Da allora, è apparso con le più rinomate orchestre tra cui la Mariinsky Orchestra e la Filarmonica di San Pietroburgo, la Philharmonia Orchestra, la Royal Philharmonic, la BBC Symphony e la BBC Philharmonic, la Royal Liverpool Philharmonic, la Royal Stockholm Philharmonic, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, l’Orchestre national d’Île-de-France, la Kammerorchester di Vienna, la Sinfonica di Amburgo e l’Orquestra Sinfônica Brasileira; si è esibito in sale del calibro del Musikverein e la Konzerthaus di Vienna, la Konzerthaus di Berlino, la Herkulessaal di Monaco, la Laeiszhalle e la Elbphilharmonie di Amburgo, la Beethovenhalle di Bonn, la NDR Landesfunkhaus di Hannover e la Gewandhaus di Lipsia, il Royal Concertgebouw di Amsterdam, la Royal Albert Hall, la Royal Festival Hall, la Barbican Hall, e la Cadogan Hall di Londra, il Rudolfinum di Praga, la Philharmonic Concert Hall di Varsavia, il Konserthuset di Stoccolma, la Philharmonie e la Salle Cortot di Parigi, la Mariinsky Concert Hall, l’Auditorium Parco della Musica di Roma e il Teatro Arcimboldi di Milano, il Teatro Sociedad Filarmonica di Bilbao, la Cidade Das Artes ed il Theatro Municipal di Rio de Janeiro, la Nikkei Hall di Tokyo, la Cultural Hall e la Bunka Kaikan Hall di Musashino, la Hong Kong City Hall Concert Hall, il Seoul Kumho Art Hall, il Lincoln Centre di New York e la Bennet Gordon Hall di Chicago. Ha collaborato con direttori d’orchestra del calibro di Valery Gergiev, Vladimir Ashkenazy, Yuri Temirkanov, Juraj Valčuha, Thomas Søndergård, Ed Spanjaard, Ion Marin, Alan Burybaiev, Joji Hattori, Vasily Petrenko, Jasper Kaspszyk, Ed Spanjaard, Roman Kofman, Alpesh Chauhan, Sir Mark Elder, Dennis Russel Davies, John Axelrod, Stanislav Kochanovsky e Sakari Oramo. Ѐ stato inoltre ospite di numerosi Festival, tra cui: il Robeco SummerNights di Amsterdam, la London Symphony Orchestra Season, l’International Piano Series e la Southbank Centre Classical Season di Londra, il Festival Pianistico della Ruhr a Dortmund, il Dvorakova International Festival a Praga, il Festival Chopin di Varsavia, il Rubinstein Piano Festival di Lodz, il Festival di Lucerna, il Festival Notti Bianche di San Pietroburgo e il Chicago Ravinia Festival. Attualmente Federico Colli registra per la casa discografica Chandos Records, con cui nel 2018 ha pubblicato un primo album molto apprezzato, interamente dedicato a Scarlatti, vincitore del Recording of the Year di Presto Classical, e un secondo album con opere di Bach e Bach-Busoni nel 2019. Il suo terzo album per questa etichetta, il Secondo Volume delle Sonate di Scarlatti, è stato premiato Recording of the Month dal BBC Music Magazine e dall’International Piano Magazine nell’aprile 202 ed è stato scelto da BBC Music Magazine come uno dei migliori album di musica classica del 2020: “Questa è una superba uscita dal più scintillante e originale di tutti i giovani artisti” (International Piano).
I suoi prossimi progetti con Chandos includeranno la pubblicazione di più album dedicati a Mozart, come solista o in musica da camera, così come un progetto russo dedicato a Shostakovich e Prokofiev.
Federico Colli ha condiviso il palcoscenico con artisti del calibro di Lang Lang, Martha Argerich, Nelson Freire e Leonidas Kavakos, ha collaborato con il Quartetto d’Archi della Scala ed il Quartetto Guadagnini ed è apparso anche come cover-star sulle riviste Suonare News, Pianist e Harmonie. Alcuni dei suoi concerti sono stati diffusi dalla Deutschlandfunk e Mitteldeutscher Rundfunk (MDR), dalla BBC Radio3, da RAI Radio3, da RAI 5, da Radio2 Polonia, dalla Radio Ceca, dalla ORF Austria e dalla RTÉ Lyric FM.
Impegni di rilievo per il futuro prevedono esibizioni alla Elbphilharmonie di Amburgo, alla Ehrbar Saal di Vienna per la Bechstein Serie, alla Queen Elizabeth Hall di Londra per la International Piano Serie e alla Wigmore Hall, alla Royal Concert Hall di Nottingham, alla Konzerthuset di Stoccolma, al Pohang Music Festival in Korea, al Rudolfinum di Praga e una tournée in Nord America (l’Herbst Theatre di San Francisco, il Trianon Theatre di San Josè, la Kalamazoo Gilmore Serie e la Chopin Society di Vancouver). Federico Colli suonerà con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, con la Philharmonic Orchestra di San Pietroburgo, con la Janáček Philharmonic, con l’Orchestre de Chambre de Lausanne, con l’Ulster Orchestra, con la English Chamber Orchestra e la Kaoshiung Symphony Orchestra in Taiwan.
Nato a Brescia nel 1988, Federico Colli ha studiato al Conservatorio di Milano, all’Accademia Internazionale di Pianoforte di Imola e al Mozarteum di Salisburgo, sotto la guida di Sergio Marengoni, Konstantin Bogino, Boris Petrushansky e Pavel Gililov. Ha ricevuto il “Grosso d’argento”, un premio conferito dalla sua città natale quale riconoscimento del prestigio internazionale ottenuto, mentre la sezione Critics’ Circle del mondo musicale britannico lo ha incluso tra i vincitori dei suoi ‘premi 2018’. E’ stato inoltre selezionato dall’International Piano Magazine come “uno dei 30 pianisti under 30 che domineranno il palcoscenico nei prossimi anni”.