Don Pasquino
Giornata della Memoria
Nel rispetto dei protocolli di distanziamento applicati a scuola, abbiamo deciso di non utilizzare il 100% della capienza in teatro, ma di garantire una separazione in sala tra le singole sezioni/classi.
Vi aspettiamo, finalmente, di nuovo in teatro!
Nove Teatro
di Francesca Picci
con Ettore Marrani, Carolina Migli Bateson, Paolo Zaccaria
musiche Mad Box
regia Gabriele Tesauri
Spettacolo – laboratorio di Teatro e Memoria
Progetto in collaborazione con ISTORECO – Reggio Emilia e con il centro culturale “Lucio Lombardo Radice” di Correggio
Lo spettacolo sarà preceduto da una lezione di inquadramento storico a cura di un esperto di Istoreco.
Nel periodo 13-21 gennaio 2022 (date da concordare con la scuola) sarà attivato un laboratorio svolto in due appuntamenti di 2 ore ciascuno di lettura espressiva per una classe II o III: il regista Gabriele Tesauri preparerà a scuola gli allievi alla lettura espressiva di alcuni brani che verranno interpretati nello spettacolo dai ragazzi. Durante il laboratorio verranno impartite anche alcune basi tecniche di impostazione della voce, dizione ed improvvisazione teatrale.
L’esito finale Don Pasquino è una drammaturgia originale realizzata con il contributo dei partecipanti ai laboratori. In scena vi saranno gli attori della Compagnia NoveTeatro e la classe che ha partecipato al laboratorio.
Informazioni sullo spettacolo
27.01.2022 - h 10:00 - Teatro Cavallerizza
60 minuti
Posto unico
€ 5,00
Età consigliata: 11-14 anni
Tecnica: teatro d’attore
PRENOTAZIONI
inviando la Scheda di prenotazione via mail a
prenotazioniscuole@iteatri.re.it
Per info
UFFICIO SCUOLE
tel 0522 458950, 458990
Lo spettacolo porta in scena la storia di Don Pasquino Borghi, sacerdote di umili origini e medaglia d’oro al valor militare alla memoria.
Dopo l’8 settembre iniziò ad accogliere i militari sbandati e sostenne la prima banda partigiana italiana, quella dei fratelli Cervi. Partigiano lui stesso con il nome di “Albertario”, collaborò attivamente con don Domenico Orlandini (nome di battaglia “don Carlo”). Il 21 gennaio 1944 don Pasquino fu arrestato a Villa Minozzo per poi essere trasferito alle carceri di Scandiano e di Reggio Emilia. Venne fucilato, senza alcun processo, insieme ad 8 antifascisti nel Poligono di tiro il 30 gennaio come rappresaglia all’uccisione di un militare della Guardia Nazionale Repubblicana avvenuta a Correggio due giorni prima.
Il giornale della federazione Il solco fascista così scriveva “A seguito delle proditorie uccisioni di Militari della GNR e dell’esercito repubblicano verificatesi in questi ultimi giorni, si è riunito, nella giornata del 29 corrente, il Tribunale speciale di Reggio nell’Emilia che ha giudicato e condannato alla pena capitale nove persone risultate colpevoli dei delitti di favoreggiamento di bande armate ribelli e di prigionieri nemici, di sovversismo e incitamento alla rivolta e alla guerra civile. La sentenza è stata eseguita stamane all’alba.”
“Dicono che è stato partigiano: è vero, ma lui è sempre stato partigiano del bene e della carità ed è sempre stato resistente all’ingiustizia e alla violenza. Quello che ha fatto, lo ha fatto perché lui era abituato in famiglia, alla bontà ed alla carità. A Tapignola aveva continuato a fare quanto aveva fatto in Africa, il missionario, dando tutto ciò che aveva agli altri”. Orsola Del Rio Borghi (madre di don Pasquino)